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"IO BOLLITO? SE È BUONO ME LO MANGIO IL BOLLITO" - WALTER MAZZARRI PARLA DEL SUO "SECONDO ESORDIO" SULLA PANCHINA DEL NAPOLI (DOMANI ALLE 18 CONTRO L'ATALANTA): "NON MI LAMENTO PIÙ, SONO UN NUOVO MAZZARRI, HO DORMITO BENE E SONO RIPOSATO. IL 4-3-3? A COVERCIANO MI CHIAMANO SPESSO PER FARE LEZIONI SU OGNI MODULO..." - I RETROSCENA SUL SUO ADDIO 10 ANNI FA: "ERA FINITO IL MIO CICLO. DISSI A ME STESSO CHE..."

Estratto da www.gianlucadimarzio.com

 

walter mazzarri

Prima di parlare della partita contro l'Atalanta, Walter Mazzarri ha parlato del suo ritorno al Napoli: "Sono emozionato, giuro. Dopo 23 anni di carriera, mi avete fatto ri-emozionare. Questa è la squadra più forte che ho mai allenato? Sì, sicuramente sì. Devo stare attento a quello che dico. Perché sono famoso per lamentarmi. Non mi lamento più, sono un nuovo Mazzarri, ho dormito bene e sono riposato (ride, ndr). L'anno scorso hanno fatto un capolavoro con Spalletti, mi emozionavo a vederlo. È stato davvero bello tutti, un bellissimo calcio. Quando vedi una squadra così, speri di poterli allenare e grazie al presidente che mi ha chiamato spero di allenarli fino a fine anno".

walter mazzarri

 

[…]

Poi, ha parlato del suo rapporto con De Laurentiis: "Con il presidente ho conservato un bel rapporto nel tempo, ci diamo del tu, c’è stima reciproca e abbiamo chiarito quel che andava chiarito". 

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Mazzarri si è poi soffermato sul calendario […]: "Calendario? Sono nato per soffrire, ecco perché mi hanno chiamato[…]". Mazzarri ha poi risposto con una battuta a chi lo ha definito "bollito": "Io bollito? Se è buono me lo mangio bollito (ride, ndr)". Poi, si è soffermato sulla sua squadra: "Sono arrivato ancora da poco per capire i perché di qualche altalenanza. Non sono ancora in grado di dire i motivi. E poi non mi permetterei mai di criticare il lavoro di chi c’è stato prima di me, ma lavorerò con Pondrelli e lo staff per risolvere eventuali problemi".

 

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L'allenatore ha poi parlato del modulo che utilizzerà: "4-3-3? A Coverciano mi chiamano spesso per fare lezioni su ogni modulo, poi mi sono aggiornato sempre in questi anni quando sono stato fermo. Adesso vediamo con il Napoli: non so se giocheremo sempre in uno stesso modo, ma è chiaro che parto dalle abitudini di questa squadra che ha emozionato tutti in un certo modo. Poi di partita in partita vedremo che accorgimenti prendere". 

 

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[…]Il nuovo allenatore del Napoli non si è però voluto sbilanciare sugli obiettivi da raggiungere: "Obiettivi? Il momento è delicato, non pensiamoci ora. La prossima partita è quella importante, chi mi conosce lo sa. Alla fine poi tireremo le somme, per ora dobbiamo solo risolvere gli eventuali problemi in seno alla squadra. E domani sarà il primo test. Per nessuno è facile affrontare l’Atalanta, poi sarò più consapevole ancora della squadra". E ha poi aggiunto: "Non possiamo pensare allo scudetto se non pensiamo a vincere le partite. Siamo a 10 punti dalla vetta, inutile parlare di vincere lo scudetto. Pensiamo a vincere. E anche a non perdere ulteriori punti in casa o in trasferta". 

 

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[…] Poi, Mazzarri è tornato sui motivi che lo avevano portato all'addio al Napoli: "Quando andai via era finito il mio ciclo. Dissi a me stesso che serviva un salto di qualità sul mercato altrimenti sarebbe stato complicato andare al quinto anno con la squadra che già ti conosce bene e che andava stimolata diversamente. E poi avrei dovuto migliorare il 2° posto per fare ancora meglio e non sarebbe stato facile".

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