atalanta real

FELTRISSIMO IN VERSIONE CHAMPIONS: “IL REAL MADRID E L’ARBITRO BATTONO VERGOGNOSAMENTE UN’ATALANTA EROICA PER UN GOL A ZERO: I BERGAMASCHI GIOCAVANO IN 10 DAL 17ESIMO MINUTO DEL PRIMO TEMPO PER L’ESPULSIONE GRATUITA DI FREULER" - "PARTITA ROVINATA. L’ATALANTA, ANCHE SE DANNEGGIATA DA UN ARBITRO CIUCCO, HA GIOCATO ALLA GRANDE MENTRE IL REAL SEMBRAVA IL CROTONE" - LA BORDATA A TREVISANI E ADANI: “I TELECRONISTI DI SKY SONO DEI LECCACULO DEL REAL. CHE SCHIFO” – INUTILI GLI APPELLI, CENTINAIA DI TIFOSI DELLA "DEA" AMMASSATI FUORI DALLO STADIO – VIDEO

 

 

 

Marco Guidi per gazzetta.it

 

vittorio feltri

La beffa arriva all’86’, nel modo meno aspettato e più doloroso: un destro da fuori a giro del difensore mancino Mendy. Il Real Madrid espugna così Bergamo, vincendo per 1-0 il primo round dell’ottavo di finale di Champions. Ma a pesare sono soprattutto gli 80’ di inferiorità numerica nerazzurra, causata dal discutibile rosso sventolato dall’arbitro Stieler a Freuler quando ancora la partita doveva entrare nel vivo. L’amarezza non è solo per la decisione del fischietto tedesco.

 

Il Real si è presentato al Gewiss Stadium falcidiato dagli infortuni e, sulla carta, più vulnerabile che mai. Insomma, l’occasione per il colpaccio si annusava nell’aria. Eppure, anche nei pochi minuti di undici contro undici, la banda Gasperini non ha mai suonato al solito ritmo che tormenta gli avversari in Italia, quasi anestetizzata dai campioni di Spagna.

 

 

Gasperini davanti sceglie la coppia colombiana, Zapata e Muriel, relegando Ilicic in panchina. Dietro le punte Pessina, cerniera di centrocampo De Roon-Freuler, sulle fasce Maehle e Gosens. Il terzetto di difesa è il solito Toloi-Romero-Djimsiti. Zidane, invece, deve fare la conta degli assenti.

 

ATALANTA REAL

A Carvajal, Odriozola, Sergio Ramos, Militao, Marcelo, Valverde, Hazard e Rodrygo si è aggiunto Karim Benzema, che non ha smaltito il fastidio alla coscia rimediato la scorsa settimana contro il Valencia. Zizou, così, rivoluziona l’attacco, rinunciando a una prima punta e rispolverando Isco da falso nove con Asensio e Vinicius ai lati. A conti fatti, una mossa azzeccata per eludere la pressione "gasperiniana" con un fine palleggiatore in più, sebbene il modulo col falso nove in quasi un’ora di gioco produca poco in zona gol.

 

ATALANTA GASPERINI

QUEL ROSSO… —   Chi si immaginava una partenza a razzo della Dea sarà rimasto deluso. Ma il Gasp lo aveva detto alla vigilia: l’obiettivo era tenere vivo il discorso qualificazione nella partita di ritorno a Madrid. L’unica fiammata nerazzurra in avvio è un bel cross tagliato di Muriel, sul quale Gosens non arriva per un soffio. Piuttosto, è il Real, abile nel prolungare il possesso palla e aspettare il momento in cui le coperture bergamasche si disallineano per colpire nello spazio, a dettare il tema della gara. Nasce così, al 18’, l’azione che cambia il corso della partita.

 

Mendy si butta su di un corridoio aperto dal palleggio di Kroos e Vinicius e dal movimento ad arretrare di Isco, cogliendo impreparata la difesa di casa. Freuler è in ritardo e commette fallo sul terzino francese. L’arbitro Stieler interpreta l’episodio come interruzione di una chiara occasione da gol ed espelle il centrocampista svizzero. Una lettura che non convince in fondo, ma sulla quale il Var ha poco margine per ravvisare un chiaro ed evidente errore. Una volta in 10, l’Atalanta si abbassa e lascia campo alla manovra madrilena, anche perché Casemiro, oltre che nella distribuzione del gioco, è un mostro di bravura nell’anticipare ogni possibile uscita palla nerazzurra.

ATALANTA REAL

 

SOFFERENZA—   Dal canto suo, il Real inizia a pungere con insistenza, seppur senza l’incisività dei tempi migliori. Gollini rischia su di una serpentina di Nacho (conclusa a lato) e su di un’incursione di Vinicius innescato da Isco (fenomenale Pessina nella chiusura).

 

Poi al 30’ Gasperini perde anche Zapata (problema muscolare) e inserisce Pasalic, deputato al compito di alzare il primo pressing e non far sentire troppo solo Muriel davanti. Facile a dirsi, tremendamente complicato a farsi. Al 41’, però, si vede finalmente la Dea: destro largo di Muriel dai 20 metri. Poi Gollini è bravo e fortunato in chiusura di tempo a intercettare il colpo di testa di Casemiro su punizione di Kroos.

 

ATALANTA REAL

RIPRESA—   Il canovaccio non fa che peggiorare a inizio secondo tempo. Gli ospiti iniziano un lungo assedio, stavolta colorato di occasioni da gol a ripetizione, almeno nei primi minuti. Al 48’ Maehle devia a un centimetro dal palo il colpo da biliardo di Modric. Poi, 5’ dopo, è Gosens a salvare la sua porta su tocco ravvicinato di Vinicius. Gasperini capisce che così non si può resistere per molto e cerca soluzioni alternative, anche perché Muriel è regolarmente "mangiato" dalla coppia Nacho-Varane. Dentro così Ilicic per il colombiano. Zidane aumenta il peso offensivo con una punta vera, Mariano Diaz, per Vinicius. Ma la spinta Real cala col passare dei minuti.

 

trevisani adani

Zidane cerca colpi insperati anche dai ragazzini Arribas e Hugo Duro, mentre Gasp sostituisce nel finale il subentrato Ilicic (che non gradisce…), inserendo Malinovskyi. Il coniglio dal cilindro, però, Zizou lo pesca in Mendy, sugli sviluppi di un corner battuto corto e recapitato da Modric sui piedi non proprio educatissimi del francese, che calcia addirittura con la gamba debole. Destro a giro, non irresistibile, ma Gollini, forse coperto parte in ritardo e non ci arriva. Gol pesante, pesantissimo. Da ribaltare a Madrid, dove mancherà Freuler squalificato, ma anche il cervello degli avversari, Casemiro. Servirà un’impresa da Atalanta.

 

TIFOSI ATALANTA

Da bergamo.corriere.it

 

ATALANTA TIFOSI

Una partita come non ce ne sono state mai, a Bergamo. Questa sera, 24 febbraio 2021, resterà una data storica per l’Atalanta. Al Gewiss Stadium si gioca l’andata degli ottavi di finale con il Real Madrid. E i tifosi nerazzurri sono arrivati in massa in viale Giulio Cesare per sostenere la squadra, anche se non potranno ovviamente entrare e assistere alla gara. Questo nonostante le restrizioni anti Covid che vietano assembramenti e un appello dell’Ats che aveva chiesto di restare a casa, anche perché la situazione sanitaria in provincia sta peggiorando.

 

Sono almeno mille i supporter atalantini che si sono radunati dal tardo pomeriggio nelle vicinanze dello stadio. Cori, sciarpe, bandiere, un atmosfera di grande festa e di ansiosa attesa per quella che lo stesso Gian Piero Gasperini ha definito come la partita più importante della storia atalantina. Qualcuno ha anche acceso petardi e fumogeni. Un po’ quello che è successo con gli ultrà di Inter e Milan domenica scorsa, prima del derby.

 

 

ATALANTA TIFOSI

In giornata l’Ats di Bergamo aveva lanciato un appello ai tifosi perché restino a casa a vedere la partita e non si assembrino davanti lo stadio. Un invito accolto dalla gran parte degli atalantini, ma non da tutti, evidentemente. L’entusiasmo e l’emozione sono forti, ma c’è una situazione epidemiologica in rapido peggioramento in provincia, che è ancora zona gialla, tranne 8 comuni della fascia del Sebino in zona arancio.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)