DONALD IN CATTIVA FED – TRUMP POTREBBE ANNUNCIARE GIA’ PRIMA DI NATALE IL SUCCESSORE DEL VITUPERATO JEROME POWELL ALLA GUIDA DELLA FEDERAL RESERVE – IN POLE POSITION C'È IL CONSIGLIERE ECONOMICO DELLA CASA BIANCA, KEVIN HASSETT, CHE SPOSA IN PIENO LA LINEA DEL TYCOON SUL TAGLIO DEI TASSI DI INTERESSE – IL PROBLEMA È CHE IL MANDATO DI POWELL SCADE SOLO A MAGGIO 2026 E LA COSTITUZIONE AMERICANA NON CONFERISCE AL PRESIDENTE IL POTERE DI INTERROMPERLO PRIMA…
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “la Stampa”
E se nella slitta a trazione di renna di Babbo Natale ci fosse un nuovo presidente della Federal Reserve? Niente di fiabesco, almeno a sentire Scott Bessent secondo cui alla guida della Banca centrale degli Stati Uniti potrebbe arrivare il sostituto di Jerome Powell già entro Natale. O addirittura prima.
Il segretario al Tesoro americano ha dichiarato di aver concluso un secondo round di colloqui per la nomina del nuovo capo della Fed e che ci sono buone probabilità che Donald Trump annunci la sua scelta prima di Natale.
In pole position c'è il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, che di concerto col presidente americano sostiene la necessità di avere tassi di interesse più bassi. Una tesi divenuta una crociata condotta dall'inquilino della Casa Bianca nei confronti di Powell e della sua presunta "reticenza" a tagliare il costo del denaro.
La Costituzione americana, nella sua lettura più generale, non conferisce al presidente Usa il potere di porre fine al mandato del primo banchiere centrale prima della fine della scadenza naturale, prevista in questo caso a maggio 2026, nel rispetto dell'indipendenza dell'autorità di politica monetaria rispetto al potere esecutivo. L'inquilino della Casa Bianca ha tuttavia rivendicato di essere titolare del potere di estromettere Powell dal suo incarico.
VIGNETTA PUBBLICATA DA DONALD TRUMP IN CUI LICENZIA JEROME POWELL
Bessent da parte sua ha ristretto la ricerca del successore di Powell, il cui mandato alla guida scade a maggio, ad Hassett e ad altri quattro candidati su un totale di undici […]
«È una sua prerogativa, che sia... prima delle vacanze di Natale o di Capodanno - ha proseguito -. Ma le cose stanno procedendo molto bene». Secondo alcuni, le parole di Bessent potrebbero essere una tattica volta soprattutto a creare pressioni sul Fomc, il braccio esecutivo della Fed che il 10 dicembre si deve pronunciare su un eventuale nuovo taglio di 25 punti base dei Fed Funds.
L'attivismo di Trump in campo economico è ampio e genuino, non solo sul piano del costo del denaro ma anche su quello aziendale.
L'amministrazione del 47esimo presidente degli Stati Uniti prosegue infatti la sua campagna acquisti di quote di partecipazione in aziende private.
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Un'inversione di tendenza che ha già visto l'amministrazione Trump impegnare oltre 10 miliardi di dollari di fondi pubblici e che non accenna a rallentare.
Il tutto mentre la Cina ha ridotto le partecipazioni in titoli di Stato Usa al livello più basso degli ultimi 17 anni, dando seguito a una tendenza che dura da qualche tempo. E che è vista con attenzione dagli operatori, specie perché il Dragone è il secondo detentore al mondo, dopo il Giappone, di titoli del Tesoro Usa ma con un livello divenuto il più basso da ottobre 2008 (nel pieno della crisi finanziaria), quando le partecipazioni ammontavano a 684,1 miliardi di dollari.
L'ondata di dismissioni potrebbe avere ricadute sul mercato del debito a stelle e strisce e di riflesso sullo stato di salute dell'economia americana. Un barometro politico chiave specie in vista delle elezioni di metà mandato. […]




