DUDLEY CORREGGE BERNANKE: SE L’ECONOMIA FA PEGGIO DEL PREVISTO, CONTINUIAMO A STAMPARE SOLDI - E LE BORSE GODONO (MILANO +0,4%)

1- SPREAD BTP CHIUDE IN CALO A 284 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in calo a 284 punti base dai 293 di ieri, col tasso sul decennale in discesa al 4,56%. Il differenziale della Spagna archivia la seduta a 304 punti base col rendimento dei Bonos al 4,76%.

2- FED: DUDLEY, QE PUÃ’ ESSERE PROLUNGATO SE L'ECONOMIA FA PEGGIO DI PREVISIONI
Finanza.com - "Le circostanze economiche potrebbero divergere significativamente dalle aspettative del Fomc. Se le condizioni del mercato del lavoro e lo slancio della crescita dovessero essere meno favorevoli rispetto alle prospettive della Fomc - e questo è ciò che è accaduto negli ultimi anni - mi aspetterei che gli acquisti di asset continuino, ad un ritmo più elevato e per un periodo di tempo maggiore". Lo ha dichiarato il presidente della Fed di New York, William Dudley, durante un discorso a New York.

3- BORSA: FTSE MIB +0,44% SU ACCORDO BANCHE E PAROLE DUDLEY SU EXIT STRATEGY FED
Radiocor - Chiusura in deciso rialzo per Piazza Affari al termine di una seduta iniziata in sordina ma sulla scia della notizia dell'accordo raggiunto in nottata a Bruxelles sul meccanismo di risoluzione delle banche in crisi, che in prospettiva permettera' di rompere il ciclo vizioso fra debito sovrano e debito bancario. Sul finire della giornata alla performance dei mercati europei ha fornito un sostegno importante anche il governatore della Fed, Bill Dudley, secondo cui i mercati hanno interpretato erroneamente le parole di Bernanke della scorsa settimana come il segnale di un prossimo aumento dei tassi dei tassi a breve.

Secondo Dudley invece, sebbene sia possibile una riduzione del programma di acquisto bond nei prossimi mesi, l'aumento del costo del denaro sulle brevi scadenze rimane molto lontano. In chiusura dunque a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,44% mentre il Ftse All Share e' salito dello 0,51%. Fra le altre principali piazze europea da segnalare i rialzi di Parigi (+0,97%), Londra (+1,26%) e Francoforte (+0,73%).

A Piazza Affari fra le blue chips si e' distinta in particolare Mediaset (+7,79%) nel giorno dell'udienza di fronte alla Cassazione sul lodo Mondadori durante la quale il procuratore generale ha auspicato una riduzione del risarcimento di circa il 15% rispetto agli attuali 564 milioni. Sul fronte valutario, l'euro recupera un po' dopo la debolezza di ieri e torna sopra la soglia di 1,30 a 1,3017 (1,2916 ieri sera) e a 128,11 yen (126,57). Il dollaro/yen scambia a 98,42 (97,54). Petrolio in rialzo dell'1,46% a 96,90 dollari al barile.

4- BTP: TASSI IN NETTO RIALZO 5 ANNI (3,47%) E 10 ANNI (4,55%)
Radiocor - Tassi in netto rialzo nell'asta medio lungo termine del Tesoro. Il BTp quinquennale giugno 2018 e' stato assegnato con un rendimento lordo del 3,47% (3,01% nell'asta precedente) mentre il BTp decennale maggio 2023 e' stato assegnato a un tasso del 4,55% (4,14% l'asta precedente). Il tasso di copertura per i quinquennali e' di 1,3 (1,4 nell'asta precedente) mentre per i decennali sale a 1,46 (1,38).

5- EUROZONA: S&P, RECESSIONE IN ASSORBIMENTO, MA NESSUNA FORTE RIPRESA
Radiocor - 'Malgrado i segnali nel secondo trimestre di un assorbimento della fase recessiva nell'Eurozona nel suo complesso, una ripresa degna di questo nome appare ancora lontana'. E' quanto scrive Standard and Poor's in un rapporto dedicato all'area dell'euro, dove sottolinea che l'Eurozona 'resta impantanata nella seconda fase recessiva in cinque anni' anche se i dati piu' recenti 'mostrano che potrebbe aver toccato il punto minimo nel secondo trimestre del 2013'.

La stima di Jean-Michael Six, capo-economista di S&P per Europa, Medio Oriente e Africa, e' che 'la crescita economica guadagni gradatamente slancio dall'ultimo trimestre di quest'anno e nel 2014, ma una ripresa degna di questo nome appare ancora lontana'. Inoltre, alcuni Paesi 'stanno andando peggio di altri in termini di investimenti, calo dell'indebitamento, export reale, volumi e tassi degli impieghi bancari.

Per questo, l'agenzia di valutazione del merito di credito ha deciso di alzare l a stima di crescita per la Gran Bretagna e di tagliare, invece, le stime per Italia e Germania, riducendo al contempo la previsione sull'inflazione per l'intera area. La stima di crescita per il nostro Paese e' stata ridotta a -1,9% per il 2013 (da -1,4% previsto in marzo) e quella per la Germania e' stata portata a +0,4% dal precedente +0,8%.

6- PIL: CSC, -1,9% NEL 2013, +0,5% NEL 2014, RIPRESA IN AUTUNNO
Radiocor - Confindustria rivede al ribasso le stime del Pil ma intravede l'inizio della ripresa a partire dall'autunno. 'Prendendo in conto i dati decisamente peggiori dell'atteso di fine 2012 e di inizio 2013', spiega il Centro studi di Confindustria in 'Scenari macroeconomici, ripresa in vista ma a passo lento' si 'rivede nettamente al ribasso la dinamica del Pil nel 2013 e mantiene pressoche' invariata la dinamica nel 2014: -1,9% (da -1,1%) e +0,5% (contro +0,6%).

L'appuntamento con variazioni congiunturali positive rimane fermo all'ultimo trimestre dell'anno in corso'. Secondo il CsC, nell'economia italiana ci sono 'qua e la' segni di fine caduta e, piu' aleatorie, indicazioni di svolta' e 'giusto a meta' del 2013, sul finire del sesto anno della crisi' si intravede 'l'avvio della risalita'. 'Il segnale piu' importante di aver 'toccato il fondo' viene dagli acquisti di auto'.

7- LUSSO: FRANCESE LVMH COMPRA MAGGIORANZA STORICA PASTICCERIA 'COVA'
Radiocor - Il gruppo Lvmh, leader mondiale del lusso, ha acquisito una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della Pasticceria Confetteria Cova Srl, titolare del marchio Cova e proprietaria della societa' Cova Montenapoleone Srl che gestisce la storica pasticceria milanese.

L'operazione - si legge in una nota del gruppo francese - ha il duplice obiettivo di preservare questa vera e propria istituzione della storia milanese, mantenendo negli attuali spazi la Pasticceria di Via Montenapoleone, e di sostenere con forza il suo sviluppo a livello internazionale, grazie alle sinergie messe a disposizione dal gruppo d'oltralpe. La famiglia Faccioli, con Paola e Daniela, continuera' ad essere presente non solo nel capitale della societa', ma anche nel management, per garantire la continuita' ed il successo che Cova ha saputo conquistare nel corso di quasi 200 anni.

8- RCS: DELLA VALLE RIFLETTE SE SOTTOSCRIVERE AUMENTO, MA NON INCREMENTERA' QUOTA
Radiocor - Diego Della Valle sta ancora riflettendo sul da farsi rispetto all'aumento di capitale di Rcs. L'imprenditore marchigiano, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, deve decidere se sottoscrivere pro quota l'aumento e mantenere cosi' la sua partecipazione oppure diluirsi nel capitale del gruppo editoriale. Con ogni probabilita', tuttavia, Della Valle non acquistera' altri diritti che gli consentirebbero di aumentare la sua partecipazione.

9- RCS: ELKANN, SODDISFATTO DA APPOGGIO AUMENTO, TRANNE UNO
(ANSA) - "Sono molto soddisfatto di come sono andate le cose con la maggioranza degli azionisti, direi tutti tranne uno". Così il presidente della Fiat, John Elkann, a proposito dell'aumento di capitale da circa 500 milioni di euro varato dall'assemblea degli azionisti di Rcs a eccezione di Diego Della Valle.

In Rcs, ha aggiunto Elkann, "c'é grandissima coesione tra gli azionisti. E una grande coesione tra i soci che rimarranno nel vedere Rcs una grande società editoriale italiana". Si tratta di "fatti positivi, così come sono positive le evoluzioni dell'ultimo anno: oggi Rcs è una società molto, molto più forte di quanto lo era un anno fa e non solo perché sarà patrimonializzata, ma anche perché sono state fatte tantissime cose".

In particolare, ha ricordato, il gruppo "ha semplificato il suo perimetro di attività con chiarezza" e "ha portato avanti una serie di iniziative che stanno dando dei frutti". "Noi abbiamo dei compagni di strada (soci, ndr) con cui siamo molto omogenei e siamo tutti d'accordo su quello che è il futuro di Rcs, un futuro all'altezza del suo grande passato".

10- RCS: ELKANN, JOVANE? DIAMO CREDITO AL SUO LAVORO
(ANSA) - "Diamo credito al lavoro fatto quest'anno" dall'a.d. Pietro Scott Jovane. Così John Elkann difende l'operato del Ceo approdato in Via Solferino circa un anno fa, precisando che "l'ambizione è di fare di Rcs la più grande società editoriale italiana". "Se uno guarda oggi alla situazione di Rcs rispetto ad un anno fa - ha sottolineato - è una situazione notevolmente migliore. Abbiamo avviato un percorso che sta dando frutti positivi. Abbiamo compattezza e omogeneità dell'assetto proprietario".

11- ENI: SCARONI, LAVORI SOUTH STREAM AL VIA ENTRO META' 2014
(ANSA) - I lavori per il gasdotto South Stream, che collegherà la Russia all'Europa senza passare dall'Ucraina, cominceranno entro la metà del 2014. Lo ha detto l'ad di Eni, Paolo Scaroni, a margine della consegna degli Eni Awards al Quirinale. "Noi ci siamo dati come scadenza per l'inizio dei lavori il secondo trimestre del 2014", ha spiegato Scaroni ai giornalisti che gli chiedevano una data per l'inizio dei lavori.

12- ENI: SCARONI, REGOLE NON IMPEDISCONO NUOVO MANDATO
(ANSA) - L'Ad di Eni, Paolo Scaroni, ha detto che le nuove regole introdotte dal ministro Saccomanni non gli impediscono di fare un nuovo mandato come Ad di Eni. "Mandati se ne possono fare quanti se ne vuole" e ai giornalisti che gli chiedevano se le regole gli impedissero un nuovo mandato, ha risposto: "No, non lo impediscono".

13- SALINI: NON VOLEVAMO SMONTARE SALOTTO BUONO, TEMPI CAMBIANO
(ANSA) - "Non avevamo come obiettivo quello di smontare il 'salotto buono'" della finanza italiana, "volevamo solo prendere e gestire Impregilo". Lo afferma Pietro Salini, amministratore delegato dell'omonima società di costruzioni e di Impregilo, in fase di fusione, l'imprenditore che circa un anno fa vinse la battaglia per il controllo del general contractor contro i Gavio, storicamente vicini a Unicredit e, soprattutto, a Mediobanca. "Il fatto che il salotto buono si smonti è una condizione dei tempi, della competizione che cresce nel mercato globale: anche i giornali si reggono sui numeri, non sulle relazioni" tra azionisti, aggiunge Salini rispondendo a una domanda durante la presentazione alla stampa del piano industriale del nuovo soggetto Salini Impregilo.

 

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