
UNO SCAZZO A REGOLA D’ARTE – MOLLY MCQUEEN, NIPOTE DELL'ATTORE AMERICANO STEVE MCQUEEN, HA INTENTATO CAUSA PER UN DIPINTO DI JACKSON POLLOCK DAL VALORE DI 68 MILIONI DI DOLLARI. SOSTIENE CHE IL QUADRO SIA STATO SOTTRATTO INDEBITAMENTE ALLA SUA FAMIGLIA OLTRE QUARANT'ANNI FA – L'OPERA È ORA NELLE MANI DI BRENT BORCHERT, AVVOCATO DELLA CAROLINA DEL SUD, CHE L’HA EREDITATO DAI SUOI GENITORI – ALLA BASE DEL CASO C’È LA DECISIONE DI STEVE MCQUEEN DI DARE IL POLLOCK AI BORCHERT IN CAMBIO DI UNA MOTOCICLETTA E DI…
(Adnkronos) - È battaglia legale in California per un dipinto di Jackson Pollock dal valore stimato di 68 milioni di dollari. A intentare la causa è Molly McQueen, nipote dell'attore americano Steve McQueen, che sostiene che il celebre quadro sia stato sottratto indebitamente alla sua famiglia oltre quarant'anni fa.
Secondo quanto riportato dalla testata britannica "Mirror", l'opera - un caratteristico drip painting del maestro dell'Espressionismo Astratto - sarebbe ora nelle mani di Brent Borchert, un avvocato residente nella Carolina del Sud, che sostiene di averla ereditata dai suoi genitori, Rudolph e Pamela Borchert, nella loro casa di Malibu.
Il cuore della disputa legale ruota attorno a un presunto scambio mai finalizzato tra McQueen e i coniugi Borchert. Secondo l'atto depositato presso il Tribunale Superiore della Contea di Los Angeles, l'attore avrebbe ceduto il dipinto a Jackson Pollock in cambio di una motocicletta e di una proprietà situata a Latigo Canyon, in California. Tuttavia, stando alla denuncia, la motocicletta sarebbe stata danneggiata in un incidente e il passaggio di proprietà dell'immobile non sarebbe mai avvenuto
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