loredana berte

VIVA LA LI-BERTÈ - “GLI UOMINI SONO STUPIDI. ROBERT DUVALL MI SI È APPICCICATO COME UNA PIATTOLA, DICEVA CHE LO AVEVO COLPITO. ‘LEI PER NIENTE’, GLI RISPOSI - NELLA PUBBLICITÀ DELLA FELCE AZZURRA MI SON DOPPIATA DA SOLA: CANTAVO E ME MAGNAVO LE BOLLE DE SAPONE - UN VAFFANCULO? A ME STESSA!”

BERTE'BERTE'

Simona Voglino per “Libero Quotidiano”

 

Metti una sera Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Elisa, Emma, Nina Zilli e pure Paola Turci e Alessandra Amoroso, Irene Grandi ed Elodie, solo per dirne alcune. Tutte insieme. A cantare contro la violenza sulle donne.

 

Il risultato? Amiche in Arena, concertone che il 19 settembre scalderà Verona sulle note di oltre 40 anni di successi della Bertè. Il progetto, ideato da Loredana in persona, vede (e sente) la direzione artistica della Mannoia, già produttrice del suo ultimo disco.
 

BERTE'BERTE'

Noi abbiamo incontrato Loredana, in tour per tutta l' estate a partire dal 9 luglio, dentro un camerino dell' Arena di Verona e abbiamo fatto con lei una piacevole chiacchierata.

Partiamo dal suo ultimo disco: Amici non ne ho… amiche sì. L' amicizia è femmina?
«Sì.Se le donne si mettono insieme non è vero che sono in competizione, se decidono di unirsi significa stima reciproca.  E divertimento assicurato».

Ha detto che servono molti maschi per farne uno intelligente: qualcuno l' ha incontrato?
«No. È incredibile la quantità di uomini stupidi che occorre per farne uno intelligente».

Eppure ha cenato persino con Bush… «Vero: due volte». E c' era anche Bin Laden, giusto?
«Sì, ma non ci ho parlato».

Però parlò con Bush: davvero le disse che la CIA non serve a niente?
«Disse che serve a fare l' immagine dell' America e che è l' unica organizzazione che non deve rendere conto a nessuno. Il che dà da pensare».

Ha mai rifiutato la corte di un potente?
«Certo, penso a Robert Duvall. L' ho conosciuto a New York, si è appiccicato come una piattola, diceva che lo avevo colpito. «Lei per niente», gli risposi. Mi piaceva nei film, ma sposarsi è un' altra cosa».

Chi avrebbe voluto incontrare ma non ci è riuscita?
«Basquiat, Bukowski, Baudelaire. Continuo?».
 

loredana berte loredana berte BERTEBERTE

Questo podio può bastare. A proposito di maledetti, viene in mente De André: la stimava molto. Che ricordo ha di lui?
«Ne ho tanti. Mi ha regalato il titolo per un mio disco: Un pettirosso da combattimento (il primo dopo la morte della sorella Mia Martini, ndr), frase presa dalla sua La domenica delle salme. Chiamai Fabrizio, mi rispose Dori Ghezzi e mi disse che prima lui avrebbe dovuto sentire le canzoni. Gliele portai. Dopo una settimana mi chiamò: «Sei seduta?», mi chiese. «Sdraiata», risposi. «Belìn, sei tu il pettirosso da combattimento», disse».

Proprio ne La domenica delle salme, De André si rivolge ai colleghi: «Voi che avete cantato sui trampoli in ginocchio coi pianoforti a tracolla travestiti da Pinocchio». Anche quelli di oggi sono così: proni e consenzienti?
«Sì. Oggi la musica è orrenda, ce n' è un sacco inutile».

Trova che si sia troppo piegata alle logiche di mercato?
«Sì. Non c' è più la novità, la ribellione, la fame».

Perché secondo lei?
«Ci sono molte scorciatoie, ormai. Come i talent che sono anche troppi. Basta Amici, che è completo e bellissimo».

Le è piaciuto fare il giudice ad Amici, quindi?
«Molto e sono onorata di farne parte».

Come ci è arrivata?
«Mi ha contattata Maria, ne abbiamo parlato, mi ha fatto vedere qualcosa e mi ha confermata come giudice».

Pensa che lo rifarà?
«Penso di sì».

Lei non ha il cellulare. Che rapporto ha con la tecnologia?
«Pessimo. Non ho il telefonino, ma ho la segreteria e il Sirio. La sera sento i messaggi e se voglio richiamo».

A chi deve dire grazie?
«A me stessa».

E a chi vaffanculo?
«Sempre a me stessa».

Perché?
«Perché mi sono lasciata andare in depressione per quasi dieci anni e senza la mia agenzia magari avrei smesso di cantare: non ci credevo più».
 

ROBERT DUVALLROBERT DUVALLtim burton johnny depptim burton johnny depploredana berteloredana berte

Ha detto che «La più grande trasgressione è essere se stessi»…

«La più grande trasgressione è essere normali oltre che se stessi. Non è semplice, non si può piacere a tutti. Ma se mi prendi ti pigli il pacchetto intero. O mi odi oppure mi ami».
 

Esprima un desiderio…

«Fare un doppiaggio su un film di Tim Burton. L' unico che ho fatto per ora è quello della pubblicità della Felce Azzurra, dove mi son doppiata da sola: cantavo e me magnavo le bolle de sapone».

 

loredana    berte aida cooperloredana berte aida cooperloredana berte  bjorn borgloredana berte bjorn borgloredana berte loredana berte loredana berte  cariocaloredana berte cariocaloredana berte cariocaloredana berte cariocaloredana berte dalila v5u4dju.sizedloredana berte dalila v5u4dju.sizedmia martini loredana bertemia martini loredana bertemia martini loredana bertemia martini loredana berteloredana berteloredana berteloredana berte mia martiniloredana berte mia martini

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA