BBC: BERLUSCONI DEVE RIFARSI - SILVIO CON IL REGISTA PERSONALE - COLLINA SCRIVE A MIMUN - MINOLI, BRODO DI PRODI - PUO E' DI DESTRA O DI SINISTRA? - RUTELLI VS LA CRAXI - RIFONDAZIONE PER "LA STAMPA" - IL RE DEL PHON CANDIDATO.
1 - Via Teulada ieri una strada assediata, a causa del match tv tra Silvio Berlusconi e Stinto Prodi. Scrive l'Unità: "Il presidente del Consiglio è arrivato con un numeroso seguito, nella saletta degli ospiti Roberto Gasparotto per le inquadrature (anche se il regista è solo Marco Aleotti che già firma "Porta a Porta"), Miti Simonetto per l'immagine si occupa dei fotografi che possono fare solo lo scatto iniziale."
2 - dal Corriere della Sera - Clemente Mimun aveva detto, poco prima del match, al Corriere della Sera: "Per questo lavoro andava benissimo il mio amico arbitro Collina". E l'interessato gli ha risposto, con un ironico messaggio dai mari caldi e da una vacanza: "Caro Direttore, meglio il caldo del sole di Tenerife. In un bocca al lupo per la tua 'partita' di stasera. Un abbraccio, Pierluigi Collina". Un botta e risposta sorridente. Uno dei tanti che Mimun ha avuto in una giornata all'insegna della tranquillità (è andato a prendere suo figlio Simone a scuola, ha portato a passeggio il cane, un pranzo leggerissimo). Solo a fine serata qualche scommessa sullo share e sugli ascolti, che si sapranno stamattina. Secondo il direttore del Tg1 si può pensare a un dato compreso tra il 35% e il 42%: magari con un picco in apertura e un progressivo calo fino alle 22.30. Quindi qualcosa di paragonabile, dice Mimun, a un "buon Sanremo".
3 - (Apcom) - Il primo round quello sull'Irap, "è stato l'unico o quasi" vinto da Berlusconi, "perché poi il fondista Prodi ha carburato e ha stravinto", grazie "alla qualità del ragionamento e all'autorevolezza". E' il giudizio di Giovanni Minoli, intervistato dal Messaggero, sul duello tv tra Berlusconi e Prodi. "Trasformando le dieci domande in dieci round, direi che Prodi ha vinto otto a due, forse addirittura nove a uno". In particolare, Minoli addebita all'eccessiva presenza in tv del Cavaliere in queste settimane la sconfitta: "Nel faccia a faccia non aveva più niente di nuovo da dire. Le cifre, i dati che ha proposto sono stati ascoltati troppe altre volte. E la tecnica pubblicitaria alla distanza non paga". Quanto alla formula, criticata dal premier dopo il faccia a faccia, per Minoli è invece "buona", e "non è importante" se è noiosa: "E' importante che ci siano delle regole".
4 - Antonella Rampino, per La Stampa, è andata in un "centro d'ascolto" particolare, ieri sera: "sezione Roma Centro Storico dei diesse (la più ambita: Giorgio Napolitano primo storico iscritto, Anna Serafini in Fassino prossimamente). E' che non se può più di Pupo («ma è di destra o di sinistra?» chiede il candidato Paolo Gambescia, in prima fila), non se ne può più dell'attesa, tutti arrivati mezz'ora prima (tutti, Tg1, Tg2, Tg3 e tv austriaca) per prendersi il posto, anche se poi la trentina di poltroncine erano già andate via da un paio di giorni. «Quindicimila euro!», fa Pupo. «Attenzione, tra cinque minuti comincia, e scadono tutte le prenotazioni dei posti!» fa il segretario di sezione Fabio Nicolucci. Per Prodi, semmai c'è preoccupazione, «Speriamo in Romano, noi qui esuli riuniti e pronti a vedere il confronto», recita l'Sms che Manzella (Giampaolo, il figlio) ha spedito dal Lussemburgo a Nicolucci, 41 anni, per sei ghost-writer di Fassino, animatore del blog dalemista Left-Wing."
5 - dal Corriere della Sera - Sulla homepage del sito NY Times la stretta di mano tra Berlusconi e Prodi e il titolo: "Il dibattito da museo delle cere", espressione usata anche dalla Reuters. Per la Bbc online "Berlusconi deve rifarsi", l'Ap parla di "american style" per il duello tv mentre per la France Presse è stato "molto tecnico e inquadrato, su richiesta di Prodi".
6 - (Adnkronos) - ''Non un ko, ma una netta vittoria ai punti. In alcuni momenti Berlusconi si e' anche difeso con efficacia. Ma ha sofferto molto il gioco d'attacco di Prodi. E anche lui, che non e' l'ultimo arrivato quanto a presenza televisiva, ha dovuto buttare spesso la palla in corner''. Lo afferma in un'intervista a 'La Repubblica' Franco Marini, segretario organizzativo della Margherita, il giorno dopo il duello televisivo tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. ''Diciamo la verita' - spiega - nel centrosinistra c'era un po' di apprensione per questo confronto. Perche' si sa che Berlusconi e' attrezzato nell'uso dello strumento televisivo, perche' intorno a Prodi avavno sparso la nebbia del leader incerto, che faceva fatica a reggere il duello con l'avversario, che non avrebbe avuto il polso fermo. E invece abbiamo visto tutti un Prodi all'attacco, prontissimo, tranquillo. Questa e' una novita' molto positiva''. Poi sulle regole del dibattito, l'esponente della Margherita commenta: ''Bisogna fare i complimenti alla Rai per le regole hanno permesso di esprimere pensieri compiuti, hanno dato un senso di serieta', di concretezza''. ''E l'insistenza sulle regole cosi' criticata - conclude - si e' rivelata un bene gli sfidanti e per i cittadini. Meglio questo confronto di certe risse tv. Le seconde file, come me, possono pure azzuffarsi in televisione, chi si candida alla guida del Paese no''.
7 - (Apcom) - Francesco Rutelli riconosce ancora una volta di essere stato "troppo aspro e troppo drastico" nel rifiutare il sostegno di Bettino Craxi alla vigilia del ballottaggio del '93 per il Campidoglio, ma in una lettera al Corriere della Sera afferma: "Non ho la benchè minima intenzione di ritirare le mie iniziative legali nei confronti della signora Stefania Craxi. Ancora ieri si è ostinata a ripetere una grave diffamazione nei miei confronti che lascia intendere un atteggiamento che non è mai esistito e miei comportamenti completamente inventati", ovvero che il presidente Dl "stava sempre nei corridoi di Craxi ad aspettare di incontrarlo". Quanto all'appoggio del leader socialista al ballottaggio, Rutelli spiega: "Fu ispirato da Ferrara, ed era una dichiarazione velenosissima, perché l'impopolarità di Craxi veniva riversata sulla mia candidatura col chiaro risultato di aiutare Fini che infatti se ne avvalse spregiudicatamente intendendo denunciare la presunta 'vicinanza' tra Rutelli e la corruzione della Prima Repubblica".
8 - Dite a Silvio Berlusconi di andare a vedere il sito Internet del quotidiano "La Stampa": in alto c'è un banner con la pubblicità di Rifondazione Comunista.
9 - Importante appuntamento, oggi, per Claudio Petruccioli: alla Rai, a viale Mazzini, si presenta "CCTV9-Canale cinese in lingua inglese", con una delegazione del governo di Pechino.
10 - Se stasera, dalle 19, a Roma, passate a piazza San Lorenzo in Lucina, troverete Pier Ferdinando Casini e Mario Baccini che incontrano gli elettori, allo Spazio Etoile.
11 - da l'Unità - Dal trapianto al bigodino il passo è breve. Quasi obbligato. Non sorprende quindi che un cultore della chioma come Silvio Berlusconi abbia salutato con particolare entusiasmo la possibilità di candidare un parrucchiere. Non un normale acconciatore. Ma un vero superman dello shampoo, un campione del mondo dell'acconciatura. Il re del phon aggregato da Forza Italia come candidato della ripartizione Europa della circoscrizione Estero, si chiama Giuseppe Giordano, è originario di Cerreto Sannita ma è svizzero di adozione. Ha firmato decine di invenzioni nel campo delle pettinature. Dal superbigodino dotato «di speciali elastici che lo rendono stabile e non rompono il capello» al pettine «che con un solo giro di polso prepara la chioma». Vuole essere eletto «per diventare ambasciatore d'Italia nel mondo». Se non ce la farà «non mi strapperò i capelli». E ci mancherebbe, il bulbo è sacro.
12 - Volete divertirvi? Domattina, a Radio24, ai microfoni di Giancarlo Santalmassi ci saranno Alessandra Mussolini e Antonio Di Pietro.
13 - Sapete cosa farà domenica Piero Fassino? Andrà a Lugano, per incontrare gli italiani in Svizzera.
Dagospia 15 Marzo 2006
2 - dal Corriere della Sera - Clemente Mimun aveva detto, poco prima del match, al Corriere della Sera: "Per questo lavoro andava benissimo il mio amico arbitro Collina". E l'interessato gli ha risposto, con un ironico messaggio dai mari caldi e da una vacanza: "Caro Direttore, meglio il caldo del sole di Tenerife. In un bocca al lupo per la tua 'partita' di stasera. Un abbraccio, Pierluigi Collina". Un botta e risposta sorridente. Uno dei tanti che Mimun ha avuto in una giornata all'insegna della tranquillità (è andato a prendere suo figlio Simone a scuola, ha portato a passeggio il cane, un pranzo leggerissimo). Solo a fine serata qualche scommessa sullo share e sugli ascolti, che si sapranno stamattina. Secondo il direttore del Tg1 si può pensare a un dato compreso tra il 35% e il 42%: magari con un picco in apertura e un progressivo calo fino alle 22.30. Quindi qualcosa di paragonabile, dice Mimun, a un "buon Sanremo".
3 - (Apcom) - Il primo round quello sull'Irap, "è stato l'unico o quasi" vinto da Berlusconi, "perché poi il fondista Prodi ha carburato e ha stravinto", grazie "alla qualità del ragionamento e all'autorevolezza". E' il giudizio di Giovanni Minoli, intervistato dal Messaggero, sul duello tv tra Berlusconi e Prodi. "Trasformando le dieci domande in dieci round, direi che Prodi ha vinto otto a due, forse addirittura nove a uno". In particolare, Minoli addebita all'eccessiva presenza in tv del Cavaliere in queste settimane la sconfitta: "Nel faccia a faccia non aveva più niente di nuovo da dire. Le cifre, i dati che ha proposto sono stati ascoltati troppe altre volte. E la tecnica pubblicitaria alla distanza non paga". Quanto alla formula, criticata dal premier dopo il faccia a faccia, per Minoli è invece "buona", e "non è importante" se è noiosa: "E' importante che ci siano delle regole".
4 - Antonella Rampino, per La Stampa, è andata in un "centro d'ascolto" particolare, ieri sera: "sezione Roma Centro Storico dei diesse (la più ambita: Giorgio Napolitano primo storico iscritto, Anna Serafini in Fassino prossimamente). E' che non se può più di Pupo («ma è di destra o di sinistra?» chiede il candidato Paolo Gambescia, in prima fila), non se ne può più dell'attesa, tutti arrivati mezz'ora prima (tutti, Tg1, Tg2, Tg3 e tv austriaca) per prendersi il posto, anche se poi la trentina di poltroncine erano già andate via da un paio di giorni. «Quindicimila euro!», fa Pupo. «Attenzione, tra cinque minuti comincia, e scadono tutte le prenotazioni dei posti!» fa il segretario di sezione Fabio Nicolucci. Per Prodi, semmai c'è preoccupazione, «Speriamo in Romano, noi qui esuli riuniti e pronti a vedere il confronto», recita l'Sms che Manzella (Giampaolo, il figlio) ha spedito dal Lussemburgo a Nicolucci, 41 anni, per sei ghost-writer di Fassino, animatore del blog dalemista Left-Wing."
5 - dal Corriere della Sera - Sulla homepage del sito NY Times la stretta di mano tra Berlusconi e Prodi e il titolo: "Il dibattito da museo delle cere", espressione usata anche dalla Reuters. Per la Bbc online "Berlusconi deve rifarsi", l'Ap parla di "american style" per il duello tv mentre per la France Presse è stato "molto tecnico e inquadrato, su richiesta di Prodi".
6 - (Adnkronos) - ''Non un ko, ma una netta vittoria ai punti. In alcuni momenti Berlusconi si e' anche difeso con efficacia. Ma ha sofferto molto il gioco d'attacco di Prodi. E anche lui, che non e' l'ultimo arrivato quanto a presenza televisiva, ha dovuto buttare spesso la palla in corner''. Lo afferma in un'intervista a 'La Repubblica' Franco Marini, segretario organizzativo della Margherita, il giorno dopo il duello televisivo tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. ''Diciamo la verita' - spiega - nel centrosinistra c'era un po' di apprensione per questo confronto. Perche' si sa che Berlusconi e' attrezzato nell'uso dello strumento televisivo, perche' intorno a Prodi avavno sparso la nebbia del leader incerto, che faceva fatica a reggere il duello con l'avversario, che non avrebbe avuto il polso fermo. E invece abbiamo visto tutti un Prodi all'attacco, prontissimo, tranquillo. Questa e' una novita' molto positiva''. Poi sulle regole del dibattito, l'esponente della Margherita commenta: ''Bisogna fare i complimenti alla Rai per le regole hanno permesso di esprimere pensieri compiuti, hanno dato un senso di serieta', di concretezza''. ''E l'insistenza sulle regole cosi' criticata - conclude - si e' rivelata un bene gli sfidanti e per i cittadini. Meglio questo confronto di certe risse tv. Le seconde file, come me, possono pure azzuffarsi in televisione, chi si candida alla guida del Paese no''.
7 - (Apcom) - Francesco Rutelli riconosce ancora una volta di essere stato "troppo aspro e troppo drastico" nel rifiutare il sostegno di Bettino Craxi alla vigilia del ballottaggio del '93 per il Campidoglio, ma in una lettera al Corriere della Sera afferma: "Non ho la benchè minima intenzione di ritirare le mie iniziative legali nei confronti della signora Stefania Craxi. Ancora ieri si è ostinata a ripetere una grave diffamazione nei miei confronti che lascia intendere un atteggiamento che non è mai esistito e miei comportamenti completamente inventati", ovvero che il presidente Dl "stava sempre nei corridoi di Craxi ad aspettare di incontrarlo". Quanto all'appoggio del leader socialista al ballottaggio, Rutelli spiega: "Fu ispirato da Ferrara, ed era una dichiarazione velenosissima, perché l'impopolarità di Craxi veniva riversata sulla mia candidatura col chiaro risultato di aiutare Fini che infatti se ne avvalse spregiudicatamente intendendo denunciare la presunta 'vicinanza' tra Rutelli e la corruzione della Prima Repubblica".
8 - Dite a Silvio Berlusconi di andare a vedere il sito Internet del quotidiano "La Stampa": in alto c'è un banner con la pubblicità di Rifondazione Comunista.
9 - Importante appuntamento, oggi, per Claudio Petruccioli: alla Rai, a viale Mazzini, si presenta "CCTV9-Canale cinese in lingua inglese", con una delegazione del governo di Pechino.
10 - Se stasera, dalle 19, a Roma, passate a piazza San Lorenzo in Lucina, troverete Pier Ferdinando Casini e Mario Baccini che incontrano gli elettori, allo Spazio Etoile.
11 - da l'Unità - Dal trapianto al bigodino il passo è breve. Quasi obbligato. Non sorprende quindi che un cultore della chioma come Silvio Berlusconi abbia salutato con particolare entusiasmo la possibilità di candidare un parrucchiere. Non un normale acconciatore. Ma un vero superman dello shampoo, un campione del mondo dell'acconciatura. Il re del phon aggregato da Forza Italia come candidato della ripartizione Europa della circoscrizione Estero, si chiama Giuseppe Giordano, è originario di Cerreto Sannita ma è svizzero di adozione. Ha firmato decine di invenzioni nel campo delle pettinature. Dal superbigodino dotato «di speciali elastici che lo rendono stabile e non rompono il capello» al pettine «che con un solo giro di polso prepara la chioma». Vuole essere eletto «per diventare ambasciatore d'Italia nel mondo». Se non ce la farà «non mi strapperò i capelli». E ci mancherebbe, il bulbo è sacro.
12 - Volete divertirvi? Domattina, a Radio24, ai microfoni di Giancarlo Santalmassi ci saranno Alessandra Mussolini e Antonio Di Pietro.
13 - Sapete cosa farà domenica Piero Fassino? Andrà a Lugano, per incontrare gli italiani in Svizzera.
Dagospia 15 Marzo 2006