HOGAN (ETIHAD): “CHIUDEREMO LA TRATTATIVA CON ALITALIA A FINE MESE”. LUPI: “AVANTI PURE SENZA CGIL” - PIAZZA AFFARI BRILLA (+2%) ANCHE GRAZIE A TELECOM (+5%) - I LUCISANO IN BORSA - LAPO ELKANN FARÀ LA CAMPAGNA PER L’AUTO SHOW DI MILANO

 

1.ALITALIA: HOGAN, TRATTATIVA ANCORA IN CORSO, CHIUSURA A FINE MESE - E CONFERMA: 'PUNTIAMO A QUOTA DEL 49% DEL CAPITALE'

james hogan james hogan

Radiocor - Con Alitalia c'e' una 'trattativa importante ancora in sviluppo: l'intenzione, qualora dovesse andare a buon fine e' poter acquisire il 49% di Alitalia'. Lo ha detto l'amministratore delegato di Etihad, James Hogan, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del volo diretto Etihad Roma-Abu Dhabi. 'Siamo ancora in fase di trattative - ha precisato Hogan - stiamo analizzando la documentazione, la trattativa si concludera' a fine mese, poi iniziera' il processo a livello europeo. Dopo di quello ci troveremo al punto di completare l'accordo'.

 

2.ALITALIA, LUPI: AVANTI ANCHE SENZA CGIL, O SI SCEGLIE SVILUPPO O BARATRO

Maurizio Lupi - Foto PizziMaurizio Lupi - Foto Pizzi

 (LaPresse) - "Le sigle che hanno firmato l'accordo rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Se la Cgil dice no l'accordo resta valido e si va avanti". Tira dritto, ribandendo quanto detto ieri, il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, in merito alla vicenda Alitalia, intervistato da Radio1.

 

susanna camussosusanna camusso

"O si sceglie il baratro o lo sviluppo. Ci sono gli ammortizzatori sociali, a questo punto c'è l'accordo quadro aziendale. Non si possono mettere i paletti per farlo fallire" aggiunge.

 

"Ovviamente la trattativa con Alitalia è ancora in fase di sviluppo, ma la nostra intenzione, se andrà bene il negoziato, è di acquisire il 49% della compagnia", ha detto oggi il ceo di Etihad, James Hogan, nell'incontro con i media in corso a Roma.

 

3.TELECOM ITALIA VOLA. SI SCOMMETTE SUL CONSOLIDAMENTO DEL SETTORE

Trend Online – A giocare il ruolo da protagonista quest’oggi a Piazza Affari è Telecom Italia che ha catalizzato l’attenzione degli acquirenti sin dalle prime battute. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un ribasso di oltre tre punti percentuali, quest’oggi ha ripreso con decisione la via dei guadagni. Dopo un avvio già in rialzo, Telecom Italia ha progressivamente allungato il passo, presentandosi negli ultimi minuti a ridosso dei massimi intraday, a quota 0,89 euro, con un rally del 5,26%.

PATUANO PATUANO

 

Gli acquisti sono alimentati da volumi di scambio molto vivaci, visto che fino ad ora sono passate di mano oltre 96 milioni di azioni, già al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco più di 90 milioni di pezzi.

 

Nozze in vista tra Wind e 3 Italia?

LI KA SHINGLI KA SHING

A scatenare gli acquisti su Telecom Italia contribuiscono le ultime indiscrezioni di stampa, già circolate in passato, secondo cui Wind e 3 Italia, rispettivamente il terzo e il quarto operatore mobile nel mercato italiano, si starebbero preparando per unire le forze e dare vita al terzo concorrente con una quota di mercato del 30%.

 

4.EURO: BCE, APPREZZAMENTO DEL 7% NEL 2013, SECONDO RIALZO PIU' AMPIO DAL 1999

Radiocor - L'euro si e' apprezzato in termini nominali effettivi del 7% nel 2013, il secondo rialzo piu' ampio dal 1999. E' quanto annuncia la Bce nel rapporto annuale sulla valuta comune, nel quale sottolinea come 'i consistenti flussi di capitale in arrivo verso l'area dell'euro si sono riflessi in un continuo e generalizzato rafforzamento del tasso di cambio dell'euro'.

mario draghi 3mario draghi 3

 

L'area dell'euro ha attirato nel 2013 una fetta maggiore di investimenti dall'estero rispetto all'anno prima ma la quota coperta dall'euro come valuta di riserva internazionale, cosi' come il suo peso come valuta di finanziamento internazionale sono in lieve calo. Il rapporto su 'Il ruolo internazionale dell'euro', che analizza l'uso della valuta da parte dei non residenti nell'Eurozona nel 2013, sottolinea che, in uno scenario improntato a 'un miglioramento del sentimento di mercato nei confronti dell'area dell'euro, diversi indicatori usati per valutare l'u so internazionale dell'euro sono diventati o sono rimasti positivi nel 2013'.

 

Fulvio Lucisano Fulvio Lucisano

In particolare, l'interesse degli investitori internazionali per i titoli dell'Eurozona, che sono generalmente denominati in euro, e' aumentato 'considerevolmente' l'anno scorso. La domanda estera di banconote in euro e' aumentata per il terzo anno consecutivo e la crisi del debito sovrano europeo non ha avuto conseguenze nel ricorso all'euro come valuta parallela nei Paesi dell'Europa centrale e sud-orientale. In altri segmenti di mercati si osserva, invece, un minore ricorso all'euro come valuta internazionale, ad esempio nel suo peso sulle riserve in valuta globali, sceso di 0,9 punti percentuali (a tassi di cambio costanti) al 24,4% nel 2013.

 

5.LUCISANO MEDIA GROUP SBARCA SULL'AIM ITALIA

Finanza.com – Nuovo debutto oggi sull'Aim Italia: si tratta di Lucisano Media Group, società attiva nella produzione e distribuzione nel settore cinematografico e televisivo. Stando ai dati forniti da Borsa Italiana in fase di collocamento la società ha raccolto 6,35 milioni di euro, il flottante al momento dell’ammissione è del 12,25% con una capitalizzazione pari a 51,85 milioni di euro. Lucisano Media Group sarà inserita da domani anche nel paniere dell’indice Ftse Aim Italia, che conta oggi 49 società.

Paola Lucisano Paola Lucisano

 

6.PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore”

 

LA FAMIGLIA BERTARELLI TRATTA IN CINA PER ESAOTE

Il dossier di Esaote passa ai grandi private equity dell'Estremo Oriente. Il giorno dopo il riassetto che ha portato la svizzera Ares Life Sciences della famiglia Bertarelli a incrementare la propria partecipazione nella società biomedicale al 48% del capitale (dal 39,8% che già deteneva) continuano a circolare indiscrezioni sul potenziale interesse di fondi cinesi per un ingresso nell'azienda. In particolare, secondo quanto riportato da Mergermarket, il dossier sarebbe sulla scrivania del private equity asiatico Fosun.

 

Ernesto BertarelliErnesto Bertarelli

Il partner cinese servirebbe per svilupparsi con maggiore forza sul mercato cinese. Nel frattempo, si guarda alle quote delle banche (Mps e Banca Intesa Sanpaolo) nell'azionariato di Esaote. L'altro ieri Ares Life Sciences ha acquistato il 7,4% da Banca Carige. Ma nell'azionariato ci sono anche Intesa Sanpaolo tramite Imi Investimenti (19,2%) e Mp Venture (13,2%), oltre al fondo Equinox (13,2%). E proprio a questi istituti si guarda per un possibile futuro riassetto. (C.Fe.)

 

LA PIETRA TOMBALE SU SCOTTI FINANZIARIA

Scende il sipario sulla vicenda della Scotti Finanziaria, l'ex Eurogest del finanziere Paolo Federici, l'inventore dei titoli atipici, storia vintage di finanza tradita anni Ottanta. Il liquidatore Franco Lo Baido, dopo vent'anni di lavoro, ha depositato il bilancio finale. Ai soci rimasti con la 'carta' Scotti Finanziaria andrà un rimborso, se tutto andrà bene in autunno, che è poco più di un pro forma: 0,024 euro per azione.

 

CONSOB CONSOB

Andò meglio ai 4.800 azionisti Scotti, riuniti in un comitato, che nel '92 riuscirono a vendere i titoli a Pierre Premier per 400 lire (poco più di 20 centesimi) per azione. Erano quelli tempi in cui, narrano le cronache finanziarie, una Consob benevola non impose l'Opa all'azionista di riferimento , il Credit Lyonnais . La liquidazione volontaria della Scotti in questi lunghi anni ha prima ceduto gli immobili (c'era anche un albergo in Sardegna), poi atteso pazientemente i crediti fiscali e, l'anno scorso, i proventi del fallimento Sasea, altro nome noto della cattiva finanza per chi ha più di trent'anni. (G.Gz.)

 

LE BANCHE BULGARE SI APPELLANO ALLA BCE

La crisi bancaria ha colpito duro l'immagine del paese balcanico così la Banca centrale bulgara ha pensato di chiedere alla Bce la possibilità di aderire al Meccanismo unico di vigilanza (Ssm) in anticipo in modo da sottoporsi ai severi controlli di Francoforte. La Bulgaria sarebbe il primo paese, al di fuori dell'Eurozona, ad aderire al meccanismo, istituito come risposta alla crisi finanziaria e del debito sovrano della zona euro.

 

NovartisNovartis

La nazionalizzazione in vista di Corpbank e la successiva crisi che ha colpito un'altra banca, la First Investment Bank, avevano sollevato qualche dubbio sulla qualità della vigilanza bancaria della Bulgaria che ha aderito all'Unione europea nel 2007. Per dissipare i timori degli investitori il presidente della Repubblica, Rosen Plevneliev, dopo un vertice con i leader politici, ha proposto ieri che il sistema creditizio sia sottoposto alle severe regole europee prima di entrare nella moneta unica così da rassicurare i mercati. (V.D.R.)

 

NOVARTIS E GOOGLE SI RIFANNO LA VISTA

Farmaceutica svizzera e tecnologia informatica Usa. Novartis e Google collaboreranno nel segmento delle lenti a contatto dette intelligenti, a scopo medico. Novartis ha concluso un accordo di licenza attraverso la controllata Alcon, attiva nell'oftalmologia. L'intesa dovrebbe permettere di associare i progressi tecnologici di Google nella miniaturizzazione elettronica alle competenze di Novartis. La tecnologia "smart lens" offre la possibilità di trasformare le cure dell'occhio e di rafforzare il primato di Alcon nelle lenti a contatto, ha spiegato Novartis.

 

Che si interessa in particolare a due applicazioni: una per i malati di diabete, che potrebbero gestire meglio la loro patologia servendosi di lenti in grado di rilevare la concentrazione di glucosio; l'altra, più a lungo termine, per le persone con presbiopia. Nessuna indicazione sulle possibili ricadute finanziarie del progetto, ma solo l'idea delle lenti svizzero-americane è piaciuta e a Zurigo ieri il titolo Novartis ha chiuso in lieve rialzo, in una giornata che è stata invece difficile per molte altre azioni. (L.Te.)

google-smart-contact-lensegoogle-smart-contact-lense

 

7.SUSSURRI E GRIDA

Dal “Corriere della Sera”

 

AUTO SHOW DI MILANO, LA CAMPAGNA A LAPO ELKANN

(b.car. ) Independent Ideas, l’agenzia creativa di Italia Independent Group, curerà la campagna di comunicazione del futuro Auto Show di Milano, che si svolgerà dall’11 al 21 dicembre 2014. Una campagna integrata che spazierà a 360 gradi, dalla stampa al web, dalla radio alle affissioni, dagli eventi alle relazioni pubbliche sino ad arrivare ad innovative presentazioni di prodotto e allestimenti su misura. «La campagna di comunicazione — dice Alberto Fusignani, Ceo di Independent Ideas — saprà coniugare il mondo dell’auto con le caratteristiche uniche di Milano, culla del fashion, del lifestyle e del design italiano nel mondo.

 

LAPO ELKANN E LA SUA FERRARI MIMETICA LAPO ELKANN E LA SUA FERRARI MIMETICA

Un evento che celebrerà non soltanto le ultime novità in termini di prodotto e design, ma anche in termini di sostenibilità, smart energy e connected car». Con la sua Indipendent Idea Lapo Elkann, insieme con l’organizzatore del salone Alfredo Cazzola e con l’Ente Fiera di Milano, vuole contribuire ad elevare l’immagine del nostro Paese. «Stiamo lavorando ad un vasto programma di iniziative — afferma Lapo Elkann — sia in termini di comunicazione che di design, per ridare lustro all’Italia e ai suoi marchi, nella crescente competizione internazionale.

 

conde nastconde nast

Le idee sul tavolo sono tante e verranno rivelate nei prossimi mesi.». Un’esposizione automobilistica che ha l’ambizione di confrontarsi con i principali saloni internazionali (Ginevra, Parigi e Francoforte), in particolare modo dopo l’annuncio che Fiat — che è anche sponsor dell’Expo che partirà pochi mesi dopo — parteciperà alla manifestazione con tutti i suoi marchi. Il racconto di una nuova stagione dell’automobile, a pochi mesi dall’inizio dell’Expo, che prevede tra gli altri la collaborazione della casa editrice Condé Nast.

 

VENTURE CAPITAL, INUTILIZZATI 22 MILIONI DEI FONDI PER LE START UP DEL SUD

(a. pu.) Chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane, dice il proverbio. Vale anche per le startup del Sud che hanno visto volatilizzarsi 22 milioni a loro destinati, per la metà soldi pubblici. Mai impiegati. Dei 110 milioni in dotazione al Fondo Ht per il Mezzogiorno, infatti — costituito per cofinanziare con capitale pubblico e privato le nuove aziende meridionali (un euro il Tesoro, un euro i fondi di venture capital) — si scopre ora tra le righe che soltanto 88,3 milioni sono stati utilizzati in quattro anni (in 53 startup).

 

GUIDA ALLE STARTUP GUIDA ALLE STARTUP

Ieri è stata presentata la sesta edizione del Venture capital monitor, l’osservatorio della Liuc (Università di Castellanza ) con Aifi sugli investimenti del venture capital nelle nuove aziende. I dati sono in crescita, ed è positivo: sono 66 le startup finanziate dal venture capital in Italia l’anno scorso, +16% rispetto al 2012. Totale 58 milioni di euro, contro i 49 dell’anno precedente. Metà di questi soldi (26,9 milioni) sono andati al Sud (in 20 imprese). Il merito è stato attribuito anche agli strumenti di Stato, come il Decreto startup e il Fondo Ht per il Mezzogiorno, appunto, che hanno attratto capitali. Peccato che, dei tre fondi partner del Tesoro (Vertis, Atlante e Principia), solo uno, Vertis, sia riuscito a investire tutto ciò che aveva a disposizione (12,5 milioni in 20 aziende).

 

Gli altri due si sono fermati prima e i soldi del Tesoro sono tornati indietro, inutilizzati. Il paradosso è che i fondi non sanno nemmeno con chi parlare, dello Stato, per girare i guadagni. «Il Dipartimento innovazione e tecnologia non esiste più, si è perso traccia degli interlocutori — dice Amedeo Giurazza, amministratore delegato di Vertis —. Se devo fare un rimborso, non so a chi dare i soldi».

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO

 

SEGAFREDO ZANETTI INCARICA BANCA IMI E BNP PARIBAS PER L’IPO IN BORSA

(c. tur. ) Sono stati formalizzati a Banca Imi e Bnp Paribas i mandati di global coordinator per la futura ipo a Piazza Affari del caffè Segafredo Zanetti, ipotizzata per novembre se le condizioni dei mercati saranno favorevoli. Con ricavi per un miliardo e 63 milioni di ebitda nell’ultimo esercizio, il gruppo trevigiano guidato da Massimo Zanetti è tra le candidate matricole che hanno lavorato con più concretezza allo sbarco sul listino, dove si progetta di collocare il 30-35% del capitale e raccogliere mezzi freschi per continuare l’espansione internazionale. Segafredo Zanetti è il numero due nazionale dopo Lavazza e potrebbe ambire a una valutazione non lontana dai ricavi, alla luce dei multipli di quotazione di Starbucks e Green mountain coffee negli Stati Uniti.

 

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...