
LO SPORT DEI GATTOPARDI: CON IL “BUON…FIGLIO DI MALAGO’” SI CAMBIA PERCHÉ TUTTO RESTI COM'È – DIETRO LA VITTORIA DI LUCIANO BUONFIGLIO, NEO-PRESIDENTE CONI, IL PATTO TRA MALAGO’, SUO PRINCIPALE SPONSOR E FRANCO CARRARO, CHE HA INCASSATO LA CONFERMA DI CARLO MORNATI, VICINO A GIORGETTI, COME SEGRETARIO GENERALE CONI (AI DANNI DI ALBERTO MIGLIETTA, UNO DEI PORTATORI DI VOTI DI BUONFIGLIO) – I GRANDI SCONFITTI SONO IL MINISTRO ABODI E PAOLO BARELLI, CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA, REGISTA DELLA CANDIDATURA PANCALLI. IL NUMERO 1 DELLA FEDERNUOTO E’ FINITO A STRACCI CON SABATINO ARACU, PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT ROTELLISTICI. TRA I DUE SONO VOLATE PAROLE GROSSE…
Matteo Pinci per “la Repubblica” - Estratti
Vincere senza prendere nemmeno un voto. Più che elezioni, quelle del Coni sono state lezioni di politica, l'ultimo capolavoro di chi percorre i corridoi di Palazzo da più di sessant'anni: Franco Carraro. Il Gattopardo ha piazzato il suo graffio prendendo la citazione di Tancredi e usandola a rovescio, stavolta: «Se vogliamo che tutto cambi, bisogna che tutto rimanga com'è».
Come dire: cambiate pure il presidente, ma non toccate il Coni, a partire dal segretario generale, Carlo Mornati. Il nome intorno a cui Carraro ha tessuto una trama da romanzo, che per nutrirsi aveva bisogno di un tradimento: e così Buonfiglio per salire al trono ha dovuto scaricare chi gli aveva garantito i voti facendo campagna per lui, quell'Alberto Miglietta presidente della Federazione pesistica rimasto fuori dalla scacchiera del potere sportivo: nessuno ha avuto il coraggio di dirglielo, prima. «Ho dovuto», le uniche parole che gli ha concesso il nuovo presidente, poi.
franco carraro e giovanni malago foto di bacco
Soltanto tre giorni fa per Carraro si stava componendo uno scenario apocalittico: rischiava una figuraccia allo showdown del voto per la presidenza, con numeri talmente miseri da indicare i fedelissimi Gianni Petrucci e Gabriele Gravina come i suoi unici elettori.
Su questa debolezza però ha costruito il proprio successo. Di voti non ne ha preso nessuno, svincolando i suoi aficionados («Votate gli altri due»). Ma ha stabilito lui la struttura amministrativa del Coni prima ancora che fosse chiaro il nome del nuovo presidente.
luciano buonfiglio giovanni malagò
Prima di scendere a patti con Malagò, Carraro aveva annusato l'altro lato dello schieramento, sondando gli oppositori storici, Barelli e Binaghi, senza però andare a fondo. Poi, quando Gravina e Petrucci gli hanno chiesto — quasi supplicandolo — di ritirarsi per evitare di ritrovarsi con un partitino da due voti, il Gattopardo ha capito di avere in mano una carta.
E ha bussato all'unica porta che non poteva non aprirsi: quella del presidente del Coni Malagò, padre politico della candidatura di Buonfiglio, che per settimane era sembrato quasi infastidito dalla discesa in campo di Carraro. L'occasione giusta per aprire il fronte si è manifestata lunedì sul volo che li riportava insieme a Roma da Losanna: le basi dell'accordo sono state gettate lì, in volo.
Il giorno dopo, Carraro, alla fine di una giornata di incontri, call e appuntamenti con Gravina e Petrucci, Malagò e Buonfiglio, ha fatto capire di essere disposto a farsi da parte. Ma a un prezzo. Chiedeva che al Coni restasse una figura di garanzia contro le ingerenze esterne: «Confermate Mornati come segretario generale almeno fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina». Questa è la base del patto, puntando anche sul suo peso internazionale (Mornati ha lo stesso ruolo anche a livello europeo). A quel punto ha messo sul piatto il proprio bacino di consensi: «Ho sei voti», la sua convinzione.
carlo mornati luciano buonfiglio
Qui è entrato in campo Malagò, che pure con Mornati ha avuto rapporti tesi, ma ha capito che quel pugno di preferenze era l'estrema garanzia di vittoria al primo turno in una volata con troppi indecisi.
Da quel momento ha ostentato sicurezza: «Vince Buonfiglio». La condizione Mornati è diventata quindi essenziale. Quando l'accordo è stato svelato da Repubblica alla vigilia del voto, Malagò ha rassicurato un agitatissimo Miglietta, segretario in pectore e prezioso portatore di voti: «Tranquillo Alberto, sono tutte falsità». E invece.
luciano buonfiglio giovanni malago elena vaccarella foto mezzelani gmt 049
Miglietta si potrà consolare con la certezza di non essere l'unico infilzato dalla mossa del Gattopardo: dal presidente dell'atletica Mei al numero 1 del ciclismo Dagnoni, i sostenitori di Buonfiglio che più s'erano spesi per la sua candidatura sono rimasti fuori dalla Giunta. Dove invece Malagò fa sedere i fedelissimi Diana Bianchedi e Marco Di Paola, anche se perde il Richelieu Sergio D'Antoni.
Ma se Carraro è il vincitore della corsa al potere, a finire nel fango è la politica, di cui Pancalli era visto — a ragione o a torto — come il candidato. Perché sponsorizzato dal capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli, ma soprattutto dal ministro per lo sport Andrea Abodi. Una squadra costretta ora a leccarsi le ferite rimpiangendo mosse scellerate da un punto di vista tattico, che hanno indebolito anche il fronte interno.
Come il decreto sport che ha sfilato alla federtennis di Angelo Binaghi il controllo sulle Finals di Torino. Proprio mentre i leghisti Giorgetti e Salvini si godono il successo dell'amico Mornati...
malagò buonfiglio
franco carraro e giovanni malago foto mezzelani gmt
carraro thorel e malagò foto mezzelani gmt 10
sabatino aracu foto mezzelani gmt040
luciano buonfiglio e sabatino aracu foto mezzelani gmt037
franco carraro paolo barelli e matteo renzi foto mezzelani gmt064
katerpillar malago buonfiglio foto mezzelani gmt
franco carraro e paolo barelli foto mezzelani gmt040
carraro malago petrucci cucci pescante zazzaroni
malago barelli pancalli sanzo foto mezzelani gmt012
giovanni malago diana bianchedi ed antonio rossi foto mezzelani gmt001
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt023
giovanni malago alessandro onorato franco carraro foto di bacco
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt019
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt009
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt021
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt024
giovanni malago saluta palazzo h dopo 12 anni di presidenza foto mezzelani gmt026
(...)