expo giovani milano

L’EXPO DEI MISTERI – SALA CONTINUA A NON FORNIRE I DATI DEGLI INGRESSI E “IL FATTO" INSISTE: A MAGGIO 2,5 MILIONI, UN FLOP – ALLORA SULLA STAMPA FILTRA UN DATO UFFICIOSO, 3 MILIONI, PRESENTATO COME “UN SUCCESSO” – PECCATO CHE LE PREVISIONI UFFICIALI PARLASSERO DI 4,2 MILIONI DI VISITATORI

Gianni Barbacetto per il “Fatto Quotidiano

 

A Milano l’aria che tira è la seguente: il commissario di Expo Giuseppe Sala si rifiuta di dare i numeri dei visitatori e per non farli calcolare fa mettere sotto embargo anche i dati dei biglietti del metrò e della raccolta della spazzatura. I giornali sanno che il primo mese non è andato bene, ma non vogliono incrinare il clima di sostegno patriottico al Grande Evento, altrimenti si entra nel novero dei gufi.

 

EXPO GIUSEPPE SALAEXPO GIUSEPPE SALA

Un giornale – il Fatto quotidiano – rompe quest’embargo nazionale da tempi di guerra, allinea fatti ed elementi critici, chiede trasparenza sui dati e offre – come dovrebbe fare qualunque giornale libero – un suo conteggio non autorizzato: gli ingressi sono almeno del 30 per cento sotto le previsioni, 60 mila nei giorni feriali, 140 mila il sabato, non più di 100 mila la domenica. Apriti cielo.

 

Il nostro giornale è accusato di attività antinazionale, di danneggiare l’Evento Planetario. Partono le rassicurazioni e le contromisure. Va tutto bene. Anzi benissimo. Sala “incassa il primo successo”, scrive un importante quotidiano, che fa balenare anche la possibilità che il commissario straordinario di Expo possa addirittura diventare il prossimo sindaco di Milano. Il “primo successo” incassato sarebbero i 3 milioni di visitatori del mese di maggio. Non sappiamo se davvero sono stati 3 milioni, anzi al Fatto risulta che non siano più di 2 milioni e mezzo. Ma se è vero, è davvero un successo? Proviamo a fare i conti.

 

giuseppe sala giuseppe sala

Chiunque può capire che 3 per 6 (i mesi di Expo) fa 18 e 18 milioni è ben al di sotto dei 24 promessi. Il 25 per cento in meno. I mesi, però, non sono tutti uguali: confrontiamo allora le dichiarazioni di Sala (mai ufficiali, sempre lasciate filtrare) con le previsioni di Expo che sono precise non solo mese per mese, ma giorno per giorno. Per maggio, erano previsti 4.200.000 visitatori. Dunque Sala ammette già di essere 1.200.000 ingressi sotto le previsioni. Se consideriamo poi i visitatori calcolati dal Fatto (ovvero 2.500.000), sono 1.700.000 in meno.

 

Non siamo gufi: speriamo che i mesi prossimi vada meglio. Tifiamo per Expo, anche perché come cittadini dovremo pagare i suoi debiti. Però tra poco finiranno le scuole e dunque si esaurirà l’afflusso di scolaresche che in queste settimane ha rimpolpato gli ingressi. Speriamo allora che si facciano vivi gli stranieri. Finora non si sono visti. La situazione a Milano è incomparabile con la settimana della moda o quella del design, in cui gli hotel sono al completo, i ristoranti pieni, i taxi introvabili.

 

Gianni Barbacetto Gianni Barbacetto

A maggio la città è stata tranquilla, l’effetto Expo non s’è visto. Anche per le prossime settimane non sono previsti voli speciali negli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio. Dell’annunciato milione di cinesi che doveva precipitare su Milano non c’è traccia. Ieri, il segretario della Cgil Susanna Camusso ha chiesto trasparenza: “Per un evento come Expo i numeri scompaiono”.

 

Dopo l’articolo del Fatto , anche due consiglieri comunali - il radicale Marco Cappato e il Cinque Stelle Mattia Calise - hanno chiesto di conoscere le vere cifre: “Il nostro delegato Expo Gianni Confalonieri”, ha risposto il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo,“mi ha risposto che la società Expo ritiene di non fornirli. Non capisco il perché: sono abbastanza solido psicologicamente per reggere a qualsiasi notizia”.

Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo

 

Gli espedienti per ingrossare i numeri – l’ingresso serale dopo le 19 a 5 euro anziché 39 e il prolungamento dell’orario fino a mezzanotte nei weekend – fanno infuriare i commercianti milanesi. “Negozi, bar e ristoranti stanno per ora subendo il cannibalismo di Expo”, ha dichiarato il loro presidente Lino Stoppani: “Registriamo consistenti cali di fatturato per il nomadismo serale verso Expo dei milanesi”. Sala lascia scrivere della sua possibile candidatura a sindaco, naturalmente smentendo, ma solo a metà: “Io non so se voglio fare il sindaco, né se sono in grado. So che non voglio pensarci adesso”. Ma i commercianti milanesi, importanti al momento del voto, cominciano a non volergli bene.

EXPOEXPOEXPO APERTURA SERALEEXPO APERTURA SERALE

 

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…