brignone wierer moioli

IL SENSO DELL’ITALIA PER LA NEVE – DOPO LA BRIGNONE (SCI), ANCHE DOROTHEA WIERER (BIATHLON) E MICHELA MOIOLI (SNOWBOARD SPECIALITA’ CROSS) REGINE DI COPPE – IL CORAGGIO DI MICHELA MOIOLI DA ALZANO LOMBARDO CORAGGIO CHE HA AFFRONTATO LE ULTIME GARE CON L’ANGOSCIA NEL CUORE: IL NONNO E’ RICOVERATO PER CORONAVIRUS…

Simone Battaggia per la Gazzetta dello Sport

brignone

La prima Coppa del Mondo generale di sci per un' azzurra, Federica Brignone. Dorothea Wierer che conferma la Coppa vinta l' anno scorso e sa essere profeta in patria ai Mondiali di biathlon nella sua Anterselva, con due ori e un argento. Il festival dello snowboard, con Roland Fischnaller che porta a casa una storica Coppa di parallelo e Michela Moioli che firma la terza di cross.

 

Il 12° trofeo di cristallo di Simone Origone nello sci di velocità, con sei vittorie in sei prove disputate. E poi Giacomo Bertagnolli e la sua nuova guida Andrea Ravelli che vincono la Coppa di sci alpino paralimpico. Sarà pure stata una stagione zoppa, con il caos delle ultime settimane per il coronavirus, ma l' Italia avrà tanti motivi per ricordarla.

 

Federica Brignone ha scritto la storia. Cinque vittorie, cinque secondi e un terzo posto, con 20 piazzamenti tra le migliori 10 in 25 gare, sono numeri che da soli suggellano la prima Coppa generale di un' italiana.

dorothea wierer

Federica ha vinto in tre specialità diverse, è andata a podio in quattro, ha fatto punti in sei.

Dopo due stagioni segnate dagli infortuni ha dimostrato dove può arrivare con una preparazione adeguata.

 

La prolungata assenza della Shiffrin ha influito, di fatto l' annullamento delle ultime sette gare, tra Are e Cortina, ha tolto alla statunitense e alla slovacca Vlhova la possibilità di giocarsela, ma Federica ha meritato il trionfo.

 

Dietro di lei c' è una squadra capace di conquistare 23 podi e di vincere la classifica per nazioni. Elena Curtoni e Marta Bassino firmano la prima vittoria - e la piemontese aggiunge altri cinque podi, spaziando tra discesa, superG, gigante, parallelo e combinata: la candidatura alla successione di Federica è lanciata -, Sofia Goggia vive una stagione di dubbi e dolori ma timbra comunque il cartellino a St. Moritz e si va a prendere con i denti un podio a Rosa Khutor.

 

dorothea wierer

Sorridono anche Nicol Delago (secondo e terzo podio in carriera) e Francesca Marsaglia (prima volta tra le migliori tre). Meno profondità tra gli uomini, dove ha brillato la stella di Dominik Paris. La doppietta in discesa a Bormio, il primo podio in carriera a Wengen (2°), i due secondi posti a Lake Louise facevano addirittura sognare di vederlo in corsa per la Coppa generale, in una stagione segnata dall' equilibrio dopo l' addio di Marcel Hirscher. Il sogno si è interrotto pochi giorni prima di Kitzbuehel con la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, il primo infortunio serio nella carriera di Domme.

Nelle specialità tecniche è arrivato un segno di speranza grazie al terzo posto di Alex Vinatzer in slalom a Zagabria (come Gross a Val d' Isère).

 

dorothea wierer

Santa Dorothea. Un anno dopo una stagione già storica, ripete la doppietta Coppa del Mondo-oro mondiale grazie alla doppietta inseguimento-individuale nell' edizione più difficile, quella ospitata nella sua Anterselva, dove ha aggiunto anche gli argenti nella partenza in linea e nella staffetta mista. A Kontiolahti si presenta al poligono mostrando le scritte sulla carabina «andrà tutto bene» e «vinceremo insieme», un messaggio dedicato agli italiani in questo momento di difficoltà. Porterà fortuna, l' assalto della norvegese Eckoff sarà respinto. E il suo sorriso è il saluto più bello per lo sport italiano che chiude i battenti, in attesa di ritrovarlo nella prossima stagione. Stagione interlocutoria per Lisa Vittozzi, con due podi individuali. Nel fondo, invece, sono arrivati i tre podi nelle sprint di Federico Pellegrino.

 

Tutta l' Italia ha tifato per Michela Moioli da Alzano Lombardo, perché tutti si sono riconosciuti nel coraggio con cui ha affrontato le ultime gare, nonostante il coronavirus l' abbia toccata negli affetti più sacri. La sua terza Coppa del Mondo di snowboardcross arriva tra mille difficoltà, andandosi a prendere un secondo posto chiave nella tappa di Sierra Nevada in un contesto impossibile e poi trionfando nella gara finale di Veysonnaz, con nel cuore l' angoscia per il nonno materno Antonio ricoverato per coronavirus.

moioli

 

Di ieri è la notizia della morte della nonna paterna di Michela, Camilla. Un' altra prova da superare per una campionessa che, dall' infortunio in finale a Sochi 2014 fino all' oro olimpico di PyeongChang, ha sempre dimostrato di saper risorgere più forte. Di scorza dura - e di talento enorme - è anche Roland Fischnaller, 39 anni, per la prima volta vincitore della Coppa del Mondo di parallelo. Per lui anche la Coppa di gigante (tre vittorie) in una stagione sensazionale, che ha visto vincere anche Felicetti, Coratti e Bagozza e andare a podio pure Bormolini, March e Nadya Ochner. Anche Michela Moioli ha uno squadrone alle spalle: Lorenzo Sommariva (2 vittorie) ha chiuso la classifica al secondo posto, terzo Omar Visintin (una vittoria), podi anche per Emanuel Perathoner, Sofia Belingheri e Raffaella Brutto.

 

michela moioli

Dodicesima Coppa del Mondo consecutiva: la saga del 40enne valdostano nello sci di velocità continua. Ha vinto sei gare su sei, era pronto a trionfare anche in Spagna - dove è arrivato in furgone per evitare problemi con i voli - ma la federazione internazionale ha annullato le ultime due tappe. Salterà inevitabilmente anche lo Speed Master di Vars, in Francia, l' evento più atteso della stagione perché potenzialmente presenta le condizioni migliori per tentare il record del mondo.

 

Peccato, ma di certo ci riproverà l' anno prossimo.

Giacomo Bertagnolli, quattro medaglie nello sci alpino paralimpico a PyeongChang 2018 con Fabrizio Casal, vince la Coppa del Mondo anche dopo aver cambiato guida (ora è Andrea Ravelli). Ormai è una sicurezza.

 

 

goggia moiolidorothea wiererdorothea wiererdorothea wierermoiolimoiolidorothea wierermoiolimoiolimoioli goggiadorothea wiererdorothea wiererdorothea wiererdorothea wiererDOROTHEA WIERERdorothe wierer 4dorothea wiererdorothea wiererDOROTHEA WIERERdorothea wiererdorothea wiererbrignone

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…