fienga mourinho

ZAZZARONI RICORDA A MOURINHO LE PAROLE DELL’EX AD GIALLOROSSO GUIDO FIENGA DOPO LE PRIME POLEMICHE SUGLI ARBITRI: “A NOI MANCA UNA EFFICACE POLITICA ARBITRALE, VEDRAI CHE QUESTI ATTACCHI CE LI FARANNO PAGARE” - LA ROMA (MEDIA 1,58), COSÌ COM’È STATA CONCEPITA, È DA SESTO POSTO. MOU DOVRÀ RIUSCIRE A PORTARE I GIALLOROSSI AL PASSAGGIO-CHIAVE DI GENNAIO CONSERVANDO UNA SITUAZIONE DI CLASSIFICA NON COMPROMESSA PER…

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

 

fienga

È stata la mano di Tatarusanu a frenare l’Inter, impedendo rimescolamenti in città e in classifica. Respingendo il rigore calciato da Lautaro, il sostituto di Maignan ha evitato svolte di ogni genere, in particolare la vittoria nel derby della squadra di Inzaghi che per oltre settanta minuti l’ha onorato meglio del Milan, protagonista esclusivamente di un finale arrembante nel quale avrebbe potuto trovare il successo.

 

Milan e Inter si sono scontrate brandendo accenti molto diversi, alcuni dei quali sorprendenti. Penso ad esempio alle prestazioni di Perisic e Calhanoglu, l’ex detestato, quest’ultimo migliore in campo insieme a Daniele Doveri, l’arbitro: curioso, nella settimana in cui Rocchi ha deciso per disperazione di dare fiducia ai giovani, da Sozza a Rapuano, da Ayroldi a Dionisi, il quasi 44enne di Volterra ha centrato la direzione perfetta: non ricordo un solo errore in 94 minuti. Quindi arbitrare bene si può.

 

josè mourinho

E non c’è stata la mano di Diego, solo il volto sulla maglia, al Maradona. Ma non è bastato. Il Napoli ha mostrato alcuni momenti di ottimo calcio, specie nella prima mezz’ora quando - al di là del gol di Simeone favorito da un duello con Barak perso malamente da Mario Rui - è riuscito a non far ripartire gli avversari costringendoli a sofferenze e abbassamenti. Nel complesso la sua è stata una partita di dominio, buona ma inefficace: il lavoro di Fabian e Anguissa, una coppia di mediani come l’hanno pochi in Europa, non ha trovato il naturale sviluppo verticale anche per l’ordine, l’energia e le astuzie, alcune delle quali perdonate da Ayroldi, con cui il Verona si è difeso nei suoi trenta metri.

 

A proposito di astuzie che non appartengono in esclusiva al Verona, il problema delle troppe perdite di tempo funzionali rilancia il vecchio progetto del tempo effettivo. Una soluzione troppo intelligente per essere adottata da questo calcio.

 

Mou, la Roma e un posto altrove

fienga e friedkin jr foto mezzelani gmt 038

Due parole su Mourinho e la sua Roma le spendo doverosamente, per aver cercato - in settimana - di chiarire una volta di più (e per tutte) le origini della crisi di risultati e gioco di una squadra che non può permettersi alcun lusso (leggi torti arbitrali: uno decisivo anche ieri). Difficilmente sopportabile risulterà la lunga sosta, poiché consentirà ai detrattori del portoghese, così come agli analisti di superficie e agli intellettuali incompresi, di sparare bordate fino a sfinirsi e sfinire, quando invece basterebbe accettare un’evidenza, poco piacevole: la Roma (media 1,58), così com’è stata concepita, è da sesto posto. Rispetto a quella di Fonseca che giunse settima con 62 punti (media 1,63) ha Dzeko, Spinazzola (e quel che resta di Smalling) in meno e Abraham e Viña, assente a Venezia, in più (Rui Patricio per Pau Lopez l’unico progresso tecnico effettivo). Non ho citato Bruno Peres - mai apprezzato - anche se per coraggio e intraprendenza vale il doppio di Karsdorp.

MOURINHO

 

Una puntualizzazione: le 27 conclusioni verso la porta di Romero pesano quanto le 13 degli avversari. Anzi, è assai più grave che la squadra di Zanetti - alla quale devo delle scuse per averla definita impresentabile a fine agosto - abbia trovato a più riprese vita facile.

 

«In questa stagione che fa male al corpo e all’anima» (cit. Special One) e ad altre parti, Mourinho, che non ha ancora inciso come dovrebbe e che di allarmi ne ha lanciati in tempi meno sospetti, dovrà riuscire a portare la Roma al passaggio-chiave di gennaio conservando una situazione di classifica non compromessa per correggerne utilmente i difetti attraverso operazioni mirate: difesa e centrocampo hanno bisogno di interventi seri. Genoa, Torino, Bologna, Inter, Spezia, Atalanta e Samp gli ostacoli da qui all’eternità.

 

PS. Ricordo bene le parole dell’ex ad Guido Fienga dopo le prime polemiche di e alla Mourinho: «A noi manca una efficace politica arbitrale, vedrai che questi attacchi ce li faranno in qualche modo pagare». Così Fienga, che non è Paolo Fox.

ivan zazzaroni foto di bacco (2)fienga e friedkin jr foto mezzelani gmt 040

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...