allardyce

"THE IMPOSSIBLE JOB" - DOPO IL TRAPPOLONE DEL 'TELEGRAPH' IL CT DELL'INGHILTERRA ALLARDYCE VA A CASA: AVEVA SUGGERITO A FINTI INVESTITORI COME AGGIRARE LE NORME DEL CALCIOMERCATO - TRA I POSSIBILI SOSTITUTI ANCHE MANCINI - L'INCHIESTA DELLA BBC CHE NEL 2006 LO ACCUSO' DI PRENDERE BUSTARELLE - VIDEO

Giulia Zonca per “La Stampa”

 

ALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPHALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPH

I ritiri dell' Inghilterra sono sempre i più blindati, i dirigenti che accompagnano la nazionale sono spesso cerberi attenti a ridurre al minimo i contatti tra la squadra e il mondo, ma la federazione inglese forse perde troppo tempo a calcolare imponderabili pericoli esterni e troppo poco a scegliere gli allenatori.

 

ALLARDYCEALLARDYCE

L' ultimo ha esordito in panchina il 22 agosto e oggi è già un ex. Allardyce si congeda con un formula educata «mutuo consenso» appiccicata su uno scandalo sguaiato. L' ennesimo da quelle parti.

 

Idea Telegraph

Il tecnico è stato cacciato dopo una sola partita in carica. Perde un contratto di 3 anni per 3 milioni di sterline a stagione. Sam Allardyce, «Big Sam» e non per la stazza, che pure possiede, ma per la confidenza con il dollaro. Proprio per i suoi trascorsi non proprio limpidi, già pizzicato in una vecchia inchiesta con commenti poco edificanti sempre a sfondo denaro e accusato di evasione, il Telegraph lo ha stuzzicato con dei finti investitori che hanno cercato di trattare un suo ruolo di ambasciatore per l' estremo oriente.

ALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPHALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPH

 

In un filmato registrato di nascosto, Big Sam fa capire che le 400 mila sterline offerte per il lavoro gli interessano eccome, invita gli intermediari a «trovare strade possibili», però in realtà avverte «queste cose si facevano 10 anni fa, ora i contratti non si firmano alle spalle delle federazioni». Ovviamente il rigurgito di credibilità a tempo scaduto salva Allardyce da complicazioni penali ma non lo scagiona. È stato fregato ma si è lasciato fregare. Si è fidato di persone mai viste che citavano compagnie mai sentite e non si è fermato lì.

 

ALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPHALLARDYCE SCANDALO TELEGRAPH

Con sprezzo di ogni ritegno, ha sfoderato la sua risata ruspante e suggerito agli interlocutori che esistono modi per aggirare i divieti sulla proprietà di terzi nella compravendita dei giocatori «le regole si possono superare. C' è già chi lo fa». Cita anche dei casi, cancellati dalla registrazione per ragioni legali e consegnati alla Federazione e alla polizia.

 

Mancini possibile sostituto

In pratica Allardyce sostiene che un fondo, un' azienda o un privato possono prendersi un pezzo di giocatore e partecipare agli interessi di premi e cessioni, sistema bandito in Inghilterra dal 2008, vietato in molte parti del mondo, Italia compresa, ma secondo Big Sam tutt' ora pratica comune.

SAM ALLARDYCESAM ALLARDYCE

 

Ed è davvero così, solo che non ti aspetti un corso accelerato di aggiramento norme da chi riceve un stipendio dalla federazione che ha deciso quelle regole. Poi si abbandona a una serie di commenti, non certo inediti, solo inopportuni. Su Hodgson «faceva dormire», sul suo vice Neville «ha fatto collassare la squadra» e pure sul principe Harry «un ragazzo impertinente».

 

Non si tiene niente, neanche il posto che secondo la sua ex datrice di lavoro Karren Brady, del West Ham, «ha inseguito per una vita». A sessant' anni ci era arrivato ma non ha avuto cura dei suoi sogni.

 

 

L' Inghilterra cede la panchina ad interim al responsabile dell' Under 21 Gareth Southgate e cerca un allenatore che possa riscattarli, nell' elenco c' è anche il nome di Mancini. La lista è lunga il requisito imprescindibile uno: affidabile.

 

ALLARDYCEALLARDYCE

SAM ALLARDYCE E THE IMPOSSIBLE JOB

Francesco Persili per Dagospia - Articolo del 23 luglio 2016

 

Ranieri, Conte, Mazzarri, Guidolin: non importa se la Premier è ormai colonizzata dagli allenatori italiani. L’Inghilterra per la panchina della Nazionale scarta la suggestione Mancini e sceglie la via isolazionista. Sarà, infatti, l’inglese Sam Allardyce, ribattezzato “Big” Sam”, a guidare i Leoni di Sua Maestà nei prossimi due anni. Al 61enne tecnico di Dudley il compito di centrare la qualificazione ai mondiali in Russia e rilanciare il calcio inglese a digiuno di successi dal 1966.

 

 

ALLARDYCEALLARDYCE

“E’ l’uomo giusto per l’Inghilterra”, ha detto Mourinho che quando era sulla panchina del Chelsea accusò “Big Sam” di praticare un calcio da “XIX° secolo”. Kick and run, palla lunga e pedalare. Le sue squadre non rubano l’occhio, sono pratiche, difficili da affrontare. Allardyce bada alla sostanza. Quando occorre, non esita a ricorrere alla tattica dell’autobus parcheggiato davanti alla propria porta. Una volta con il vecchio catenaccione fermò l’Arsenal ma Wenger si rifiutò di stringergli la mano. E lui infierì sul tecnico alsaziano: “Ha l’aria arrogante”.

 

Quando Mourinho disse che serviva “un trapano per bucare” la difesa del suo West Ham liquidò la questione con un perentorio: “Non me ne frega nulla”. Sopravvissuto a un’inchiesta della Bbc che lo accusò di prendere tangenti dagli agenti dei calciatori “Big Sam” è l’uomo delle promozioni e delle salvezze impossibili. Nell’ultima stagione è stato chiamato dal Sunderland a sostituire l’ex  ct olandese Advocaat. Ha evitato la retrocessione dei Black Cats e poi si è guadagnato la copertina dei tabloid che lo hanno pizzicato in una discoteca mentre ballava scatenato sulle note di una canzone di Rihanna.

 

MANCINIMANCINI

Non ha mai vinto titoli nazionali o coppe internazionali con una squadra di club, come il nuovo ct azzurro Ventura. er entrambi la grande occasione arriva dopo i sessant’anni. “Sono molto onorato di essere stato nominato ct dell’Inghilterra. Questo è il ruolo che ho sempre voluto”. Lo attende quello che è stato definito “the impossible job”.  A lui il compito di dimostrare - come scrive su Twitter la leggenda del calcio inglese Gary Lineker - che guidare la Nazionale dei Tre Leoni non è poi un lavoro così impossibile da svolgere.

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?