BORSE AD ALTA VOLATILITÀ ASPETTANDO CHE FED E BCE INIETTINO LIQUIDITÀ - MILANO +0,3%, SPREAD IN CALO A 453 - MA IL VICE-MERKEL RIBADISCE IL NO ALLA LICENZA BANCARIA PER L’ESM - LAGARDE: LA SPAGNA HA FATTO MOLTO CONTRO LA CRISI. NON POSSIAMO CHIEDERLE ALTRO - ALLA GRECIA INVECE SÌ, E I SUOI LEADER CHIEDONO PIETÀ - GENERALI: GRECO NOMINATO CEO E DG - IMPREGILO, GAVIO IMPUGNA L’ASSEMBLEA - AUTO, -21% LE IMMATRICOLAZIONI - SQUINZI DIFENDE L’ILVA…

1 - SPREAD IN CALO IN CHIUSURA A 453 PUNTI
(ANSA) - Spread in calo in chiusura dei mercati. Il differenziale Btp-Bund ha terminato a quota 453 punti, lievemente sopra i minimi di seduta ma in buon ribasso rispetto ai 472 punti dell'apertura. Meno brillante lo spread dei Bonos spagnoli, a quota 528 punti.

2 - BORSA: SEDUTA AD ALTA VOLATILITA' PER MILANO (+0,27%), ATTESA PER FED
Radiocor - Le Borse europee ancora una volta hanno vissuto una seduta volatile, nell'attesa delle mosse della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Ma tra gli investitori si e' diffusa la sensazione che gli istituti opteranno per uno status quo fino a settembre. Tale ipotesi e' stata rafforzata dalle parole del numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, che ha ribadito che l'indipendenza della Bce 'impone che l'istituto rispetti e non oltrepassi il suo mandato'.

Intanto e' entrata nel vivo la stagione delle semestrali. Milano, dopo piu' cambi di rotta, ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,27%, mentre lo spread ha chiuso in calo a 456 punti. Si sono messe in evidenza le Parmalat (+9,5%) festeggiando i conti del primo semestre risultati superiori alle attese. Per contro sono crollate del 10% le Mediaset, penalizzate dalla frenata della raccolta pubblicitaria e dalle prospettive grigie per i mesi a venire. Fiat ha chiuso in rialzo dello 0,15% nell'attesa dei dati sulle immatricolazioni di luglio. Sul fronte dei cambi, l'euro passa di mano a 1,2293 dollari (1,2302 ieri) e a 96,19 yen (96,12). Greggio in lieve rialzo: il Wti, contratto con consegna a settembre, segna un progresso dello 0,3% attestandosi a 88,32 dollari al barile.

3 - SPAGNA, S&P CONFERMA RATING, OUTLOOK NEGATIVO
(ANSA) - L'agenzia Standard and Poor's conferma il rating della Spagna a BBB+/A-2. Le prospettive rimangono negative. Nel rapporto l'agenzia cita "l'impegno forte" del governo "sull'attuazione dell'agenda su riforme fiscali e strutturali".

4 - CRISI: LAGARDE, SPAGNA HA FATTO MOLTO PER COMBATTERLA
(ANSA) - La Spagna ha già fatto molto per combattere la crisi: "non c'é molto altro che potremmo chiedere alla Spagna se fosse sotto un programma" del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Lo afferma il direttore del Fmi, Christine Lagarde.

5 - ROESLER: NO A LICENZIA BANCARIA PER FONDO ESM
(LaPresse/AP) - Il vice cancelliere tedesco, Philipp Roesler, ha ribadito questa mattina il suo no e quello di Angela Merkel a concedere una licenza bancaria al fondo salva-Stati Esm. Questo tipo di licenza "non può essere la nostra strada", ha confermato Roesler, secondo quanto riportano i media tedeschi. I commenti iniziati la scorsa settimana con il presidente della Bce Mario Draghi, il quale ha promesso che avrebbe fatto "tutto il necessario" per preservare l'euro, hanno sollevato notevoli aspettative su una possibile azione decisiva nei confronti delle banche e dei governi.

"Il cancelliere, il ministro delle Finanze ed io - ha detto Roesler, parlando con i giornalisti dopo una riunione di Gabinetto - siamo d'accordo sul fatto che una cosiddetta licenza bancaria per l'Ems non possa essere la nostra strada". "Noi - ha quindi aggiunto - non vogliamo prendere la strada di un'unione dell'inflazione. Abbiamo tracciato la strada verso un'unione di stabilità". Il vicecancelliere ha poi spiegato: "Penso che gli argomenti siano chiaramente dalla nostra parte. Se si toglie pressione per le riforme sui singoli Stati, si toglie sempre la pressione alle riforme.

Ma noi abbiamo bisogno di esse. Quando domani il board della Bce si riunirà, potrebbe anche solo semplicemente decidere di riprendere l'acquisto di bond sul mercato, idea questa vista da molti con sospetto in Germania, per il timore che la Banca vada oltre il suo mandato. L'indipendenza della Bce, ha aggiunto ancora Roesler, è preziosa e il suo obiettivo "è preservare la stabilità monetaria. Partiamo dal presupposto che si concentrerà su questo all'interno delle proprie competenze".

6 - GRECIA, PASOK: PROGRAMMA AUSTERITY NON FUNZIONA SENZA RIFORME MAGGIORI
(LaPresse/AP) - "La partecipazione a una coalizione di governo non significa l'accettazione incondizionata di tutto. Questo programma di austerity non funzionerà sotto questa logica e tattica attuale. Siamo in un vicolo cieco e dobbiamo rendercene conto". Lo ha detto, intervistato dall'emittente statale greca Net, Panos Beglitis, rappresentante del Pasok, a poche ore dal terzo incontro in una settimana che i tre partiti di coalizione al governo in Grecia hanno in programma per trovare un accordo sulle misure che dovrebbero garantire risparmi per 11,5 miliardi di euro per il 2013-2014. L'incontro sarà alle 17 ora locale (le 16 in Italia) e vedrà la partecipazione del primo ministro Antonis Samaras (di Nuova Democrazia), del leader socialista Evangelos Venizelos e del leader di Dimar, Fotis Kouvelis.

La Grecia ha bisogno di un'estensione di due anni per portare a termine il programma di austerità, ma questa proroga, ha insitito Beglitis, deve essere negoziata con i leader dell'Unione europea e non con la troika. Attualmente, gli ispettori della troika (Fmi, Bce e Ue) sono in Grecia per un'ispezione sull'applicazione del programma previsto per gli aiuti internazionali, e per fare pressioni sul nuovo governo a compensare i ritardi del passato nel portare avanti le riforme strutturali a lungo termine. I socialisti, ha spiegato ancora Beglitis, vogliono dilazionare i tagli e le riforme in due stadi e in un periodo più lungo, per evitare di spingere il Paese in una situazione di recessione ancora peggiore. Beglitis ha quindi attribuito alla "unilaterale insistenza" tedesca sull'austerity la responsabilità per il peggioramento della crisi anche ad altri Paesi dell'eurozona, come Italia e Spagna.

7 - GENERALI: CDA NOMINA MARIO GRECO GROUP CEO E DG COMPAGNIA
Radiocor - Il cda di Generali ha cooptato Mario Greco, nominandolo Group CEO e direttore generale della Compagnia. Greco, 53 anni, si legge in una nota, ha una lunga esperienza in campo assicurativo a livello internazionale, ricoprendo ruoli al vertice di importanti Gruppi assicurativi in Italia e all'estero. Greco assume la carica di membro del Comitato Esecutivo e di Presidente del Comitato per gli Investimenti. Il Consiglio ha accertato in capo al nuovo amministratore il possesso dei requisiti di professionalita', onorabilita' e indipendenza previsti dalla normativa applicabile alle imprese di assicurazioni.

Inoltre, sulla base delle dichiarazioni rese, il Consiglio ha poi accertato l'insussistenza del requisito di indipendenza, cosi' come definito dall'articolo 3 del Codice di Autodisciplina delle societa' quotate e dall'articolo 147-ter del TUIF in capo al nuovo Group CEO. Il Consiglio ha accertato, infine, allo stato, l'insussistenza di situazioni di decadenza, ai sensi dell'articolo 36 del decreto 'Salva Italia', in capo al nuovo amministratore. I risultati consolidati del gruppo al 30 giugno 2012 saranno diffusi domani mattina. Seguira' la conference call sui risultati semestrali alla quale interverranno il Group Ceo Mario Greco e il Cfo Raffaele Agrusti.

8 - IMPREGILO: ATTO CITAZIONE DEI GAVIO PER IMPUGNARE ASSEMBLEA
Radiocor - E' stato depositato nella mattinata di ieri presso il Tribunale di Milano l'atto di citazione da parte della holding Igli (famiglia Gavio) nei confronti di Impregilo in cui viene richiesta l'impugnazione delle delibere dell'assemblea ordinaria dello scorso 17 luglio che aveva sancito per un pugno di voti la vittoria dell'antagonista Salini, con il conseguente azzeramento del board guidato da Fabrizio Palenzona.

'Stiamo effettuando tutti gli atti dovuti' ha detto a Radiocor il numero uno del gruppo di Tortona, Beniamino Gavio, confermando le anticipazioni del Sole 24 Ore sulla contromossa attesa in questi giorni. Gavio ha poi fatto intendere che seguiranno altre iniziative da parte di Igli, mentre il nuovo board guidato da Claudio Costamagna sta gia' gettando le basi per dare concretezza al progetto di fusione fra la Salini e Impregilo. Una corsa con il tempo per il gruppo di Tortona che si e' visto spodestare dalla tolda di comando del general contractor dopo aver liquidato i so ci Ligresti e Benetton.

9 - AUTO ITALIA: NUOVO TONFO A LUGLIO, -21,4% LE IMMATRICOLAZIONI
Radiocor - Nuovo tonfo delle immatricolazioni di nuove auto in Italia. A luglio il mercato segna infatti una flessione del 21,39% a 108.826 unita' rispetto allo scorso anno in base ai dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture. Nello stesso periodo di luglio 2012 sono stati registrati 355.811 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di -6,67% rispetto a luglio 2011. Nel periodo gennaio-luglio 2012 la Motorizzazione ha immatricolato 923.739 autovetture, con una variazione di -19,87% rispetto al periodo gennaio-luglio 2011. Nello stesso periodo di gennaio-luglio 2012 sono stati registrati 2.477.188 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di -11,04 rispetto a gennaio-luglio 2011.

10 - ILVA, SQUINZI: PEZZO FONDAMENTALE STRUTTURA MANUFATTURIERA ITALIA
(LaPresse) - "L'Ilva è un pezzo fondamentale della struttura manufatturiera del nostro Paese". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine della presentazione del documento condiviso dalle associazioni imprenditoriali (Abi, Confindustria, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Coperative) che sancisce 'Il patto per l'Italia, per l'Europa e per l'Euro'. Per il numero uno di viale dell'Astronomia "quella dell'Ilva è una vicenda molto complicata" e "visto che dopodomani ci sarà il riesame da parte del tribunale non mi sembra il caso di esprimere giudizi specifici".

"Abbiamo un disperato bisogno di crescita e i dati drammatici di ieri sulla disoccupazione lo dimostrano. E' dovere morale della nostra generazione intervenire ed essere capaci di ritrovare la crescita". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso della presentazione del documento condiviso dalle associazioni imprenditoriali (Abi, Confindustria, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Coperative) che sancisce 'Il patto per l'Italia, per l'Europa e per l'euro'.

11 - ABI, CONFINDUSTRIA E ANIA: EURO A RISCHIO, ITALIA FORSE PUNTO ROTTURA
(LaPresse) - "Il nostro Paese e l'Europa stanno affrontando una situazione di estrema difficoltà. Bisogna essere ora consapevoli che l'intero edificio dell'area euro è in grave pericolo e che l'Italia, nonostante i significativi passi avanti sulla strada della stabilità dei conti pubblici e delle riforme e i fondamentali più solidi rispetto ad altri Paesi, rischia di divenire, per dimensione economica e peso specifico, il punto di rottura dell'unione economica e monetaria". É quanto si legge nel documento condiviso dalle associazioni imprenditoriali (Abi, Confindustria, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Coperative) presentato oggi a palazzo Altieri che sancisce 'Il patto per l'Italia, per l'Europa e per l'Euro'.

 

 

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