LA GUERRA BARÇA-REAL SI SPOSTA SUI GIORNALI - IL QUOTIDIANO “MARCA”, VICINO AI BLAUGRANA, SPARA A ZERO SULL’ACQUISTO MILIONARIO BALE: “HA UN’ERNIA DEL DISCO. DEVE OPERARSI”

Piergiorgio Lucioni per il "Corriere della Sera"

Bale marca visita? O "Marca" marca male? Ruota tutto attorno a Marca lo strano caso di mister mercato. Secondo il quotidiano sportivo spagnolo il calciatore più pagato della storia del pallone avrebbe un'ernia al disco e non si potrebbe escludere il ricorso a un intervento chirurgico. Ovviamente con relativa latitanza dai campi di gioco che in un caso analogo - quello del collega Higuain - è stata di quattro mesi.

Immediata la smentita del Real Madrid: Gareth Bale sta benissimo, o quasi. «False» le indiscrezioni di Marca , che da parte sua insiste: il gallese arrivato dal Tottenham su un tappeto di quattrini e accompagnato da uno tsunami di dichiarazioni, commenti, compiacimenti e critiche, soffrirebbe pure di una protrusione tra altre due vertebre, anche se il problema non gli procurerebbe dolore e non gli impedirebbe di giocare.

A parte la salute, insomma, tutto bene. E lo staff medico della squadra? Avrebbe rilevato il fatto nel giorno della presentazione, sostiene il quotidiano. «I servizi medici del Real - garantisce invece la società - hanno chiarito che Gareth non ha nessuna ernia, ma una lieve protrusione discale cronica, frequente tra i calciatori e che non impedisce in alcun caso il normale svolgimento dell'attività». E la cosa - concludono stizziti - sarebbe stata pure ben spiegata .

Allora: affarone o bidone? Bale, 24 anni, è stato il colpo clamoroso del mercato estivo: pagato 100 milioni ha giocato nel Real 133 minuti in tre partite segnando un gol. Poco meno di un milione al minuto, finora. E adesso milioni di ipotesi e di interrogativi, uno su tutti: ma valeva la pena?

Il gallese, già si sapeva, è tanto forte quanto delicato. Nella sua carriera ha segnato 61 reti in 251 presenze e al Real è arrivato spinto dai 55 gol inanellati con il Tottenham in sei stagioni e 203 gare, 26 solo nel campionato 2012-13. Ma chi lo segue (perché lo ama e diversamente, lo si ammetta, non si può fare) conosce anche il suo calvario di infortuni.

La rottura dei legamenti nel 2007-08, i problemi col ginocchio l'anno successivo, poi la schiena nel 2011 e ancora, anno maledetto, di nuovo i legamenti. Nel 2012 infortunio alla coscia con recidiva e nel magnifico, sotto altri aspetti, 2013 gli stop dovuti alla caviglia, al menisco, al piede e ai problemi muscolari.

E finalmente il sogno di una vita: Real. A Madrid dopo una tribolata trattativa e un'estate resa caldissima dai riflettori della stampa internazionale. A Madrid dove, però, il campionissimo ha dato forfait per infortunio 4 volte e ha giocato due partite, una da titolare e in un'altra entrando a gara in corso, mettendo assieme 105 minuti di fatica e un gol in tutto. E nella Champions una presenza di 27 minuti.

Non facendo mancare però, in un mese e 12 giorni di madridismo poco spinto, il solito infortunio e qualche rompicapo al tecnico Ancelotti, che lo vorrebbe vedere correre sulla fascia destra del campo mentre Gareth da sempre preferisce la sinistra o il centro dove, però, incrocia un certo Ronaldo. E come chiedere spazio al divino «Cr7»?
Un quiz da cento milioni. Una casella da aprire che nasconde talento, tattica, confronto, contrattempi fisici. E ora anche il fantasma di un'ernia. Il giallo dei Blancos.

 

 

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