blatter platini maradona

CHI HA FIFA DI BLATTER? - PLATINI COINVOLTO NELLO SCANDALO PER UN PAGAMENTO DEL 2011 PUZZA DI VENDETTA DEL MARPIONE SVIZZERO: SE IO VADO A FONDO, TU VIENI CON ME - MARADONA GODE: ''QUEI DUE SONO LA STESSA PERSONA. È ARRIVATO IL TEMPO DELLE PERSONE ONESTE''

1.FIFA: MARADONA ATTACCA "BLATTER È PLATINI,PLATINI È BLATTER"

BLATTER PLATINI DALLA BACHECA DI MARADONABLATTER PLATINI DALLA BACHECA DI MARADONA

 (ANSA) - ''Blatter è Platini. Platini è Blatter. Sono anni che lo dico. È arrivato il tempo delle persone oneste''. Così Diego Armando Maradona in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook commenta, a modo suo, il coinvolgimento di Blatter e Platini nell'inchiesta della procura svizzera. Maradona ha anche postato un fotomontaggio con un volto a metà tra Blatter e Platini.

 

 

2.FIFA: ALI BIN HUSSEIN, FEDERAZIONI NON SIANO PREOCCUPATE

(ANSA-AP) - Il giorno dopo l'interrogatorio di Michel Platini da parte delle autorità svizzere, in relazione a un presunto versamento di denaro ricevuto da Sepp Blatter, il principe Ali Bin Al-Hussein, candidato alla poltrona della Fifa, in una dichiarazione dice che le Federazioni nazionali non devono "preoccuparsi per gli sviluppi dello scandalo o per i risvolti penali delle indagini sui vertici Fifa".

platini merkel blatterplatini merkel blatter

 

Il principe giordano è il principale rivale di Platini nella corsa alla carica di presidente dell'organismo che gestisce il calcio nel mondo. Il presidente uscente, Blatter, è stato interrogato sul pagamento, che sarebbe avvenuto nel 2011, di 2 milioni di franchi svizzeri a Platini, per dei lavori effettuati negli anni precedenti. Platini, che è stato interrogato come testimone e destinatario della cifra, nega ogni addebito.

 

 

3.FIFA, CAOS SENZA FINE BLATTER INDAGATO COINVOLGE PLATINI

Guglielmo Buccheri per ''La Stampa"

 

BLATTER PLATINIBLATTER PLATINI

La vergogna senza fine di una Fifa attraversata da accuse e sospetti di ogni tipo si arricchisce di mosse attese e novità che aprono scenari inediti. Attesa era l' apertura di un procedimento penale nei confronti dell' ormai ex re del pallone mondiale Joseph Blatter: da qualche ora, il colonnello svizzero è iscritto nel registro degli indagati della Procura generale elvetica per appropriazione indebita e gestione fraudolenta.

 

blatter con platiniblatter con platini

GUERRA DI POTERE

Ma a scuotere i palazzi, a cinque mesi esatti dalle elezioni per il nuovo presidente, è un' ipotesi accusatoria che vede al lavoro gli inquirenti svizzeri. Blatter, infatti, è sospettato di «aver pagato in modo illecito due milioni di franchi svizzeri a Michel Platini, presidente dell' Uefa, a spese della Fifa. Pagamento effettuato nel febbraio del 2011 e che si ritiene sia stato fatto per un lavoro svolto fra il gennaio del '99 e il giugno del 2002. Lavori, forse, falsamente effettuati...».

principe ali bin hussein di giordaniaprincipe ali bin hussein di giordania

 

 Blatter e Platini: il gran capo sconfitto dallo scandalo e il più accreditato alla sua successione. Un legame che fa rumore, molto rumore, sebbene, occorre sottolinearlo, si stia trattando soltanto di ipotesi di accusa e di sospetti da provare nelle prossime settimane. Platini, rieletto alla carica di numero uno dell' Uefa, si dice sereno perché la sua corsa alla poltrona della Fifa è appena cominciata e nessun danno di immagine può frenarla. «Sono stato pagato per un lavoro che ho svolto», afferma.

 

«Mi è stato chiesto di fornire informazioni utili alle indagini: ho chiarito tutto - precisa Platini - e resto a disponibile a collaborare in qualsiasi momento con le autorità». La Fifa traballa, e non da oggi. Arresti e rimozioni di personaggi al vertice hanno preso in ostaggio l' organizzazione del calcio mondiale e all' appello non mancano trame e cospirazioni. C' è chi legge le ultime mosse come una partita fra due schieramenti: da una parte la squadra di Blatter, dall' altra quella dello stesso Platini.

maradona con il principe giordano ali husseinmaradona con il principe giordano ali hussein

 

In questo quadro, ecco le ricostruzioni più maliziose. Blatter prova l' ultima resistenza, più che personale (ormai il suo destino è segnato) con l' obiettivo di macchiare l' immagine del candidato più forte a succedergli. Platini, dal canto suo, una volta eletto non vorrebbe ritrovarsi costretto a lavorare con persone legate al vecchio regime, da qui la soddisfazione per la sospensione immediata da parte del comitato etico del segretario generale Jerome Valcke, sospettato di aver gonfiato il prezzo dei biglietti per il Mondiale.

 

maradona blattermaradona blatter

POSSIBILE SOSPENSIONE

La vergogna per una Fifa corrotta e corruttibile arriva al vertice, già fortemente scosso e ora ufficialmente indagato.

 

Blatter, per gli investigatori, è sospettato anche di aver «firmato, il 12 settembre 2005, un contratto sui diritti tv con la federazione caraibica a condizioni sfavorevoli per la Fifa». Federazione caraibica, all' epoca, guidata da Jack Warner, fra i primi a finire al centro dello scandalo lo scorso maggio. Il passaggio formale da parte della Procura generale svizzera potrebbe costare, nelle prossime ore, la sospensione di Blatter, in carica soltanto come traghettatore fino all' assemblea elettiva di febbraio: in questo caso, gli subentrerebbe Issa Hayatou, vice presidente vicario.

maradona blatter pelemaradona blatter pelè

 

Sullo sfondo, una corsa alla presidenza che si annuncia ancora piena di colpi ad effetto: Platini allontana i sospetti sul suo conto e lo fa in modo netto e in tutta fretta. Ieri, il numero uno dell' Uefa è stato interrogato come semplice testimone: trame o colpi bassi, c' è da scommettere su una volata verso il 26 febbraio non insensibile ai risvolti giudiziari.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....