SEMAFORO VERDE DA COMMISSIONE EUROPEA PER ACQUISTO ENDEMOL DA PARTE DI MEDIASET - BASSETTI (ENDEMOL): "RESTIAMO AUTONOMI E INDIPENDENTI A LAVORARE PER TUTTI. LA RAI STIA TRANQUILLA" - MARANO MESSO IN CROCE PER UN PUNTO (SCARSO) DI SHARE.

1 - SEMAFORO VERDE DA COMMISSIONE EUROPEA PER ACQUISTO ENDEMOL DA PARTE DI MEDIASET.
(Apcom) -
Semaforo verde da parte della Commissione europea all'acquisizione di Endemol da parte del consorzio guidato da Mediaset. E' stata notificata infatti oggi la lettera della Commissione Ue che stabilisce che l'acquisizione di Endemol non si qualifica come una concentrazione.
Il documento - si legge in una nota - è stato inviato dalla Ue ai tre partner del consorzio internazionale che si è aggiudicato la quota del gruppo olandese offerta da Telefonica. In particolare, la lettera comunica che per come sono strutturati gli accordi di governance "l'operazione non richiede notifica preventiva ai sensi dell'art.4 del "Merger regulation".
Lunedì Mediacinco Cartera (gruppo Mediaset), Cyrte Fund II (John De Mol) e GS Capital Partners (Goldman Sachs) hanno firmato un accordo con Telefonica per l'acquisto del 99,7% di Endemol Investment Holding, che detiene il 75% della società operativa quotata Endemol.

2 - BASSETTI (ENDEMOL): «RESTIAMO AUTONOMI E INDIPENDENTI A LAVORARE PER TUTTI. LA RAI STIA TRANQUILLA»
Alberto Guarnieri per "Il Messaggero"


Bassetti, ma come resisterete a non dare sempre il programma migliore a Mediaset?
«Restiamo autonomi e indipendenti a lavorare per tutti. E poi noi non facciamo aste per i nostri format. Li offriamo all'emittente che riteniamo sia il giusto destinatario».
Paolo Bassetti, presidente e amministratore di Endemol non ammette dubbi. «I programmi di Viale Mazzini che portano il nostro marchio, da "Affari tuoi" a "Che tempo che fa", resteranno in Rai - spiega. - I contratti sono tutti in via di rinnovo. Anzi, ne stiamo progettando di nuovi».

Quali?
«Fiction (quattro puntate che produrremo in autunno con Virna Lisi, più un progetto con Veronica Pivetti nei panni della Befana, per Natale), e un programma che metterà a confronto i diversi decenni di storia della tv, affidato a due conduttori uno dei quali sarà Pippo Baudo».



Quindi la Rai sbaglia a preoccuparsi?
«Operazioni analoghe sono già avvenute in altri Paesi. In Spagna Telefonica, proprietaria di Endemol, possedeva Antena Tres prima che questa venisse venduta al gruppo De Agostini. Nonostante ciò, Endemol era il maggiore fornitore di prodotti per Telecinco».

3 - MARANO MESSO IN CROCE PER UN PUNTO (SCARSO) DI SHARE.
(Da "Il Velino - www.ilvelino.it) - Sostituire il direttore di RaiDue, Antonio Marano. È questo il grido di battaglia dei consiglieri Rai Carlo Rognoni, Sandro Curzi, Nino Rizzo Nervo e Claudio Petruccioli. Se la seconda rete è in crisi, infatti, sarebbe colpa sua. Se la sua "squadra" non fa audience, non fa qualità e non parla ai giovani è tutta colpa del direttore. È dunque Marano il primo dei problemi Rai. Non l'assenza di un piano industriale; non la mancanza di un piano organico per il digitale terrestre; non l'assenza di una factory per i contenuti; e neanche le pressioni di Palazzo divenute ormai asfissianti o l'assenza di un chiaro quadro normativo di riferimento. Figuriamoci, poi, se il problema della tv di Stato è un cda di nove "politici" che si riuniscono tutte le settimane, che si azzuffano sugli ordini del giorno, e che mettono becco anche sulla nomina degli uscieri. Il problema, tanto da convincere il ministro dell'Economia a sfiduciare Angelo Maria Petroni, è Marano.

Ma cosa raccontano questi dati d'ascolto così disastrosi di RaiDue? Il VELINO lo ha chiesto all'Arianna AGB Nielsen Media Research che ha elaborato i dati Auditel di RaiDue relativi ai primi quattro mesi di quest'anno. E li ha confrontarli con quelli dell'anno precedente: stagione in cui la seconda rete di Ferrario è stata anche "rete olimpica". Ebbene, nel prime-time di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2006 RaiDue ha realizzato una media del 9,95 contro il 9,29 per cento di quest'anno. In seconda serata una media dell'8,77 nel 2006 e guadagna qualcosa sull''8,44 di quest'anno. E nell'intero giorno - nonostante l'apporto delle Olimpiadi - il divario è tra un 11 per cento del 2006 e il 10,14 per cento del 2007. Marano, insomma, perde meno di un punto di share in tutte e tre le fasce di riferimento. Non certo motivo di vanto, ma forse non abbastanza per un processo mediatico senza precedenti. Non sarà mica quel punto (scarso) di share la "giusta causa" di Tps?




Dagospia 16 Maggio 2007