rosolino pellegrini

"UN FLIRT CON LA PELLEGRINI? MAI, LEI STA SU UN PIEDISTALLO" – ROSOLINO ROSOLA IN PADELLA LA "DIVINA" A CUI NEL 2013 DIEDE DELLA MALEDUCATA, DOPO UNA QUERELLE TRA LEI E LA FEDERNUOTO: “FEDE O LA AMI O LA ODI. NON HA BISOGNO DI METTERSI NUDA PER RICHIAMARE ATTENZIONE. GENERA UN "EFFETTO DOLBY": A PARITÀ DI PRESTAZIONE BATTE PER RITORNI UN PALTRINIERI CHE HA GIÀ VINTO PIÙ DI ME E DI LEI" – LA REPLICA AL VELENO DELLA PELLEGRINI: “A QUALCUNO RODE IL CULO, SE VOGLIAMO FARE I PALADINI DELLA GIUSTIZIA ALMENO DICIAMO LE COSE ESATTE” - VIDEO

 

https://video.corriere.it/sport/pellegrini-social-a-qualcuno-rode/ae41f45e-28f1-11ec-b7b1-cee5d0ca7086?vclk=video3CHP%7Cpellegrini-social-a-qualcuno-rode

 

 

FLAVIO VANETTI per il Corriere della Sera

 

ROSOLINO PELLEGRINI 1

Massimiliano Edgar Rosolino, si sente il padre fondatore di questo periodo d'oro del nuoto italiano?

«Sì, però assieme a Domenico Fioravanti ed Emiliano Brembilla. Ci pensavo lavorando a un progetto con Sport e Salute sul boom del nuoto negli ultimi 30 anni: fa piacere appartenere a un'era in evoluzione».

 

Super-Max da Napoli, con un pezzo di cuore in Australia, è stato il primo italiano a realizzare lo «Slam del nuoto»: oro agli Europei, ai Giochi e ai Mondiali. Ma a 43 anni l'ex campione delle piscine non è più solo «acquatico»: ha scoperto la corsa. Nella sua vita ci sono poi la compagna Natalia Titova (conosciuta a «Ballando con le stelle»), due bellissime figlie (Sofia Nicole e Victoria Sydney), i reality, il cinema. «Però sul set qualcuno mi ha criticato», ammette.

 

Max gli ha risposto con i fatti:

ROSOLINO PELLEGRINI

 «Mi sono impegnato e il giorno dopo tutto è andato meglio».

Le sarebbe piaciuto nascere pesce?

«Di quelli non velenosi, però. Più che un pesce, comunque, mi sarebbe piaciuto essere un delfino, quindi un mammifero».

 

Da bambino pensava a...

«Quando sono tornato dall'Australia il mio circolo offriva canottaggio, nuoto e pallanuoto. La pallanuoto viene dopo il nuoto, scegliere è stato semplice. Nei giorni scorsi mi sono rituffato in una piscina dopo mesi: mettere gli occhialini è sempre un piacere, sembri un astronauta. Però la curiosità mi ha spinto al triathlon e alla corsa».

 

Un uomo d'acqua innamorato della terra: strano.

«La corsa è pazzesca: può essere sia un anestetico rilassante, sia avere un effetto-caffeina. La esploro in ogni versione: lenta, ripetuta, in salita. Ho partecipato a mezze maratone con sensazioni meravigliose».

Diventare attore era nei progetti?

«Da bambino ero timido, non mi immaginavo attore. Finire sotto i riflettori è la conseguenza dell'essere stato nuotatore di valore».

Come sta andando?

rosolino pellegrini giunta

«L'anno scorso ho fatto un film con Raoul Bova. Ora lavoro ne "Le tre sorelle" di Enrico Vanzina: nel cast ci sono Giulia Bevilacqua, Serena Autieri, Chiara Francini e Rocío Muñoz Morales, la compagna di Raoul. Io sono l'intruso, ma è bello avere un altro ruolo e scoprire che il cinema richiede tempo e sacrifici».

 

Diceva dei commenti poco carini.

«Ho sentito dire: "Abbiamo toccato il fondo del cinema italiano...". Pensando agli altri attori, forse è così. Ma ho risposto che ero stato scelto e che non avevo chiesto l'elemosina».

 

Ci racconta il mix tra Napoli e Australia?

«Sono napoletano. Punto. Ma cinque anni li ho trascorsi dall'altra parte del mondo: tre da piccolo, la mia famiglia cercava fortuna. Al rientro parlavo solo inglese. Un maestro di dizione mi ha detto che il mio italiano non è mai stato al top perché ho prima imparato l'altra lingua».

 

È tornato a Napoli nel 1984, quando è sbarcato Maradona: chi dei due è stato più importante per la città?

FEDERICA PELLEGRINI

«Un amico mi disse: "Sei l'oro di Napoli". Chi gli stava a fianco aggiunse: "Ma dopo Maradona". E l'altro: "No, più di Maradona: Diego poi se n'andato via"».

 

Goethe disse: vedi Napoli e poi muori.

«Io correggo: guardate Napoli e poi tornate. Chi viene senza conoscerla se ne innamora».

Qual è l'aspetto evidente della «napoletanità» di Massimiliano Rosolino?

«L'essere solare e creativo. Poi c'è l'altra parte di me: sono "tedesco", un po' cinico. Però mi riconosco di più nella cultura della mia gente. Siamo speciali: c'è magari il napoletano che ti sfila l'orologio, ma questo è solo un "terriccio" che copre le tante qualità della popolazione».

 

Parliamo della fama da sciupafemmine di Rosolino?

«Non sono stato un palo della luce, ma questa è un'etichetta esagerata che mi hanno appioppato».

 

ROSOLINO NATALIA TITOVA

Però lei era l'immagine del maschio latino.

«Non lo nego, ma in tutte le avventure, come nello sport, ho cercato la continuità. Non sono uno da "notte da leone": leone preferisco esserlo almeno per un mese».

 

È vero che ha avuto un flirt anche con Federica Pellegrini?

«Noooooo, è una leggenda metropolitana».

Però con la Divina ha condiviso la piscina: fa pure rima.

«Sul piano sportivo, nei due anni a Verona, ho visto nascere la Creatura, la Divina appunto. A 16 anni era già "principessa", nonostante non avesse vinto ancora nulla».

 

Nel 2013 le ha dato della maleducata, dopo una querelle che Federica ha avuto con la Federnuoto.

massimiliano rosolino

«Fede o la ami o la odi. Io preferisco valutarla solo dal punto di vista tecnico, ma è sempre stata collocata su un piedistallo. Ci sta sopra ancora adesso, diciamo la verità».

 

È giusto che sia così osannata?

«Arrivi a un punto della carriera nel quale sei inattaccabile. Lei lo è a prescindere: rappresenta lo sport nazionale al femminile e la longevità agonistica».

 

A Tokyo faceva clamore ogni giorno, anche senza gareggiare.

«Federica non ha bisogno di mettersi nuda per richiamare attenzione... Comunque, meglio lei che una tik-toker. Genera un "effetto dolby": a parità di prestazione batte per ritorni un Paltrinieri che ha già vinto più di me e di lei e che in Giappone s' è preso due medaglie dopo la mononucleosi».

 

elisabetta gregoraci massimiliano rosolino foto di bacco (1)

Ce la vede come moglie e mamma?

«Sì e le auguro ogni bene. Tuttavia non sono sicuro che abbia smesso. Intanto gareggerà a novembre, poi arriveranno gli Europei in casa e una medaglia la prenderebbe ancora: attendo sviluppi...».

 

Rosolino ha vinto tanto: ma le sarebbe piaciuto essere un dominatore come Phelps, Thorpe o Spitz?

«In carriera ho vinto 60 medaglie, di che cosa dovrei lamentarmi? Più di così la carretta non andava, anche se i miei limiti sono stati le mie virtù: non ero forte a gambe, compensavo a braccia. Non ero tecnicamente eccelso, ma ci provavo più di tutti».

 

Paltrinieri è l'evoluzione di Rosolino?

«Ci sta. Greg ha continuità, è ambizioso. Forse nel mezzofondo ero più forte io, però lui è serio, solido di testa e ama fare fatica: mi piace».

 

Rosolino ha vinto «Pechino Express», ma nell'«Isola dei Famosi» di luglio s' è beccato le critiche di Ilary Blasi.Come la mettiamo?

alessandro circiello massimiliano rosolino foto di bacco

«A metà reality faticavo, un po' come quando nuotavo i 1.500. A Ilary ho chiesto di affrontare subito la questione. Ma con leggerezza».

 

È stato fidanzato con Roberta Capua, ex Miss Italia, però la compagna della vita, Natalia Titova, l'ha trovata a «Ballando con le stelle».

«Nel 2006 ero single. Dopo un'ottima stagione mi chiamarono per il programma. Chiesi di ballare con Natalia, mi risposero che forse non era possibile. In realtà credo avessero già architettato tutto...».

 

Ha funzionato, si direbbe.

«Lei era la maestra severa ma comprensiva: sapeva che in quelle giornate nuotavo, andavo in palestra e ballavo pure. Comunque era evidente che tra rumba, salsa e cha-cha-cha un bacio ci sarebbe scappato...». 

massimiliano rosolino foto di bacco (3)

 

La mentalità vincente è un dono o la si costruisce?

«La si costruisce e la si migliora: può diventare un'arma decisiva. Però serve pure la paura: induce a reagire».

 

Rosolino, un fan della tutela del mare.

«E non solo: sono pure testimonial del Wwf. Prendiamoci cura del pianeta e dell'acqua in particolare: è ovunque ed è tutto quello che abbiamo».

 

Lei si batte anche per lo sport paralimpico: tra i successi di Tokyo quale l'ha impressionata di più?

«Sono state 69 medaglie esaltanti, con 14 ori splendidi. Ho rivisto la finale dei 50 stile libero di Barlaam: è stato lento in avvio ma s' è costruito un finale da eroe».

massimiliano rosolino foto di bacco (1)

 

Natalia in un'intervista dichiarò che la vostra relazione è cominciata come una sfida reciproca.

«È vero. I caratteri simili sviano, i poli opposti si attraggono. Tra me e lei ci sono di mezzo culture differenti: io sono vicino a quella anglosassone più che a quelle dell'Est. I russi, poi, sono di coccio».

 

La madre di Natalia disse: «Max è un bravo ragazzo, ma non fa per te».

«Dopo dodici anni s' è dovuta ricredere. Con il cemento giusto è possibile consolidare perfino i terreni argillosi».

 

La sua compagna lotta contro un guaio fisico a un ginocchio: ne ha parlato con coraggio. Affrontate il tema?

«Sì, è adesso che Natalia paga le maggiori conseguenze. Il ginocchio le dà problemi, ma da bambina ha rischiato di restare zoppa: la considero fortunata».

 

rosolino

Il doping è sempre una piaga?

«Ci sono dei progressi, ma quanti vengono ancora pizzicati? Non ci si deve dopare perché si rischia un controllo, ma perché non va fatto in ogni caso».

 

È vero che un nuotatore non deve fumare, bere e abbuffarsi?

«I fumatori li critico senza sconti. Bere? Se dopo una gara si vuole fare uno sgarro, lo si faccia. Il punto è un altro: va preservata la macchina del corpo, perfino Phelps quando si è "sparato" le canne l'ha pagato».

Rosolino teme di invecchiare?

«Lo confesso: da sempre».

 

marco maddaloni massimiliano rosolino pechino expressSURINA E ROSOLINO PRESENTANO LA SERATA

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO