MONTEZEMOLO SPERNACCHIATO DA PERNA: LA SCIANTOSA DELL’INDUSTRIA NAZIONALE - SEMPRE PRESIDENTE DI QUALCOSA, POCO VOLTE HA GESTITO UN’AZIENDA – HA LASCIATO LA POLTRONA IN ALITALIA, MA RESTA NEL CDA – PRODUTTORE SERIALE DI FIGLI, IDENTICA SINDROME DEL SUO AMICO DELLA VALLE – DA SEMPRE E’ UNO DEI MANAGER MEGLIO PAGATI D’ITALIA

 

Giancarlo Perna per La Verità

 

MONTEZEMOLO CARACENIMONTEZEMOLO CARACENI

A poco a poco, come si addice a un gran signore qual è, Luca Cordero di Montezemolo diminuisce i suoi incarichi. L' ultima rinuncia, la presidenza di Alitalia-Etihad. Una fuga alla chetichella dal disastro dell' ex compagnia di bandiera che perde un milione di euro ogni 24 ore. Nemmeno Allah, sotto la cui protezione si era rifugiata, ha potuto trarla d' impaccio.

 

Montezemolo, che dei soci sauditi era fiduciario, non vuole grane alla sua età e ha tirato la riverenza. Ma non è sciocco: resta infatti nel mondo dei petroldollari che bazzica con profitto da oltre un lustro. Mantiene così il suo posto nel cda dell' Alitalia arabizzata e lo strapuntino di vicepresidente dell' Unicredit su cui siede dal 2012 come procuratore del fondo sovrano di Abu Dhabi, proprietario della compagnia.

luca cordero di montezemolo (3)luca cordero di montezemolo (3)

 

Certo, paragonato al passato, è in declino. Ma quando il 31 agosto compirà gli anni, Luca sarà comunque il settantenne che ha ricoperto più ruoli su questa Terra. Nessuna vita si riassume come la sua in incarichi svolti. Per fortuna ha commesso alcuni peccati, perché altrimenti nel giorno del Giudizio non si saprebbe come valutarlo. Nemmeno lassù sono infatti attrezzati a decidere dei destini di un tizio -non era mai era accaduto prima - sull' unica base degli svolazzi tra holding, spa, cda, pranzi di lavoro, conferenze stampa, dei quali è intessuta la sua esistenza.

 

LA LISTA DELLE POLTRONE

Vi prego di sciropparvi questa lista delle poltrone che ha ricoperte per convenire con me che Cordero non ha eguali. Sapete già che è stato legato agli Agnelli e quindi molte sue cariche sono nella galassia. La vicenda che gli dà fama nazionale è l' organizzazione del Mondiale di calcio nel 1990. Il disastro dell' ammodernamento farlocco dei 12 stadi coinvolti, è opera sua.

montezemolo italia 90 montezemolo italia 90

 

È stato poi presidente della Ferrari per 23 anni e, contemporaneamente, della Maserati, la ditta rivale. Misteri agnelleschi. Fu, dopo la morte dell' Avvocato e del fratello Umberto, presidente della Fiat, con la benedizione delle sorelle sopravvissute, la rabbietta repressa di John Elkann e l' antipatia aperta di Sergio Marchionne. Per quattro anni presidente Fieg, federazione degli editori di giornali, eletto per acclamazione nel 2001. Presidente Confindustria, in quanto capo Fiat, tra 2004 e 2008. È Cavaliere del lavoro e ha la Legione d' onore francese.

 

niki lauda enzo ferrari montezemoloniki lauda enzo ferrari montezemolo

Non elenco le presidenze della Luiss (Università confindustriale), di Telethon e molte altre per non asfissiare. Faccio solo notare che non è quasi mai stato un ad - un vero amministratore - ma solo presidente di questo e quello. Un po' come la sciantosa a teatro. Un ruolo leggero, elegante, tra coppe di champagne e tartine imburrate. Il lavoro sporco l' ha lasciato fare a quelli col maglione girocollo. A lungo, è stato tra i manager più pagati d' Italia, alla media di 5,5 milioni di euro annui.

 

montezemolo andreonimontezemolo andreoni

Da qualche tempo, estinta o quasi la vecchia generazione degli Agnelli, ha preso il largo dalla decaduta famiglia torinese. Per riempire il vuoto, è diventato amico per la pelle di Diego Della Valle, che in pelli è specialista con le sue scarpe Tod' s. Anche Montezemolo le indossa sugli abiti sportivi da cacciatore nelle brughiere che, uniti al ciuffo e alla linea invidiabile, ne fanno tuttora un bocconcino per maliarde. Ma solo sulla carta.

 

GIOSTRA DI AMORI

luca di montezemolo edwige fenechluca di montezemolo edwige fenech

Col nuovo millennio, Luca ha infatti messo testa a partito. È convolato in seconde nozze con l' affascinante stilista, Ludovica Andreoni, di 23 anni più giovane, e ne ha avuto a cascata tre bimbi. Appena aperti gli occhi, i piccini hanno scoperto di essere stati preceduti da un altro fratello e un' altra sorella.

 

clementina  montezemoloclementina montezemolo

Luca ha infatti avuto quattro storie importanti, con due mogli e cinque figli da tre donne diverse. Lo dico a sciarada apposta per incuriosirvi a dipanare il groviglio. Tralascio Edvige Fenech, l' amore montezemoliano più noto, del quale resta l' eco di epiche liti nella sua villa di Anacapri, specie nelle notti di plenilunio. Questa storia burrascosa non ha lasciato code.

 

luca e matteo di montezemololuca e matteo di montezemolo

I figli invece sono, uno - Matteo - della prima moglie, i tre dell' attuale, e un' altra - Clementina - concepita con la giornalista, Barbara Parodi Delfino, che ha avuto - come ha raccontato - vari figli da diversi mariti, uno dei quali è Paolo Mieli, l' ex direttore del Corsera.

 

Con un paio di riletture di quanto sopra, la sequenza vi sarà chiara. Per inciso, dirò che Mieli ha conosciuto Barbara, poi sua moglie e oggi ex, presentato proprio da Luca e che da allora sono legatissimi. Tanto che, quando Montezemolo minacciava di entrare in politica - una solfa durata un decennio ma che poi si è rivelata un bluff - Mieli gli ingiungeva fraternamente: «Fallo, ti sarò al fianco!».

 

DIEGO, AMICO E SOCIO

Mieli Della Valle e Montezemolo all\'anema e core di capriMieli Della Valle e Montezemolo all\'anema e core di capri

Per tornare a Della Valle, i due incarnano il detto, Dio li fa e poi li accoppia, tante sono le affinità tra loro. Tuttora soci in Ntv (il treno veloce Italo), lo erano nelle poltrone Frau, poi cedute agli americani di Haworth, e hanno diversi investimenti comuni. Pure Mister Tod' s ha il suo Mieli, ossia il giornalista di riferimento, che è Enrico Mentana. Non per nulla Chicco, anni fa, ha scelto Brancadoro, la dimora marchigiana di Diego, per celebrare uno dei suoi ultimi matrimoni. Ma dove le somiglianze Della Valle-Cordero raggiungono lo zenit, è nelle complicazioni sentimentali.

 

ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLO

Della Valle ha avuto tre mogli, due delle quali, la prima e l' attuale, sono le sorelle Pistilli, Simona e Barbara. Tanto dall' una, come dall' altra, ha avuto un figlio. I due pargoli sono una rarità antropologica essendo contemporaneamente fratelli e cugini.

 

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Scendiamo ora dalla giostra, per dare ordinatamente qualche elemento biografico del nostro «Monteprezzemolo», soprannome che non ha bisogno di spiegazioni, avendo occupato almeno cento poltrone. Nato a Bologna, dove tuttora vive, Luca è il maggiore dei tre polloni di Massimo Cordero, marchese di Montezemolo, di antico casato piemontese.

 

Agli Agnelli si legò in modo casuale. Frequentando a Roma, l' Istituto Massimo dei Gesuiti - era in classe con Mario Draghi, Giancarlo Magalli e Gianni De Gennaro -, conobbe Cristiano Rattazzi, figlio di Suni Agnelli, sorella di Gianni. I due divennero inseparabili, accomunati dalla passione per le auto. Presero a gareggiare in coppia all' autodromo di Vallelunga (su una Fiat 500) con nomi d' arte per nasconderlo alle famiglie. Quello di Luca era Nerone. Presentato da Cristiano alla madre, Suni lo ribattezzò Montezuma. Con questo soprannome, entrò nelle grazie dell' Avvocato e avviò la carriera che sappiamo.

 

«LIBERA E BELLA»

Con gli anni, e le antipatie suscitate, ebbe un terzo nickname, Libera e bella, come lo shampoo, ispirato alla capigliatura vaporosa. A detestarlo cordialmente fu Cesare Romiti, l' onnipotente ad del gruppo, che divulgò su di lui un episodio imbarazzante, perfino più della condanna nel 2012 a un anno di reclusione (pena sospesa) per abusi edilizi nella casa di Anacapri. La storia risale a una quarantina di anni fa, quando Luca si fece dare ottanta milioni da un industriale per favorirne l' incontro con Gianni Agnelli.

montezemolo rattazzi corsemontezemolo rattazzi corse

 

Il malloppo gli fu consegnato - è stato lui stesso a raccontarlo contrito quando la storia si riseppe - nel cofanetto vuoto di un libro di Enzo Biagi. Un suo complice fu licenziato in tronco. Lui, figlio dell' oca bianca, se la cavò con l' esilio alla Cinzano. Come amministratore delegato, una volta tanto.

 

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