di francesco

BALLA COI LUPI – SCONCERTI IN LODE DI DI FRANCESCO: " HA PORTATO UNO SCHEMA A META’ TRA SACCHI E IL CALCIO ALL’ITALIANA. ROMA E JUVE PROMOSSE CON UNA FACILITÀ QUASI SORPRENDENTE…” - LA PROFEZIA: “PASSERA’ IL TURNO ANCHE IL NAPOLI” – MURA: "I RISULTATI DI GIALLOROSSI E BIANCONERI SONO DA APPLAUDIRE. IL GIOCO UN PO’ MENO…"

di francesco

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

Juve e Roma passano bene il turno a gironi, come secondo me farà anche il Napoli oggi. Il risultato attuale è già comunque importante. Molto forte il risultato della Roma che finisce prima nel girone più complesso della Champions. Ottimo anche quello della Juve appesantita da un grande avversario come il Barcellona. La Roma sta giocando quasi nascosta. Nessuno la considera veramente ed è un errore. La Roma ha grandi giocatori medi, quasi il massimo in un' epoca in cui mancano i fuoriclasse. Di Francesco ha portato uno schema a metà strada tra Sacchi e il calcio all' italiana, difficile da comprendere in fretta.

 

de rossi di francesco

Attacca in sette e si difende in otto, calcio dispersivo, ma trovando gli interpreti giusti molto promettente. In campionato la Roma si è avvalsa di sette partite senza scontri diretti in una stagione in cui contano solo quelli.

 

Con Inter e Napoli ha perso, ma il tempo è passato, la squadra è cresciuta. Trovarla davanti al Chelsea e all' Atletico è davvero una sorpresa. Manca qualcosa per la grande squadra, ma ormai l' Europa è avara, fenomeni non se ne vedono, tutti si assomigliano.

 

di francesco

Questo tra parentesi giustifica anche le spese del Milan. Puoi avere i soldi che vuoi, ma giocatori che diano al volo la differenza non ci sono. La Juventus ha fatto la sua partita, quasi si poteva non vederla e sapere già come sarebbe andata, nel gioco e nel risultato. La diversità della Juve sta nel peso che porta, ha tanta massa, che nell' universo significa energia, forza pura. Le manca brillantezza, è il risultato di avere grandi individualità europee. I singoli difficilmente si trovano fra loro, non sarebbero più singoli.

 

perotti roma

Ma la somma degli addendi finisce per dare una squadra difficilmente battibile. L' altra sorpresa è la facilità con cui Juve e Roma hanno superato gli ostacoli. Questo conferma la flessibilità del nostro movimento, la differenza che sempre più esiste tra il calcio complessivo (cioè federazione) e Lega, cioè l' insieme delle singole società professionistiche, quelle che davvero pagano l' intero movimento. In questa zona il calcio italiano esiste, è anzi quasi alla pari con il meglio. Quando si capirà questa differenza si comincerà davvero a rifondare. Il presidente federale conta poco, contano la voglia e la capacità delle società di mettere soldi nella loro impresa. I dilettanti facciano i dilettanti, siano felici di giocare, senza condizionare i professionisti. Non esiste in nessun altro campo.

 

perotti 3

 

2. LA ROMA E L' EFFETTO CHE FA IL NUOVO STADIO

Gianni Mura per la Repubblica

 

Quando si parla di massimo risultato col minimo sforzo, tanto di cappello alla Roma: non solo si qualifica, ma si qualifica da prima del girone. Quando si parla di adattabilità in trasferta, ecco la Juve: nella sua settimana di fuoco, dopo l' 1-0 di Napoli il 2-0 di Atene. Se vale il vecchio "non c' è due senza tre" stasera può sperare anche il Napoli, ma è più difficile. Era meno difficile, per le nostre, battere le ultime della classe, quelle tagliate fuori anche dall' Europa League, quelle che giocavano solo per non fare brutta figura. E non l' hanno fatta. I risultati sono da applaudire, il gioco un po' meno.

 

Se la Juve è più tranquilla per le notizie che arrivano da Barcellona, ma con l' eccessiva tranquillità si sconfina nell' inerzia, la Roma cammina fino all' ultimo secondo sul filo dell' 1-0 di Perotti, migliore in campo. A seguire Kolarov e il Nainggolan del secondo tempo.

perotti 2

Il Qarabag fa quello che può, non molto, ma quanto basta a dare qualche brivido all' Olimpico.

Dzeko sbaglia tutto, o quasi.

Primo tempo regalato agli azeri.

 

Questi appunti non vogliono offuscare i meriti della Roma, che esce al primo posto da un girone molto difficile. Resta da capire, e tocca a Di Francesco, come i suoi possano giocare grandissime partite col Chelsea e mediocri col Qarabag. Il tempo c' è, finita la festa con un pubblico ritrovato per numeri e calore. Altro risultato da non sottovalutare.

 

cuadrado

La Juve ad Atene ripete il copione di Napoli. Gol in contropiede, molto bella l' azione dal lancio di Matuidi al cross di Alex Sandro al gol di Cuadrado. C' è un gol in più rispetto al San Paolo. Quello di Bernardeschi, nel finale. Pure bello, ma fa pensare a una gara che la Juve ha controllato e dominato. Né l' una né l' altra cosa. Una volta in vantaggio si è progressivamente ritirata.

 

allegri

Molto, troppo. Veloci e abbastanza tecnici, i greci l' hanno presa d' assedio. Difesa pura, non lucidissima, molti errori nelle uscite, Higuain in serata scarsa, Dybala in serata pessima. Non tanto perché in Europa non segna da 10 partite ma per come si ostina in dribbling che perde e possono far male alla squadra. Allegri l' ha tolto per disperazione inserendo Pjanic, perché c' era bisogno di tamponare. Che nella Juve non sia tutto rose e fiori lo dice chiaramente un fatto: Szczesny fondamentale, almeno due parate-super, più un palo di Benalouane.

 

L' uscita anzitempo dell' acciaccato Barzagli ha reso più incerta la difesa. La testa collettiva, da un po', era già rivolta alla partita con l' Inter e, contro avversari che si facevano sentire nei contrasti, non conveniva fare i fenomeni. Esiste una via di mezzo, governare con la tecnica, e la Juve la conosce, ma ad Atene l' ha frequentata poco. Catenaccio (mascherato) e contropiede. Funziona ancora.

sarri

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…