infantino mondiale per club

BOCCIATA LA SUPERLEGA DI AGNELLI E PEREZ, INFANTINO LANCIA IL SUO SUPERCAMPIONATO – L’ANNUNCIO DEL NUOVO FORMAT DEL MONDIALE PER CLUB, CHE A PARTIRE DALL’EDIZIONE DEL 2025 VERRÀ ALLARGATO A 32 SQUADRE, RISCHIA DI DANNEGGIARE, COME AL SOLITO, I TORNEI NAZIONALI - RESTANO ANCORA DA DEFINIRE I DETTAGLI DELLA COMPETIZIONE, TRA CUI QUELLO PIÙ IMPORTANTE: LA DATA – TRA LA “NUOVA” CHAMPIONS LEAGUE E GLI IMPEGNI CON LE NAZIONALI, IL TORNEO STRAVOLGEREBBE L’ORGANIZZAZIONE DEI CAMPIONATI NAZIONALI E LE DINAMICHE DEL CALCIO INTERNAZIONALE…

Daniele Dell'Orco per “Libero quotidiano”

 

INFANTINO MONDIALE PER CLUB

Soddisfatto per essere riuscito tutto sommato a superare l'uragano di polemiche che hanno accompagnato il mondiale in Qatar, il presidente della Fifa Gianni Infantino ieri a Doha ha annunciato la nuova rivoluzione del mondo del calcio, che nelle sue intenzioni dovrà avere una dimensione sempre meno locale e sempre più planetaria.

 

 Se l'idea di allargare il numero delle nazionali che parteciperanno alla Coppa del mondo 2026 è ancora in fase di definizione (saranno 48 ma non si sa ancora se suddivise in 16 gironi da 3 o 12 da 4), quella che di certo rappresenta una novità assoluta è la formula del Mondiale per Club. La prossima edizione, quella del 2023 in Marocco (si giocherà dall'1 all'11 febbraio) sarà l'ultima col formato a sette squadre: i vincitori della Champions delle sei confederazioni Fifa, più una squadra della nazione ospitante.

mondiale per club

 

L'edizione successiva, del 2025, sarà invece un vero e proprio Mondiale con le migliori 32 squadre del mondo. Un torneo del genere riformato con 24 squadre doveva originariamente già debuttare nel 2021 in Cina, ma è stato posticipato per consentire lo svolgimento degli Europei 2020 e della Copa America dopo un rinvio di un anno a causa del coronavirus. Ora, prima del via, verrà "perfezionato" a 32 squadre (i dettagli, tra cui la nazione ospitante e la data, devono ancora essere discussi e decisi).

 

Questo progetto, e l'enorme giro d'affari che può generare, potrebbe spostare l'asticella del rapporto tra risultati sportivi e business molto più verso le competizioni internazionali che verso i campionati nazionali. Attrarre top player per le ricche squadre mediorientali (e qatariote) o nordamericane diventerebbe molto più semplice, e potrebbero nel giro di qualche edizione arrivare a competere persino per la vittoria.

INFANTINO MONDIALE PER CLUB

 

Ma non è tutto, perché la Fifa ha annunciato che saranno organizzate anche la Coppa del Mondo per club femminile e un Mondiale di futsal femminile, oltre ad una finestra di tornei amichevoli ma con un certo quoziente di competitività stile "Nations League".

 

Si chiameranno FIFA World Series. L'idea nasce dalla revisione delle finestre di pause di settembre e ottobre unite in un'unica finestra estesa per un massimo di quattro partite, dal 2025 in poi. Le partite delle World Series si giocheranno nella finestra di marzo degli anni pari (quando non ci sono le qualificazioni ai Mondiali o agli Europei) tra quattro squadre di diverse confederazioni. Come la finestra di marzo, le interruzioni internazionali di giugno e novembre rimangono in vigore. 

 

Di pari passo a questa grande rivoluzione mondiale, procede anche la già varata riforma della Champions voluta dall'Uefa ma nell'idea di base con uno scopo analogo: aumentare i partecipanti, il coinvolgimento di altri Paesi e quindi anche il giro d'affari. La modifica principale della nuova Champions riguarda l'attuale fase a gironi che diventerà una fase di campionato unica con tutte le squadre partecipanti, che non saranno più 32 ma 36. 

mondiale per club

 

Ad ogni squadra sarà garantito un minimo di 8 partite della fase di campionato contro 8 diverse avversarie (così da disputare 4 partite in casa e altrettante in trasferta) anziché le attuali 6 partite disputate contro le tre squadre del girone. Più partite uguale più introiti per tutti. E meno bisogno per i top club di inventarsi soluzioni alternative come la Superlega di turno.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?