RASSEGNATI STAMPA - LA VACANZA DI JACCHETTI, LA CRAVATTA DI GIORGINO, IL "COMUNQUE" DI CHIAMBRETTI

SERVIZIETTO PUBBLICO
Aldo Grasso per "Sette"
Vi ricordate quell'inchiesta di Sciuscià che aveva sorpreso alcuni giornalisti Rai mentre scroccavano una vacanza in Sardegna in cambio della loro disponibilità a farsi fotografare con i vacanzieri? Ebbene, si disse allora che un rinnovamento della Rai doveva passare anche per questi piccoli ma fondamentali comportamenti. I vertici dell'azienda, indignali, assicurarono che il Servizio pubblico non avrebbe più tollerato queste cafonate e sarebbero stati presi provvedimenti. Alcuni giorni fa, in una pubblicità che magnificava le meraviglie di un albergo di Sharm-el-Sheikh (la principale delle quali era Umberto Smaila) si potevano leggere alcuni ringraziamenti ad «artisti» gratificati come «(graditi ospiti». Tra questi nomi (i soliti piccoli vipparoli televisivi) spiccavano quelli di Amedeo Goria (giornalista sportivo). Marco Mazzocchi (conduttore della Domenica sportiva, nella foto), Rosanna Cancellieri (giornalista del Tg3). Michele Cucuzza (giornalista conduttore). Per la verità c'era anche il nome di quel castigamatti di Enzo lacchetti di Striscia la notizia.

Farsi pagare una vacanza sul mar Rosso (se così è stato) non è un gran peccato, e non è il caso di far la morale. Ci fanno un po' sorridere i dirigenti Rai che promettono sempre di lustrare l'immagine, all'azienda per restituirla ad antichi splendori. Ma, intanto, proprio Jacchetti scopre che a Sanremo alcuni dipendenti Rai si sono fatti gonfiare le fatture del ristorante. Altri esempi di Servizietto pubblico.

GIORGINO INCRAVATTATO
Maria Corbi per la Stampa
Giorgino e la cravatta. Il giornalista del Tg1 «nome e cognome» scivola su una questione di look. Non perché non sia elegante, ma perché lo vuole essere troppo senza aprire il portafoglio. Prima del miracolo Sanremo era un tipo «il bravo ragazzo della porta accanto» ma già covava evidentemente l´idea di cambiare immagine. Così prima del festival ha alzato il telefono, ha chiamato l´ufficio stampa che si occupa della Brooksfield, azienda di abbigliamento casual maschile, e ha detto di essere disposto a mettere i loro capi. Accordo concluso: guardaroba completo in cambio di questa forma di pubblicità occulta. Ed eccolo fasciato in completi gessati a righine colorati, elegantissimo, leccato.

Non proprio un testimonial, come chiariscono all´ufficio stampa della Brooksfield, ma un uomo immagine. Ma come si fa a riconoscere la marca dei vestiti? Nessun problema perché il logo che identifica l´azienda è inconfondibile: un germano reale che vola. Così al TG1 delle 13 di ieri Giorgino sfoggiava oltre al suo sorriso anche una cravatta con ricamato in bella vista il volatile. Se ne sono accorti in molti, comunque se ne è accorto l´onorevole Roberto Giachetti, della Margherita, che ha subito scritto al consiglio di amministrazione della Rai chiedendo spiegazioni sul comportamento del conduttore. Scrive il deputato: «Di per sé l´episodio sarebbe trascurabile sebbene il servizio pubblico, con le sue responsabilità di fronte a milioni di telespettatori, sia tenuto a uno stile che mal si concilia con le sponsorizzazioni occulte o forme subliminali di pubblicità, peraltro vietate dalla legge». E ancora: «Il caso vuole che lo stesso Giorgino poche settimane fa in occasione della sua Esperienza al festival di Sanremo avesse annunciato di essere vestito dalla stessa azienda di abbigliamento». Giorgino incredulo: «Non ho parole: questa è la politica italiana, si occupano di cravatte. L´onorevole Giachetti deve ricevere quotidiane telefonate dai miei colleghi del Tg1». Una questione di invidia e vendetta, dunque, secondo il giornalista, che comunque continua a fare sfoggio di eleganza. Mercoledì sera alla cena per il libro di Cesare Lanza «Peccati», appariva come una vera star, coccolato, tirato per la giacca.

Ammirato per la sua somiglianza con il principe Emanuele Filiberto di Savoia. E lui sorrideva beato, forse incredulo, di questa ascesa. Con la sua faccia da chierichetto è stato eletto «Peccatore» dell´anno. Il diavolo e l´acqua santa in un solo doppiopetto, firmato.

COMUNQUE
Guia Soncini per Il Foglio
Dalla puntata di "Chiambretti c'è" di giovedì: "Come alcuni, i più affezionati fra quelli che ci seguono, avranno notato, ieri sera non siamo andati in onda. (voce registrata dalla regia: "E chi se ne frega!") . in ricordo e per rispetto della morte del professor Marco Biagi, a cui io farei comunque un applauso". Comunque.


Dagospia.com 25 Marzo 2002