L’EUROPA TIRA LA VOLATA A MONTI-FORNERO: “RIFORMA DEL LAVORO DEGNA DI SOSTEGNO” - LA CGIL PIAZZA UN PACCHETTO DI SCIOPERO - TODOS A TRABAJAR: IN SPAGNA LE 35 ORE STATALI DIVENTANO 37,5 - LA MERKEL SORRIDE: NEL 2012 L’ECONOMIA DELLA GERMANIA CRESCERÀ PIÙ DEL PREVISTO - BTP ITALIANI DA RECORD: VICINO IL TRAGUARDO DEI 7 MLD - CHI È IL SOCIO OCCULTO CHE POSSIEDE IL 49% DI BLUE PANORAMA? - CUCCAGNA PER I MANAGER DI VERIZON - INTERNET CONTRIBUISCE ALL'ECONOMIA USA PIÙ DELL'INTERO GOVERNO FEDERALE…

1 - LAVORO: UE, RIFORMA DEGNA DI SOSTEGNO...
(ANSA) - La Ue sostiene la riforma del lavoro italiana: "Ha intenzione di dinamizzare il mercato del lavoro, corrisponde al nostro obiettivo di creare un mercato più dinamico e la sua direzione è degna di sostegno", ha detto oggi il commissario Ue all'Occupazione Lazlo Andor, precisando come la riforma abbia un'"ambizione notevole".

2 - ART.18: CGIL, PACCHETTO 16 ORE SCIOPERO,8 PER GENERALE...
(ANSA) - Un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui 8 per uno sciopero generale con manifestazioni territoriali e 8 per assemblee. E' questa la proposta della segreteria della Cgil al direttivo del sindacato, ora riunito, contro la riforma del mercato del lavoro e le modifiche all'articolo 18.

3 - LAVORO:SPAGNA;ADDIO 35 ORE STATALI,SETTIMANA SALE A 37,5 ORE...
(ANSA) - Il governo spagnolo del premier Mariano Rajoy prevede di portare da 35 a 37,5 ore la settimana lavorativa per tutti i dipendenti pubblici del paese, ha annunciato il segretario di stato all'amministrazione pubblica Antonio Beteta. Il nuovo esecutivo di centrodestra ha già aumentato di 2,5 ore la settimana di lavoro dei funzionari dello stato centrale il 30 dicembre scorso.

La misura sarà estesa a tutte le amministrazioni pubbliche del paese, quindi anche a regioni e comuni, ha detto Beteta a El Mundo. La misura farà parte delle nuove misure anti-deficit iscritte nel bilancio generale dello stato per il 2012 che il governo approverà il 30 marzo. Alcuni comuni, fra cui quello di Madrid, rileva però El Mundo, hanno già annunciato che manterranno la settimana di 35 ore per i loro funzionari. Barcellona invece è già passata alle 37,5 ore.

4 - CRISI:GERMANIA,ISTITUTO RWI RIALZA PREVISIONI PIL 2012 (+1%)...
(ANSA) - L'economia in Germania crescerà nei prossimi mesi più del previsto. E' quanto emerge dalle proiezioni dell'istituto tedesco di ricerca economica Rwi, che ha ritoccato al rialzo le sue stesse precedenti previsioni sul pil nazionale per il 2012, dallo 0,6% di dicembre all'attuale 1%. Alla luce dei più recenti sviluppi il rallentamento dell'economia nell'ultimo trimestre del 2011, secondo i ricercatori del Rwi, può essere considerato come "una fase di debolezza transitoria", è scritto nel rapporto.

5 - P.A: ARAN,RETRIBUZIONI 2011 FERME +0,2%,INFLAZIONE 2,8%...
(ANSA) - Le retribuzioni contrattuali nel pubblico impiego sono ferme nel 2011 a un +0,2% mentre l'inflazione raggiunge il 2,8%. Emerge dai dati Aran, che segnalano come, nello stesso periodo, l'industria fa segnare un +2,5%. L'incremento per i dipendenti pubblici corrisponde alla sola indennità di vacanza contrattuale.

6 - PARMALAT: SPETTA A TRIBUNALE ROMA ULTIMA DECISIONE...
(Adnkronos) - Spetta al tribunale di Roma l'ultima decisione. Questo, in sintesi, il commento da parte di Parmalat in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che, accogliendo in parte gli appelli di Roma Capitale e Ariete Fattoria Latte Sano, ha disposto la restituzione delle azioni della Centrale del Latte di Roma a Roma Capitale.

"La sentenza di condanna -sottolinea la societa' di Collecchio in una nota- non fa che confermare quanto precedentemente stabilito dal giudice amministrativo circa il riacquisto delle azioni da parte del Comune di Roma per effetto della dichiarata nullita' della procedura di alienazione della Centrale del Latte di Roma".

"Posizione questa da sempre contestata da parte di Parmalat e circa la quale -sottolinea la societa'- si attende la decisione del Tribunale di Roma, che e' l'unico competente in materia, e di fronte al quale pende giudizio sulla titolarita' delle azioni". Parmalat, inoltre "si riserva ogni opportuna iniziativa nelle sedi competenti a tutela dei propri diritti".

7 - UNICREDIT: LAVORI IN CORSO SU PRESIDENZA, SOLUZIONE INTORNO A PASQUA...
(Adnkronos) - Proseguono in Unicredit i lavori per nominare il nuovo consiglio di amministrazione e, in particolare, il successore di Dieter Rampl alla presidenza. Oggi il cda ha ascoltato la relazione del vicepresidente Vincenzo Calandra Buonaura sul profilo qualitativo e quantitativo ideale dei componenti del nuovo board. Un nome per la presidenza ancora non sarebbe stato deciso ed e' probabile che le consultazioni proseguano anche dopo il cda del 27 marzo, che esaminera' i conti del 2011. Il cda, preceduto dai comitati interni iniziati nel primo pomeriggio, si e' concluso intorno alle 18.

Appare ormai improbabile che la soluzione del rebus della presidenza di Unicredit possa finire per coinvolgere altri piani della finanza italiana, in particolare le Assicurazioni Generali. Gabriele Galateri, cooptato in consiglio nella scorsa primavera in sostituzione
di Cesare Geronzi, deve essere confermato nel board dall'assemblea di fine aprile.

Oggi tuttavia fonti del consiglio del Leone, che si e' riunito per approvare i conti del 2011, hanno spiegato che Galateri verra' riconfermato alla presidenza, perche' "e' bravo", e che la scadenza "e' solo un fatto tecnico". La fonte ha escluso l'ipotesi che Fabrizio Palenzona possa diventare presidente delle Generali ("E' una sciocchezza", ha detto). Anche un'altra fonte del consiglio del Leone ha detto che si tratta di un'ipotesi "mai sentita, assolutamente".

8 - LA PISTA DI BLUE PANORAMA NEL PARADISO DI PANAMA...
M. Ger. per il "Corriere della Sera2 - Chi è il socio occulto che possiede il 49% di una delle più importanti compagnie aeree italiane? La Blue Panorama Airlines è destinata, secondo il protocollo d'intesa firmato a gennaio, a integrarsi con Alitalia che vuole essere competitiva sul mercato low cost. L'operazione è a tre: oltre a Blue Panorama anche Wind Jet sarà di fatto acquisita da Alitalia.

Le modalità dell'operazione (scambio di azioni, cash più azioni o altro) non sono ancora note nei dettagli. Noti sono gli azionisti dell'Alitalia di Roberto Colaninno. E anche Wind Jet è controllata totalmente e trasparentemente dalla famiglia catanese Pulvirenti, proprietaria del Catania Calcio. Blue Panorama è invece un rebus panamense per il 49% del capitale. La compagnia aerea è stata fondata nel 1998 da tre soci tra cui un ex pilota Alitalia, Franco Pecci, 67 anni che poi ha liquidato gli altri due azionisti.

Sul sito si legge che oggi è «a capitale privato totalmente italiano». Ma è vero a metà. Infatti Blue Panorama è sì controllata al 100% dall'italianissima Formula Blue ma lì dentro il presidente Pecci ha solo il 51% mentre il resto è in Lussemburgo, nella finanziaria Knight Finanz amministrata dai classici professionisti «terzi» (nessun rappresentante della famiglia Pecci). E Knight Finanz che origine ha? I capitali per la nascita arrivarono nel 2005 da Panama, tramite la finanziaria Odessa Securities.

Quel denaro di provenienza ignota affluì dall'estero proprio quando, nel 2005, la compagnia di Pecci aveva bisogno di liquidità per far fronte ai pessimi risultati di bilancio (il patrimonio netto era negativo). Dai documenti disponibili risulta dunque che il 49% della Blue Panorama faccia tuttora capo, via Lussemburgo, alla panamense Odessa Securities. Soldi di Pecci o di altri? Nel primo caso: perché l'utilizzo di piramidi societarie impenetrabili?

Nel secondo: chi è il vero proprietario del 49% della Blue Panorama, 2 milioni di passeggeri trasportati nel 2011 con una flotta di 12 aeromobili Boeing, pronta per fondersi in Alitalia? La compagnia in una mail risponde così: «La Presidenza in questo momento ritiene che la massima riservatezza sia il modo migliore per tutelare Blue Panorama... e le altre compagnie coinvolte nella trattativa di integrazione». Blue Panorama o Blue Panama Airlines?

9 - I COMPENSI RECORD DI VERIZON...
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - La crisi? Di sicuro non tocca troppo il mondo delle telecomunicazioni americane. Almeno a guardare alla busta paga di alcuni numeri uno. L'ultimo esempio? Ivan Seidenberg, Ceo di Verizon Communications, nel 2011 ha guadagnato più che negli ultimi due anni, diventando il top manager più pagato delle tlc Usa.

Nel complesso Seidenberg ha ricevuto 26,4 milioni di dollari nel 2011, rispetto ai 18,1 milioni del 2010 e ai 17,5 milioni del 2009, pur avendo ricoperto il ruolo di Ceo solo per 7 mesi e aver finito il 2011 come presidente esecutivo. Il suo successore, Lowell McAdam, ha incassato 23 milioni nel 2011. Come dire: in 12 mesi Verizon ha sborsato 49,4 milioni per remunerare un Ceo del gruppo. Alla concorrente At&T, il numero uno Randall Stephenson ha invece incassato 18,7 milioni di compensi nel 2011. A dispetto della crisi.

10 - UNICREDIT, DONNE IN CONSIGLIO? FINO A 4...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - «Nel consiglio di amministrazione (di Unicredit, ndr) trova generalmente espressione la composizione dell'azionariato con particolare riguardo ai soci stabili». Nero su bianco, è questo il punto essenziale nella definizione dei criteri qualitativi e quantitativi del board deciso ieri dal consiglio di Unicredit, in risposta alle richieste della Banca d'Italia.

Ed è la linea che ha portato alla non riconferma del presidente Dieter Rampl, che invece immaginava un board ristretto a 15 esponenti (5 a testa per italiani, esteri e fondi) da votare all'assemblea dell'11 maggio. Le fondazioni, in sostanza, non intendono mollare la presa, tanto più adesso che si sono leggermente diluite al 12%.

Il prossimo board, è l'indicazione della banca, dovrebbe essere di 19 amministratori (dagli attuali 20, già diminuiti da 23) e in esso accanto a «esponenti dei maggiori Paesi in cui il gruppo opera» ci dovranno essere anche imprenditori e professionisti italiani, visto che la capogruppo ha diretta responsabilità per le attività italiane. Fra le altre caratteristiche qualitative, le donne dovranno essere un quinto del totale (potrebbero dunque arrivare a 4); gli amministratori non dovranno avere cariche elettive o di governo né di partito a livello nazionale o locale; né dovranno essere incompatibili con altre banche o assicurazioni concorrenti.

11 - INTERNET? VALE PIÙ DEL BILANCIO DI OBAMA...
Giuliana Ferraino per il "Corriere della Sera" - Internet contribuisce all'economia americana più dell'intero governo federale. Secondo uno studio del Boston Consulting Group (Bcg), anticipato dalla Cnn, il fatturato della Rete ha raggiunto 684 miliardi di dollari nel 2010, cioè il 4,7% del Pil Usa, contro i 625 miliardi del governo di Washington, il 4,3% delle attività economiche Usa. Non solo.

Se fosse considerata come un'industria a sé, Internet sarebbe più grande dell'intero settore dell'istruzione, delle costruzioni o dell'agricoltura. Soltanto nel comparto retail, l'ecommerce ha rappresentato il 5% delle vendite Usa. Ma è il Regno Unito il campione mondiale dell'Internet economy, che vale l'8,3% del Pil, seguono la Corea del Sud (7,3%) e la Cina (5,5%).

Gli Usa si piazzano al 4° posto con il Giappone, rileva il Bcg e stima una crescita di Internet del 10% circa all'anno fino al 2016 nei Paesi del G20. Ma nelle economie emergenti la crescita sarà quasi doppia, con Argentina e India in testa. E l'Italia? Nella parte alta della classifica non compare. È vero che sono tempi di austerity e frenata economica, però far ripartire gli investimenti sulla Rete e riaprire l'agenda digitale favorirebbe lo sviluppo dell'Internet economy anche nel nostro Paese, contribuendo alla crescita.

12 - IL MONTE DEI FANTASMI...
Andrea Greco per "La Repubblica" - Raramente sono girati, e si sono scritti, tanti nomi di compratori di azioni Mps come da quando la fondazione è costretta a cedere il 15,5% delle sue, per ripagare i debiti. Strana discrasia: un titolo che in quattro anni ha decimato il valore, una banca con diversi problemi eppure fuori Borsa tanto seduce.

Il mistero avvolge anche le offerte vincolanti di fondi, scadute ieri. La stampa attendeva almeno quattro "compratori strategici", ma solo il fondo Equinox avrebbe depositato un´offerta, per avere fino al 9% di Mps. Non è poi detto che l´ente vorrà cedergli davvero i titoli, intento com´è a scaricarli «sui blocchi» a piccole quote. Gli esperti di blocchi fanno notare che i compratori di titoli Mps sarebbero gli stessi intermediari che vendono simili quantità in Borsa tutto il giorno. Per nulla strategici, ma per nulla ingombranti.

13 - BTP ITALIA DA RECORD VICINO IL TRAGUARDO DEI 7 MILIARDI...
Ettore Livini per "La Repubblica" - Il Btp Italia si avvia verso un clamoroso successo. A metà collocamento, infatti, il nuovo bond a quattro anni emesso dal Tesoro e costruito "su misura" per i piccoli risparmiatori ha già garantito una raccolta largamente superiore alle previsioni. In 48 ore sono stati prenotati titoli per 3,7 miliardi di euro, quasi il doppio delle previsioni di risultato complessivo. La partecipazione all´operazione dei piccoli investitori continua a essere massiccia - garantiscono fonti vicine al collocamento - ma già da ieri hanno iniziato a muoversi pure i grandi operatori istituzionali.

Il taglio medio delle operazioni è salito infatti dai 44mila euro del primo giorno ai 60mila circa di ieri, livelli comunque inferiori di gran lunga a quelli che si registrano in un´asta tradizionale. A questo punto l´obiettivo di un´emissione da 7 miliardi - dicono fonti vicine al collocamento - è largamente alla portata, anche perché gli istituzionali, come tradizione, dovrebbero palesarsi sul mercato all´ultimo minuto. E questo risultato sarebbe di gran lunga superiore anche alle più ottimistiche previsioni del Tesoro.

Il Btp Italia ha una durata di quattro anni, un rendimento minimo garantito del 2,25% più un incremento di valore semestrale legato all´inflazione italiana. Il Governo riconoscerà un bonus del 4 per mille a chi comprerà il titolo in fase di sottoscrizione e lo conserverà fino a scadenza. La vera novità è però sono le modalità attraverso cui si può acquistare il titolo: non solo in banca, ma anche online attraverso il Mot, risparmiando sulle spese di commissione dell´intermediario. Un modo per incentivare la partecipazione anche dei piccoli risparmiatori, chiamati a dare il loro contributo alla soluzione della crisi dei debiti sovrani.

 

 

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