CHIRAC: AVVICINAMENTO ALITALIA-AIRFRANCE - DEUTSCHE BANK HA IL 2% DI FASTWEB - BERSANI: OK FINMECCANICA-EADS, NO AL COMMISSARIO CIT - DI PIETRO: LA TAV SI FARA' - NOVARI: 3 ITALIA NON SI VENDE - HARRODS A LAS VEGAS - MURDOCH TUTTO CASA E PARABOLA.
1 - CHIRAC: RIAVVICINAMENTO ALITALIA-AIR FRANCE AUSPICABILE.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Un "riavvicinamento" tra Alitalia e Air France "e' a mio parere auspicabile". Lo ha detto il presidente francese Jacques Chirac nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il vertice italo-francese. Chirac ha sottolineato che trattandosi di due aziende private e' "un problema che devono affrontare tra di loro". Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha detto che del tema oggi "non se ne e' parlato".
2 - FANTASIE NAZIONALI SUL FUTURO DI ALITALIA.
Da "Il Sole 24 Ore" - Il dibattito sul futuro di Alitalia non accantona le aspettative di un grande Paese che non intende perdere,o svendere,la propria compagnia di bandiera. Preoccupazione che accomuna Governo,opposizione e sindacati. Così, se il premier Romano Prodi si domanda se Air France voglia «semplicemente impadronirsi del mercato italiano», Pierluigi Borghini, responsabile dipartimento industria di Forza Italia, chiede con un certo realismo che un'eventuale integrazione con i francesi venga almeno «gestita con dignità nazionale».
Più velleitaria appare invece la posizione del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che si interroga sull'esistenza di «condizioni per una alleanza paritaria con Air France». Opzione che non è nell'ordine delle cose. Insomma, se un'eventuale fusione con Air France potrà essere gestita con«dignità nazionale»,un'integrazione paritaria con una compagnia che ha sette volte la capitalizzazione di mercato di Alitalia è immaginabile solo nel "Paese" in cui i concambi di fusione vengano calcolati con multipli sulle perdite.
3 - FASTWEB: DEUTSCHE BANK HA IL 2,107%...
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Deutsche Bank Ag ha acquisito una partecipazione del 2,107% in Fastweb tra diretta proprieta' prestatario e indiretta pegno, di cui lo 0,001% in mano alla controllata Deutsche Bank Spa. E' quanto emerge dalle comunicazioni Consob. L'operazione risale al 17 novembre.
4 - BERSANI: OK A COLLABORAZIONE INDUSTRIALE FINMECCANICA-EADS.
(Agi) - Da parte italiana c'e' interesse alla collaborazione industriale tra Finmeccanica ed Eads. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, al termine del vertice italo-francese. Bersani ha affermato che "c'e' un interesse ad una collaborazione industriale, mentre sulla collaborazione azionaria c'e' piu' cautela. Dobbiamo verificare quanto il gioco valga la candela". Bersani ha affermato che durante il vertice non si e' parlato di aeronautica, mentre nel campo dell'aerospazio "c'e' interesse e ci possono essere convergenze ulteriori. Il nostro piede e' saldamente europeo anche se questo non significa che non ci siano rapporti con gli Stati Uniti".
5 - BERSANI SI IMPUNTA SUL COMMISSARIO CIT.
Da "Il Sole 24 Ore" - Perché il ministro Pierluigi Bersani ha deciso di revocare di nuovo il commissario straordinario di Cit, Ignazio Abrignani? Il mercato s'interroga sulla «lotta politica»che si è aperta intorno alla decotta compagnia turistica quotata in Borsa. Riassunto delle puntate precedenti: dopo un anno e mezzo di agonia, Cit finisce in amministrazione straordinaria, dopo che erano falliti vari tentativi di salvataggio. C'era ancora il governo Berlusconi quando il ministro Claudio Scajola nomina un suo uomo, Ignazio Abrignani, come commissario straordinario. Arriva a Palazzo Chigi Romano Prodi e Pierluigi Bersani spedisce un decreto di revoca al commissario nominandone uno di suo gradimento. Abrigani fa ricorso al Tar, lo vince e viene reintegrato. Ieri, l'ennesimo ribaltone: nuova revoca per Abrignani. Tra provvedimenti e ricorsi passano i mesi, la crisi di Cit si aggrava e tra poco scadranno pure i termini per avere dallo Stato i 65 milioni di euro già promessi e indispensabili al salvataggio. E perdere quei soldi sarebbe un duro colpo per dipendenti, società e risparmiatori.
6 - DI PIETRO: LA TORINO-LIONE SI FARA'.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'alta velocita' sulla Torino-Lione "si fara'". Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, a margine del vertice Italia-Francia. Di Pietro ha sottolineato che "il problema non e' se farla o non farla ma dove farla passare". Il ministro ha ricordato che e' in corso una valutazione di impatto ambientale i cui risultati sono attesi "in primavera" e che se non ci sara' unanimita' su questi comunque il Governo "decidera' entro settembre del 2007". Quanto alle proteste del territorio, il ministro ha sottolineato che e' necessario che tutti partecipino "alla conferenza dei servizi perche' non partecipare vuol dire non esercitare quel diritto per cui si protesta". Quanto al tracciato, Di Pietro ha sottolineato che "tra le opzioni possibili non c'e' solo la Val di Susa". Il ministro ha infine smentito che la Francia sia piu' avanti rispetto all'Italia: "Sul versante francese non e' vero che sono piu' avanti. Sono allo stesso punto cui siamo arrivati noi tanto e' vero che oggi abbiamo firmato insieme una domanda congiunta di finanziamenti all'Unione europea".
7 - MADRID, BRUXELLES E LE CASSE DI RISPARMIO.
Da "Il Sole 24 Ore" - Le casse di risparmio spagnole sono in uno stato di profonda agitazione. La Caixa, per esempio, nei giorni scorsi ha annunciato di voler trasferire a una holding da quotare in Borsa le proprie partecipazioni industriali,vale a dire un portafoglio valutato in oltre 20 miliardi di euro. Contemporaneamente, alcune altre casse, tra cui quella di Madrid, hanno dichiarato di voler fare nuove acquisizioni, segnatamente all'estero. Nulla di male in questa evoluzione e modernizzazione delle casse spagnole se non che la loro struttura societaria risulta ancora chiusa, assolutamente impermeabile a possibili mire esterne. Prima allora di qualsiasi mossa per investire all'estero e rafforzarsi ulteriormente chiediamo a Bruxelles che vigili e che imponga un'unica cosa: che ci sia cioè reciprocità. Che questi istituti di credito aprano quindi il loro capitale al mercato e non usufruiscano più dei grandi e ingiustificati privilegi di cui hanno goduto fino a oggi.
8 - NOVARI: 3 ITALIA NON SI VENDE.
Da "Il Sole 24 Ore" - 3 Italia non cerca nuovi azionisti.A sgombrare il campo da indiscrezioni è stato ieri Vincenzo Novari,il numero uno delle attività italiane del gruppo H3G,che fa capo al magnate di Hong Kong Li Ka Shing. «Aprire ad altri soci? No,perchè H3G Italia ha superato la fase buia e quindi credo che l'azionista ha tutto l'interesse a portarsi a casa il ritorno sui propri investimenti» ha tagliato corto Novari,aggiungendo inoltre che l'azienda «non è in vendita. Ci fa piacere che altre società ci cerchino,ma gli azionisti hanno più volte ripetuto,anche oggi in una nota ufficiale,che non siamo in vendita». Il manager della società di videofonini ha ironizzato, osservando che «è bellissimo,tutti ci vogliono. Prima è partita Orascom, poi France Telecom seguita da Vodafone ».
9 - AL-FAYED VUOLE PORTARE HARRODS A L.AS VEGAS.
Alessandra Gerli per "Panorama" - Un Harrods Casino sulla Strip, la via principale e più scintillante di Las Vegas, capitale americana del gioco d'azzardo. Un comples¬so immobiliare con tanto di riproduzioni a grandezza quasi naturale del Big Ben, del Tower Bridge, della cattedrale di St. Paul, nonché di un grande hotel in puro London style. È il sogno accarezzato da tempo da Mohamed al-Fayed, che ora pare sul punto di tradursi in realtà.
Nei giorni scorsi, il proprietario dei famosi grandi magazzini di Londra si e incontrato con i vertici della Mgm Mirage, il secondo più grande gruppo di case da gioco del mondo, ora alle prese con un progetto da 7 miliardi di dollari per costruire un casino e resort con oltre 4 mila stanze, da inaugurare entro i1 2009 nella città del Nevada.
Il nuovo Harrods Casino potrebbe nascere da qui, da una joint-venture con la Mgm. Già nel 1996, del resto, quando il gruppo statunitense stava costruendo il fastoso Bellagio di Las Vegas, c'erano stati diversi colloqui ravvicinati con al-Fayed per mettere a punto una qualche forma di allean¬za. Poi però il magnate egiziano si era accontentato di aprire una casa da gioco virtuale: blackjack, slot machine, poker e roulette in 32 versioni diverse, al www.harrods-casino.com.
10 - MURDOCH VENDE CASE ONLINE.
Da "Panorama" - Rupert Murdoch si da agli immobili. Non comprando palazzi per poi rivenderli, ovviamente, ma attraverso un sito internet, Casa.it, leader italiano nell'intermediazione immobiliare online con 700 mila utenti unici al mese e 150 mila annunci. L'acquisto del 90 per cento del sito, pagato 9,6 milioni di euro (il 10 per cento è rimasto al fondatore Antonio Fregnan), segna in effetti lo sbarco del magnate australiano dei media nell'internet nazionale. L'operazione e stata effettuata attraverso due delle sue controllate: la tv satellitare Sky Italia guidata da Tom Mockridge e la Rea, Real Estate Australia che possiede siti di intermediazione immobiliare in Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda e che fece guadagnare a Murdoch 20 volte l'investimento quando venne quotata alla borsa di Sydney.
Non sembra però che sia la borsa l'obiettivo che ha in mente Murdoch per Casa.it, e nemmeno pensa a un canale destinato alle transazioni immobiliari da inserire nel bouquet della Sky, piuttosto l'interesse e nelle forti sinergie attivabili tra la sua tv satellitare e le 2.800 agenzie immobiliari clienti del sito le quali potrebbero presto diventare dei veicoli. per la vendita di abbonamenti e parabole. «I clienti delle agenzie immobiliari sono potenzialmente anche i nostri clienti» spiegano dalla Sky.
Dagospia 24 Novembre 2006
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Un "riavvicinamento" tra Alitalia e Air France "e' a mio parere auspicabile". Lo ha detto il presidente francese Jacques Chirac nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il vertice italo-francese. Chirac ha sottolineato che trattandosi di due aziende private e' "un problema che devono affrontare tra di loro". Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha detto che del tema oggi "non se ne e' parlato".
2 - FANTASIE NAZIONALI SUL FUTURO DI ALITALIA.
Da "Il Sole 24 Ore" - Il dibattito sul futuro di Alitalia non accantona le aspettative di un grande Paese che non intende perdere,o svendere,la propria compagnia di bandiera. Preoccupazione che accomuna Governo,opposizione e sindacati. Così, se il premier Romano Prodi si domanda se Air France voglia «semplicemente impadronirsi del mercato italiano», Pierluigi Borghini, responsabile dipartimento industria di Forza Italia, chiede con un certo realismo che un'eventuale integrazione con i francesi venga almeno «gestita con dignità nazionale».
Più velleitaria appare invece la posizione del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che si interroga sull'esistenza di «condizioni per una alleanza paritaria con Air France». Opzione che non è nell'ordine delle cose. Insomma, se un'eventuale fusione con Air France potrà essere gestita con«dignità nazionale»,un'integrazione paritaria con una compagnia che ha sette volte la capitalizzazione di mercato di Alitalia è immaginabile solo nel "Paese" in cui i concambi di fusione vengano calcolati con multipli sulle perdite.
3 - FASTWEB: DEUTSCHE BANK HA IL 2,107%...
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Deutsche Bank Ag ha acquisito una partecipazione del 2,107% in Fastweb tra diretta proprieta' prestatario e indiretta pegno, di cui lo 0,001% in mano alla controllata Deutsche Bank Spa. E' quanto emerge dalle comunicazioni Consob. L'operazione risale al 17 novembre.
4 - BERSANI: OK A COLLABORAZIONE INDUSTRIALE FINMECCANICA-EADS.
(Agi) - Da parte italiana c'e' interesse alla collaborazione industriale tra Finmeccanica ed Eads. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, al termine del vertice italo-francese. Bersani ha affermato che "c'e' un interesse ad una collaborazione industriale, mentre sulla collaborazione azionaria c'e' piu' cautela. Dobbiamo verificare quanto il gioco valga la candela". Bersani ha affermato che durante il vertice non si e' parlato di aeronautica, mentre nel campo dell'aerospazio "c'e' interesse e ci possono essere convergenze ulteriori. Il nostro piede e' saldamente europeo anche se questo non significa che non ci siano rapporti con gli Stati Uniti".
5 - BERSANI SI IMPUNTA SUL COMMISSARIO CIT.
Da "Il Sole 24 Ore" - Perché il ministro Pierluigi Bersani ha deciso di revocare di nuovo il commissario straordinario di Cit, Ignazio Abrignani? Il mercato s'interroga sulla «lotta politica»che si è aperta intorno alla decotta compagnia turistica quotata in Borsa. Riassunto delle puntate precedenti: dopo un anno e mezzo di agonia, Cit finisce in amministrazione straordinaria, dopo che erano falliti vari tentativi di salvataggio. C'era ancora il governo Berlusconi quando il ministro Claudio Scajola nomina un suo uomo, Ignazio Abrignani, come commissario straordinario. Arriva a Palazzo Chigi Romano Prodi e Pierluigi Bersani spedisce un decreto di revoca al commissario nominandone uno di suo gradimento. Abrigani fa ricorso al Tar, lo vince e viene reintegrato. Ieri, l'ennesimo ribaltone: nuova revoca per Abrignani. Tra provvedimenti e ricorsi passano i mesi, la crisi di Cit si aggrava e tra poco scadranno pure i termini per avere dallo Stato i 65 milioni di euro già promessi e indispensabili al salvataggio. E perdere quei soldi sarebbe un duro colpo per dipendenti, società e risparmiatori.
6 - DI PIETRO: LA TORINO-LIONE SI FARA'.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'alta velocita' sulla Torino-Lione "si fara'". Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, a margine del vertice Italia-Francia. Di Pietro ha sottolineato che "il problema non e' se farla o non farla ma dove farla passare". Il ministro ha ricordato che e' in corso una valutazione di impatto ambientale i cui risultati sono attesi "in primavera" e che se non ci sara' unanimita' su questi comunque il Governo "decidera' entro settembre del 2007". Quanto alle proteste del territorio, il ministro ha sottolineato che e' necessario che tutti partecipino "alla conferenza dei servizi perche' non partecipare vuol dire non esercitare quel diritto per cui si protesta". Quanto al tracciato, Di Pietro ha sottolineato che "tra le opzioni possibili non c'e' solo la Val di Susa". Il ministro ha infine smentito che la Francia sia piu' avanti rispetto all'Italia: "Sul versante francese non e' vero che sono piu' avanti. Sono allo stesso punto cui siamo arrivati noi tanto e' vero che oggi abbiamo firmato insieme una domanda congiunta di finanziamenti all'Unione europea".
7 - MADRID, BRUXELLES E LE CASSE DI RISPARMIO.
Da "Il Sole 24 Ore" - Le casse di risparmio spagnole sono in uno stato di profonda agitazione. La Caixa, per esempio, nei giorni scorsi ha annunciato di voler trasferire a una holding da quotare in Borsa le proprie partecipazioni industriali,vale a dire un portafoglio valutato in oltre 20 miliardi di euro. Contemporaneamente, alcune altre casse, tra cui quella di Madrid, hanno dichiarato di voler fare nuove acquisizioni, segnatamente all'estero. Nulla di male in questa evoluzione e modernizzazione delle casse spagnole se non che la loro struttura societaria risulta ancora chiusa, assolutamente impermeabile a possibili mire esterne. Prima allora di qualsiasi mossa per investire all'estero e rafforzarsi ulteriormente chiediamo a Bruxelles che vigili e che imponga un'unica cosa: che ci sia cioè reciprocità. Che questi istituti di credito aprano quindi il loro capitale al mercato e non usufruiscano più dei grandi e ingiustificati privilegi di cui hanno goduto fino a oggi.
8 - NOVARI: 3 ITALIA NON SI VENDE.
Da "Il Sole 24 Ore" - 3 Italia non cerca nuovi azionisti.A sgombrare il campo da indiscrezioni è stato ieri Vincenzo Novari,il numero uno delle attività italiane del gruppo H3G,che fa capo al magnate di Hong Kong Li Ka Shing. «Aprire ad altri soci? No,perchè H3G Italia ha superato la fase buia e quindi credo che l'azionista ha tutto l'interesse a portarsi a casa il ritorno sui propri investimenti» ha tagliato corto Novari,aggiungendo inoltre che l'azienda «non è in vendita. Ci fa piacere che altre società ci cerchino,ma gli azionisti hanno più volte ripetuto,anche oggi in una nota ufficiale,che non siamo in vendita». Il manager della società di videofonini ha ironizzato, osservando che «è bellissimo,tutti ci vogliono. Prima è partita Orascom, poi France Telecom seguita da Vodafone ».
9 - AL-FAYED VUOLE PORTARE HARRODS A L.AS VEGAS.
Alessandra Gerli per "Panorama" - Un Harrods Casino sulla Strip, la via principale e più scintillante di Las Vegas, capitale americana del gioco d'azzardo. Un comples¬so immobiliare con tanto di riproduzioni a grandezza quasi naturale del Big Ben, del Tower Bridge, della cattedrale di St. Paul, nonché di un grande hotel in puro London style. È il sogno accarezzato da tempo da Mohamed al-Fayed, che ora pare sul punto di tradursi in realtà.
Nei giorni scorsi, il proprietario dei famosi grandi magazzini di Londra si e incontrato con i vertici della Mgm Mirage, il secondo più grande gruppo di case da gioco del mondo, ora alle prese con un progetto da 7 miliardi di dollari per costruire un casino e resort con oltre 4 mila stanze, da inaugurare entro i1 2009 nella città del Nevada.
Il nuovo Harrods Casino potrebbe nascere da qui, da una joint-venture con la Mgm. Già nel 1996, del resto, quando il gruppo statunitense stava costruendo il fastoso Bellagio di Las Vegas, c'erano stati diversi colloqui ravvicinati con al-Fayed per mettere a punto una qualche forma di allean¬za. Poi però il magnate egiziano si era accontentato di aprire una casa da gioco virtuale: blackjack, slot machine, poker e roulette in 32 versioni diverse, al www.harrods-casino.com.
10 - MURDOCH VENDE CASE ONLINE.
Da "Panorama" - Rupert Murdoch si da agli immobili. Non comprando palazzi per poi rivenderli, ovviamente, ma attraverso un sito internet, Casa.it, leader italiano nell'intermediazione immobiliare online con 700 mila utenti unici al mese e 150 mila annunci. L'acquisto del 90 per cento del sito, pagato 9,6 milioni di euro (il 10 per cento è rimasto al fondatore Antonio Fregnan), segna in effetti lo sbarco del magnate australiano dei media nell'internet nazionale. L'operazione e stata effettuata attraverso due delle sue controllate: la tv satellitare Sky Italia guidata da Tom Mockridge e la Rea, Real Estate Australia che possiede siti di intermediazione immobiliare in Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda e che fece guadagnare a Murdoch 20 volte l'investimento quando venne quotata alla borsa di Sydney.
Non sembra però che sia la borsa l'obiettivo che ha in mente Murdoch per Casa.it, e nemmeno pensa a un canale destinato alle transazioni immobiliari da inserire nel bouquet della Sky, piuttosto l'interesse e nelle forti sinergie attivabili tra la sua tv satellitare e le 2.800 agenzie immobiliari clienti del sito le quali potrebbero presto diventare dei veicoli. per la vendita di abbonamenti e parabole. «I clienti delle agenzie immobiliari sono potenzialmente anche i nostri clienti» spiegano dalla Sky.
Dagospia 24 Novembre 2006