i meme sull arresto di michel platini

GLI EMIRI AVEVANO TANTA VOGLIA DI FIFA - IL FIGLIO DI PLATINI FU ASSUNTO DALLA QATAR SPORTS INVESTMENTS POCHI MESI DOPO IL FAMIGERATO VOTO SUI MONDIALI 2022. QUESTO SI AGGIUNGE AI MILIARDI RIVERSATI DAI QATARINI SULLA FRANCIA CHE HANNO PORTATO AL VOLTAFACCIA DI ''LE ROI'', LO STESSO CHE AVEVA RICEVUTO UN BONIFICO DA 2 MILIONI DI FRANCHI IN ''CONSULENZE'' DI CUI NON C'ERA TRACCIA NEL BILANCIO…

 

Marco Mensurati e Fabio Tonacci per “la Repubblica

 

I MEME SULL ARRESTO DI MICHEL PLATINI

La lunga notte della Fifa non è ancora passata. Quel grande suk che fu la riunione a Zurigo del 2 dicembre 2010 continua a parlare. E, a nove anni di distanza, ad agitare i suoi fantasmi. Fantasmi che, ieri, hanno seguito le Roi Michel Platini fino alla soglia della camera di custodia di Nanterre, dove ad attenderlo c' erano i poliziotti dell' Office Anticorruption convinti di avere finalmente in mano le prove dello "schema corruttivo" che - secondo l' inchiesta aperta nel 2016 - ha determinato la storia recente del calcio mondiale.

 

La scelta geopolitica

Platini, di quello schema, è l' uomo chiave. Nella riunione decisiva, il suo voto spostò gli equilibri e permise al calcio di consegnare se stesso e il proprio potere al Qatar, preferendo, per la prima volta nella storia, russi ed emiri ai manager in giacca e cravatta del versante anglosassone del mondo (Inghilterra e Stati Uniti).

michel platini sepp blatter 4

 

Fu un colpo di mano, quello di Platini e della Francia, che in pochi secondi spazzò via il tacito accordo di spartizione verso cui sembrava indirizzata la Fifa: alla Russia la coppa del mondo 2018, agli Stati Uniti quella del 2022. Le cose andarono diversamente. Gli Usa - che sull' evento del 2022 volevano investire pesantemente - restarono a bocca asciutta e gli emiri tornarono a Doha forti di una vittoria che di lì a poco avrebbe spostato parecchi equilibri. Troppi.

 

Il ruolo di Platini

Tamim bin Hamad al Thani

Pochi giorni dopo, fu lo stesso Platini a dichiarare di aver votato per il Qatar. Attirando su di sé l' ira della parte "occidentalista" della Fifa, nonché le attenzioni di Fbi e media anglosassoni. I giornali francesi dissero che le Roi aveva subito pressioni da parte di Nicolas Sarkozy. Si scoprì che il 23 novembre del 2010, una decina di giorni prima dell' assegnazione, Sarkozy organizzò un pranzo riservato all' Eliseo con Tamin bin Hamad al-Thani, allora principe ereditario. Nel corso dell' incontro si discusse di molti temi, ma su tutti dell' acquisto da parte del fondo sovrano di Doha del Psg, e della creazione dell' emittente beIN Sports per fare concorrenza a Canal+ nel mondo dei diritti tv. Due interventi in grado di rilanciare l' intero settore, per la Francia.

TAMIM AL THANI NUOVO EMIRO DEL QATAR

 

L' accordo segreto con Al Jazeera

Ma a motivare la giravolta di Platini c' era anche dell' altro, e di personale. Le indagini dell' Fbi - che di lì al 2015 portarono allo "scandalo Fifa" e alle dimissioni di Blatter - individuarono un bonifico sospetto da 2 milioni di franchi svizzeri ricevuto nel febbraio del 2011. Secondo Platini, era il pagamento di una consulenza svolta per Blatter tra il 1998 e il 2002. Ma di quei soldi non si è mai trovata traccia nei bilanci. Un primo processo per quei fatti si è concluso con un' assoluzione, in Svizzera. Ma adesso l' anticorruzione francese ha trovato nuovi elementi, in particolare su un contratto segreto tra la Fifa e Al Jazeera (emittente di Doha).

TAMIM AL THANI CON IL PARIS SAINT GERMAIN

 

Quel contratto assegnava ad Al Jazeera i diritti televisivi delle future coppe del mondo in cambio di 300 milioni di dollari, più uno strano bonus da 100 milioni in caso di assegnazione del mondiale al Qatar. Bonus che è stato pagato due mesi dopo l' assegnazione, negli stessi giorni del bonifico a Platini.

 

Il figlio di le Roi

A rendere ancor più sospetti i rapporti tra Platini e il Qatar, c' è anche un' altra storia. Pochi mesi dopo il pranzo all' Eliseo, suo figlio Laurent venne assunto presso la Qatar Sports Investments, anche se Michel dichiarò che la circostanza non aveva nulla a che vedere con il suo voto. A trarre vantaggi inaspettati dalla relazione dell' ex campione francese con gli emiri non fu solo il giovane Laurent, ma anche due suoi "grandissimi amici".

l tamim hamad thani CON SARKOZY

 

Agli atti dell' inchiesta ci sono due mail del comitato promotore dei mondiali in Qatar in cui si dispone di mandare due "inviti sicuri" per il Forum annuale sulla Finanza e gli Investimenti di Parigi, a Louis Nicollin, «un industriale e presidente di club» che aveva prestato il suo aereo a Platini durante la campagna presidenziale del 2007, e a Gael Levergies, un ristoratore di Parigi con cui le Roi «è andato tre volte in vacanza».

 

LAURENT PLATINI

Il braccialetto giapponese

Del resto, nella notte del grande suk del 2 dicembre, si era caduti anche più in basso. Nelle carte dell' Fbi c' è l' elenco dei cadeaux fatti a Platini dai promotori giapponesi. Uno "yakusugi ball", un braccialetto in cedro giapponese (1.200 dollari), una macchina fotografica digitale (1.200 dollari) e un paio di orecchini da 700 dollari per la signora Platini. I russi, invece ci erano andati più pesanti, inviando all' ex presidente dell' Uefa un Picasso (che lui nega di aver mai ricevuto).

 

Euro 2016

LAURENT PLATINI

Ma non è tutto. Perché stando alle dichiarazioni dell' avvocato di Platini, William Bourdon, gli investigatori francesi dopo tre anni di indagini hanno superato le ipotesi di accusa deducibili dal lavoro dell' Fbi e si sono convinti che "il grande schema corruttivo" abbia abbracciato anche Euro 2016. «Il mio cliente - si è limitato a dire l' avvocato sul punto - ha risposto con serietà e precisione a tutte le domande».

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...