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ROMA E’ GIA’ FUORI DAI GIOCHI - IL CIO PROVA AD EVITARE IL CRAC DI RIO: SE LE OLIMPIADI SI ASSOCIANO AD UN’IMMAGINE ROVINOSA QUALI SONO LE SPERANZE PER ROMA CHE GIÀ HA UNA SINDACA CHE LI AVVERSA? - I SINDACI DELLE RIVALI (PARIGI E LOS ANGELES) SONO A RIO, LA CAPITALE NON HA RAPPRESENTANZA

RIORIO

Emanuela Audisio per “la Repubblica”

 

Non ci sono più soldi in cassa. Il budget è finito, ma non i conti da pagare. E già si parla dei Giochi come «occasione perduta». Rio2016 chiede aiuto (e contanti) al Cio che ha promesso aiuti. Si sa, l’inizio è sempre difficile. E in certi paesi lo è ancora di più. «Stiamo mettendo insieme i pezzi», dice Bach, presidente del Cio.

 

Ma se Londra 2012 con Giochi sostenibili e non faraonici aveva rilanciato un’idea olimpica, democratica e moderna, Rio 2016 sta riportando quella stessa idea sull’orlo del fallimento.

RIO 2016RIO 2016

 

Già si ipotizza nel 40esimo anniversario di Montreal ‘76 un gemellaggio con Rio, in una specie di fratellanza del disastro economico visto, che i cittadini canadesi hanno continuato a pagare per 20 anni le tasse di quei Giochi. Rio non nasconde le difficoltà di cassa e il ricorso a denaro pubblico.

 

MALAGO BACHMALAGO BACH

E non sono buone notizie per Roma2024. Perché i problemi di Rio: trasporti, infrastrutture, governostatale, municipalità, scarsa capacità operativa, sembrano ferire e contagiare anche l’idea di Roma, città diversa, ma altrettanto fragile. Nel senso che a Lima in Perù l’anno prossimo il Cio vorrà scegliere per il 2024 una città e un paese solidi, che non danno eccessivi mal di testa.

 

Terminata l’avventura terzomondista si andrà verso una scelta più borghese, ma più sicura. Con meno emergenze improvvise. Il Brasile è affondato per conto suo: recessione, inflazione, disoccupazione (11,2%), impeachment (per due presidenti Lula e Roussef), corruzione (hanno imputazioni 298 dei 513 deputati e 48 degli 81 senatori), divisione politiche. Dilma e Lula, padri del progetto olimpico, non parteciperanno alla cerimonia d’apertura.

 

RIO VILLAGGIO OLIMPICO 1RIO VILLAGGIO OLIMPICO 1

Lei fu già molto fischiata in tutti gli stadi durante i mondiali 2014. Eduardo Paes, 46 anni, sindaco di Rio, ammette che la crisi economica non ha aiutato l’immagine dei Giochi, anche se difende l’idea olimpica. «Il villaggio degli atleti ha problemi che non sono mai stati segnalati.

 

Come mai, visto che facciamo una riunione al giorno? Disattenzione, cattiva gestione? Sì. Ma non dipendono dai brasiliani, ma dall’argentino Mario Cilenti, direttore di quel settore, che non ha mai alzato la mano per avvisare. Stiamo risolvendo i problemi, come quelli della sicurezza, visto che la ditta scelta non rispondeva ai requisiti».

 

Già, a tre giorni dall’inaugurazione arriverà l’esercito, la Força Nacional de Segurança, polizia costituita dai più qualificati agenti e usata solo quando il governatore di uno Stato chiede aiuto per controllare una crisi significativa. Se i Giochi si associano ad un’immagine rovinata e rovinosa quali sono le speranze per Roma che già ha una sindaca che li avversa? In tanti dicono che in questo momento Roma è fuori dai Giochi. Lo è almeno fisicamente.

RIO VILLAGGIO OLIMPICORIO VILLAGGIO OLIMPICO

 

I sindaci delle sue due vere avversarie (Parigi e Los Angeles) sono qui, la capitale d’Italia invece non ha rappresentanza. Perché il Cio, già schiaffeggiato l’altra volta dal governo Monti, dovrebbe di nuovo porre la guancia a promesse che poi si rivelano tradimenti?

 

Anche se si fa notare che il presidente francese Hollande resterà due giorni e mezzo mentre il premier Renzi si fermerà per cinque. L’affare Russia complica le cose. Anche perché le elezioni americane sono (quasi) in contemporanea con i Giochi che vengono usati dagli Usa politicamente (si ricordi il boicottaggio di Carter a Mosca ‘80 per l’Afghanistan ).

 

RAGGI FRONGIARAGGI FRONGIA

È l’America a spingere per l’esclusione di tutta la Russia dai Giochi e in questo momento il Cio mal digerisce essere condotto a guerre di religioni. Tanto che Mario Pescante ha già preparato un discorso contro «il giustizialismo collettivo».

 

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Per non far tramontare Roma 2024 l’idea è questa: congelare incontri, lavorare sotto la superficie, essere silenti in questo momento delicato dei Giochi per poi riemergere «dopo» con un sondaggio neutro cittadino. Una tregua olimpica per tenere a galla il corpo di Roma. Nella speranza che Rio non ne faccia un cadavere.

 

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