luis enrique psg poissy

PARIGI NON È STATA COSTRUITA IN UN GIORNO – LA “RIVOLUZIONE” DI LUIS ENRIQUE CHE HA TRASFORMATO IL PSG DA UNA SQUADRA DI PRIME DONNE IN UN COLLETTIVO – AL SUO ARRIVO A PARIGI, "LUCHO" SI RINCHIUSE NEL CAMPUS HI-TECH DEL PSG A POISSY, UN CENTRO SPORTIVO DA 150MILA METRI QUADRATI. FU PROPRIO LUI A INAUGURARLO: “SONO STATO IL PRIMO A DORMIRE QUI, E SE QUALCUNO LO HA FATTO PRIMA DI ME, ERA ILLEGALE” - IL D.S. DEI PARIGINI, LUIS CAMPUS: “CI RIMASE QUATTRO MESI, È UN MATTO…”

Estrattto dell'articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

luis enrique

 

Nel Campus del Psg, il suo regno da due anni, Luis Enrique tiene allenamenti maniacali e conferenze stampa con il tono abituale, corretto e sbrigativo. L’unica volta in cui si è lasciato un po’ andare, qualche mese fa, è stato a proposito della figlia Xana, scomparsa a soli nove anni. […] La finale di Monaco è arrivata, ormai, carica di significati enormi per il coach «Lucho», il Psg e Parigi.

 

Il Paris Saint-Germain nato nel 1970 arriva alla finale di Champions League per la seconda volta nella sua storia. […] Che differenza di storia con l’Inter fondata nel 1908, tre coppe conquistate e altre tre finali giocate. Un patrimonio diverso anche per i centri di allenamento: dal 1962 Appiano Gentile per l’Inter, e da appena due anni il Campus di Poissy per il Paris Saint-Germain.

il campus del psg a poissy 7

 

Ma è qui, in questo centro immenso e iper-moderno a mezz’ora d’auto da Parigi, che nell’estate 2023 Luis Enrique ha cominciato il cammino verso Monaco 2025. Il tecnico spagnolo ha preso una squadra disorientata, in preda ai dubbi dopo l’addio annunciato di Kylian Mbappé, e ne ha cambiato il gioco e la mentalità. È nel Campus Psg, aperto proprio nei giorni del suo arrivo a Parigi, che Enrique ha trasformato la fragile équipe delle star in un collettivo disciplinato, concentrato, sicuro dei propri mezzi.

 

il campus del psg a poissy 6

Quando è arrivato a Parigi, nell’estate del 2023, l’allenatore ha scelto di non andare in albergo in attesa di trovare casa ma di dormire nel Campus appena aperto, disegnato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte e costato 300 milioni di euro al Qatar Sports Investments, il fondo qatarino proprietario della società. Sedici campi di calcio, 150 mila metri quadrati che oggi ospitano 180 atleti professionisti e giovani tra i 13 e 19 anni, tre classi di scuola media e nove di superiori, 250 dipendenti. […]Ci rimase quattro mesi, «un matto», diceva il direttore sportivo Luis Campos.

il campus del psg a poissy 5

 

«Sono stato il primo a dormire qui, e se qualcuno lo ha fatto prima di me, era illegale — dice adesso ridendo —. È un posto importante per noi perché è moderno ma senza lussi, tutto è pensato per lavorare nelle migliori condizioni ma lontano da distrazioni. Una meraviglia».

 

il campus del psg a poissy 4

In questa specie di cittadella fortificata del football nella campagna a ovest di Parigi, Luis Enrique ha fatto installare una piattaforma per controllare dall’alto gli schemi studiati, altoparlanti per simulare il boato dei tifosi e abituarsi a comunicare comunque con i giocatori, e schermi giganti per rivedere in diretta le azioni appena provate.

 

il campus del psg a poissy 3

Luis Enrique è stato, da allenatore del Barcellona, il protagonista della famigerata remontada , la catastrofe epocale che ancora turba i sonni dei tifosi parigini. Marzo 2017, ottavi di Champions: il Psg vince in casa 4-0, e perde incredibilmente 6-1 il ritorno a Barcellona con gol decisivo preso al 95’. Quella batosta farà parte, per anni, dell’anima della squadra, lo spettro che arriva ogni volta che il Psg sembra vicino al trionfo. Ci voleva Luis Enrique per provare a esorcizzarlo, e solo una vittoria a Monaco potrà riuscirci.

luis enrique xana

 

luis enrique xanail campus del psg a poissy 1il campus del psg a poissy 2luis enrique psg arsenal

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”