L’ULTIMA FATICA DI ABRAMO - SOLO FACENDO ENTRARE BONOMI IN MITTEL BAZOLI POTRA' CONTINUARE A SPADRONEGGIARE NEL "CORRIERE" (DOVE STA DIFENDENDO LA POLTRONA DI DE BORTOLI) – LA SFIDA ALLO SCARPARO: “ANDIAMO SU UNA PISTA DA SCI E VEDIAMO CHI È STANCO...”

1. INTESA VUOLE CONGELARE IL RIBALTONE AL CORRIERE
MR per ‘Il Giornale'

Intesa Sanpaolo gioca la carta dello status quo nella guerra in corso nel salotto di Rcs tra l'inven¬tore delle Tod's, Diego Della Valle (titolare dell'8,9% del capitale), e il gruppo Fiat Chrysler di John Elkann (primo socio con il 20,5%) per il controllo del Corriere della Sera . A essere in bilico è in primo luigo la poltrona del direttore Fer¬ruccio De Bortoli, da sempre dife¬so da Ca' de Sass, ma messo in di¬scussione dall'ad Pietro Scott Jo¬vane (uomo di fiducia di Elkann) con cui sarebbe ormai in aperto conflitto.

«Sono d'accordo» con Piergaetano Marchetti - ha detto ieri il presidente del consiglio di sorveglianza di Ca' de Sass, Gio¬vanni Bazoli- rilanciando le paro¬le con cui il notaio milanese, ave¬va rimarcato il ruolo di De Bortoli come difensore della libertà di stampa e quindi dell'autonomia del Corriere .

Quella di Bazoli è quindi una moral suasion affin¬ché il cda di Rcs, cui compete l'ulti¬ma decisione sulla direzione di Via Solferino, congeli la situazio¬ne attuale, perlomeno fino all'as¬semblea. Di certo, la nuova Rcs a «trazione» Fiat dovrà trovare un vero equilibrio una volta che Me¬diobanca (cui fa ancora capo il 9,9%) avrà completato la prevista uscita dal capitale: l'unico socio industriale è l'editore Urbano Cai¬ro (2,8%), cui alcuni avrebbero guardato con interesse nell'ipote¬si Scott Jovane perda la fiducia del capo del Lingotto.

Bazoli corrobora poi il suo mes¬saggio politico riservando, pur senza mai citarlo, una scoppola a Della Valle, grande avversario di Elkann «È stato detto che sono stanco. Giudicate voi. A me piace¬rebbe fare una sfida a chi mi ha de¬finito così: andiamo su una pista da sci e vediamo», ha affermato il banchiere (noto per la sua passio¬ne verso la montagna). Lunedì scorso Della Valle, da¬vanti alle telecamere di Report , aveva infatti nuovamente liquida¬to il peso del professore brescia¬no, già definito in passato un «ar¬zillo vecchietto».

2. LA PARTITA RCS PASSA PER MITTEL
Giovanni Pons per ‘la Repubblica'

La Mittel, finanziaria bresciana da anni sotto l'area di influenza del banchiere Giovanni Bazoli, è alla ricerca di una nuova identità. E forse di un cavaliere bianco, come dimostrano le indiscrezioni non smentite di un possibile ingresso di Andrea Bonomi nell'azionariato. Il 15% della Mittel è in mano a Romain Zaleski, il finanziere francopolacco
caduto in disgrazia per gli investimenti finanziari della sua Tassara negli anni del denaro facile dalle banche. Così la quota è in vendita e uno dei possibili acquirenti sarebbe Bonomi anche se i primi contatti con Bazoli non hanno portato a una coincidenza di vedute sul futuro della finanziaria bresciana. Nella quale, peraltro, è anche custodita una quota dell'1,3% della Rcs

Mediagroup che, insieme a quella più corposa posseduta da Intesa Sanpaolo (6,5%), ha per anni permesso a Bazoli (presidente della prima banca italiana) di esercitare un ruolo importante all'interno del patto di sindacato della casa editrice milanese. Tuttavia, ora che il patto si è sciolto, anche il ruolo di Bazoli rischia di essere messo in discussione.

Carlo Messina, il giovane ad di Intesa, ha infatti già annunciato la prossima dismissione di tutte le partecipazioni della banca, tra cui il 6,5% di Rcs. Ma il coriaceo banchiere ottantunenne, si sa, non si spaventa davanti alle difficoltà. «Di me è stato detto che sono stanco: giudicate voi se sono stanco», ha detto ieri rispondendo alle invettive indirizzategli da Della Valle. «Mi piacerebbe quasi ha aggiunto Bazoli - fare una sfida a chi mi ha definito così: andiamo su un campo di sci e vediamo...».

Stando così le cose il riassetto della Mittel rischia di diventare decisivo anche per il futuro del Corriere della Sera . Se Bazoli riuscirà a trovare un degno e danaroso sostituto (Bonomi possiede queste caratteristiche) di Zaleski nella finanziaria, allora magari potrà pensare di mantenere e magari incrementare la partecipazione in Rcs. Continuando a esercitare quel ruolo di ago della bilancia "politico" nella casa editrice contesa senza esclusione di colpi dalla Fiat e da Della Valle. Se invece non riuscirà nell'intento, potrebbe calare il sipario anche sull'"era Bazoli" al Corriere della Sera .

 

GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANN Salza Bazoli e Fassino ZALESKI - copyright PizziDELLA VALLE ELKANN il Presidente de La Stampa e di Fiat John Elkann e lAd di RCS Pietro Scott Jovane PIERGAETANO MARCHETTI

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