INCHIESTE ALLE VONGOLE – NELL’INDAGINE DI CREMONA SUL CALCIOSCOMMESSE IL PC DI CONTE È VUOTO: HANNO COPIATO MALE I DATI – PUNTATE SULLE PARTITE DI TENNIS

Giuliano Foschini e Marco Mensurati per “la Repubblica”

 

ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIOANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO

Per un ct che esce di scena, un ct finisce al centro della bufera. Quello che esce di scena è il commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte, nel cui computer gli investigatori dell’inchiesta sul calcioscommesse non hanno trovato nulla di compromettente, anzi proprio nulla visto che il suo è stato l’unico dei sessanta analizzati nel corso delle indagini a risultare “smagnetizzato” e dunque illeggibile. Donde, i guai per l’altro ct, il Consulente Tecnico del tribunale di Cremona, quello che, ricevuto in custodia il pc subito dopo le perquisizioni, ne ha trascritto male e smarrito i dati dell’hard disk.

 

guido salviniguido salvini

La circostanza ha sorpreso molti degli avvocati presenti ieri all’incidente probatorio che si è tenuto davanti al giudice Guido Salvini, i quali hanno parlato di un fatto «oggettivamente misterioso, quanto meno dal punto di vista statistico». C’era molta attesa per l’appuntamento di ieri, si trattava infatti di leggere il resoconto dei periti sugli smartphone e i computer dei 56 indagati della prima tranche dell’inchiesta sul calcioscommesse. Gli avvocati si sono trovati così davanti una lista di 56 nomi con, a fianco, il responso: “positivo” o “negativo” a seconda che sia stato trovato negli apparecchi qualcosa di penalmente rilevante.

 

Tale responso c’era per tutti gli indagati, tranne che per uno: Antonio Conte. Il giudice Salvini, evidentemente contrariato, ha chiesto conto della mancanza al consulente, dalle successive spiegazioni del quale sono emerse altre due anomalie. Del hard disk del pc di Conte è stata fatta una sola copia forense (e non due come da prassi) e nel verbale della polizia postale non c’è alcun riferimento alle operazioni di “controllo copia” che andrebbe eseguito, per sicurezza, ogni volta.

stefano-mauristefano-mauri

 

«Non c’è nessun romanzo da costruire intorno a questa storia - spiega l’avvocato di Conte, Antonio De Rensis - per due motivi. Uno: è semplicemente successo che i periti hanno trascritto male i dati di un hard disk, capita. Due: quello non era il computer di Conte ma di un’altra persona». E cioè la moglie, il pc prelevato quel giorno era in uso a lei.

 

«Invece di inseguire Conte - continua De Rensis - l’opinione pubblica farebbe bene a concentrarsi sui furbetti veri». Che, a quanto pare, in questa storia, sono parecchi. Sui dispositivi dei 56 indagati ci sono 28 casi di positività (ma altri parecchi non sono stati aperti: per esempio su un cellulare di Mauri, manca il pin).

 

antonio conteantonio conte

Dall’analisi del traffico dati di pc e smartphone si scopre che, oltre ad altre partite combinate finora sconosciute (alcune sono del Sassuolo), il marcio aveva esondato anche in altri sport. Come il tennis. Ci sarebbero prove che “i bolognesi” (il gruppo criminale al centro dell’inchiesta, quello di Signori, per capirsi) e i loro affiliati avevano dritte sicure, e illegali, sulle partite di tennis. Dritte che arrivavano direttamente dai tennisti (sono coinvolti nomi di giocatori di primo piano, dal profilo internazionale) i quali sistemavano prima e vendevano agli allibratori clandestini poi le proprie partite. Gli uomini del Servizio centrale operativo della polizia e della squadra mobile di Cremona sono già da tempo sulle loro tracce.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?