MOODY’S ATTERRA MILANO (-2,5%): PAURA DI UN DOWNGRADE ITALIANO

1 - BORSA: MILANO CHIUDE A -2,5%, PESANO VOCI DOWNGRADE DI MOODY'S
Radiocor - Moody's spaventa le Borse europee. I mercati, dopo il sospiro di sollievo tirato in mattinata per l'accordo sul salvataggio di Cipro, hanno mostrato forti segni di nervosismo nel pomeriggio quanto nelle sale operative ha iniziato a circolare rumors di un possibile taglio del rating sull'Italia da parte di Moody's. Piazza Affari dopo essere arrivata a cedere quasi il 3% ha riguadagnato qualche posizione nel finale chiudendo a -2,5% mentre Parigi, Londra e Francoforte hanno mantenuto il rosso all'interno del punto percentuale.

Le banche sono state le piu' colpite dall'ondata di vendite su Borsa Italiana: Intesa Sanpaolo ha ceduto il 6,2%, il Banco Popolare il 5,9% e Unicredit il 5,8%. Male anche Mediaset (-4,7%) che domani diffondera' i conti 2012 da cui emergera' il primo rosso della storia del gruppo editoriale. Fra i pochi spunti positivi a Piazza Affari, c'e' Parmalat (+1,7%) che riprende a correre dopo alcune sedute deboli in seguito alla delusione per il manc ato maxi-dividendo che, invece, era stato pagato lo scorso anno.

Sul mercato dei cambi, l'euro scivola a 1,287 dollari sui valori della scorsa settimana, in piena turbolenza per la situazione di Cipro (1,2996 venerdi'). Il rapporto dell'euro sullo yen si attesta a 121,252 (122,80) mentre quello fra dollaro e yen fa segnare 94,193 (94,51). Per quanto riguarda il greggio, il Wti sale dello 0,54% a 94,22 dollari.

2 - MOODY'S, NO COMMENT SU VOCI TAGLIO RATING ITALIA
(ANSA) Moody's non commenta le voci, circolate sui mercati, di un downgrade imminente del rating sovrano dell'Italia.

3 - CIPRO: MOODY'S, RISCHIO DEFAULT ANCHE SE RISOLVE CRISI
(ANSA) - "Cipro rimane a rischio default e di uscire dall'area euro per un periodo prolungato" anche nello scenario migliore in cui dovesse approvare e applicare le misure chieste dalla Troika. Lo scrive l'agenzia di rating Moody's nel 'Credit Outlook'. La crisi finanziaria di Cipro, secondo Moody's "avrà profonde conseguenze negative a lungo termine per il debito sovrano" anche se Nicosia "risolvesse con successo questa crisi politica delle ultime settimane e l'impasse con l'area euro".

La crisi di Cipro ha anche "effetti negativi sul credito per tutti i debiti sovrani dell'Area euro", sostiene Moody's, spiegando che "anche nel caso in cui i negoziati andassero a buon fine e Cipro restasse nell'Eurozona", cresce il rischio di "uscita dai depositi, fuga di capitali, aumento dei costi delle banche e di finanziamento del debito e un diffuso disturbo ai mercati finanziari nell'area euro nel futuro, anche se le decisioni non disturbano la calma sui mercati nel presente. Se poi i negoziati fallissero e Cipro uscisse dall'area euro, il caos potrebbe essere ben oltre alla capacità dei governanti di gestirlo". A proposito del giudizio sul debito sovrano (Caa3 negativo), Moody's osserva che "il danno potenzialmente irreparabile ai driver di crescita economica attuali mette fortemente in dubbio la capacità del Paese di sostenere il suo debito".

4 - BCE, OK FONDI EMERGENZA A CIPRO, ALTA SORVEGLIANZA
(ANSA) - La Banca centrale europea ha deciso "di non obiettare alla richiesta di liquidità di emergenza (ELA) da parte della Banca centrale di Cipro, in base alle regole" e "continuerà a monitorare attentamente la situazione". Lo comunica la Bce, secondo cui l'accordo raggiunto con Cipro contiene "gli elementi necessari".

5 - CIPRO: GOVERNO, CIRCA 30% TAGLIO SU DEPOSITI
(ANSA) - Sarà di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell'isola. Lo ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale.

6 - FACEBOOK: OK SEC A COMPENSAZIONE NASDAQ DA 62 MLN $ PER IPO
Radiocor - La Securities and Exchange Commission ha approvato il piano da 62 milioni di dollari in contanti messo a punto dal gruppo Nasdaq OMX per compensare gli investitori che, in occasione del debutto in borsa di Facebook nel maggio 2012, hanno subito perdite legate a problemi tecnici. Lo ha comunicato la Sec stessa.

Il via libera della Consob americana - il cui importo e' superiore ai 40 milioni di dollari inizialmente stimati dall'amministratore delegato del Nasdaq Robert Greifeld - pone fine a mesi di incertezza per gli operatori di Wall Street che registrarono perdite stimate in 500 milioni di dollari. Il piano di compensazione pero' non salva Nasdaq da provvedimenti regolatori e possibili denunce. Le indagini sulla quotazione del social network continuano e c'e' chi non esclude multe addizionali per 5 milioni di dollari.

7 - MPS: CONSIGLIO STATO RESPINGE APPELLO CODACONS SU MONTI BOND
Radiocor - Il Consiglio di Stato ha respinto, secondo quanto apprende Radiocor, il ricorso presentato dal Codacons per chiedere, in via cautelare, di bl occare i Monti Bond per quattro miliardi di euro assegnati a Mps. Palazzo Spada ha messo in dubbio la legittimazione ad agire del Codacons. Ora si aspetta la decisione nel merito del Tar del Lazio.

8 - FONDI: CONTINUA SERIE POSITIVA, +5,2 MLD RACCOLTA NETTA FEBBRAIO
Radiocor - Il 2013 continua bene per l'industria del risparmio gestito: febbraio si e' infatti chiuso con una raccolta netta totale di 5,24 miliardi dai 6,57 miliardi di gennaio e contro deflussi per 4,3 mld a dicembre 2012. Lo comunica Assogestioni nella mappa mensile segnalando inoltre che la raccolta dei primi due mesi del 2013 (in totale 11,7 mld) ha compensato le perdite complessive registrate nel 2012 (-11,3 mld).

Le gestioni collettive hanno registrato un attivo in rialzo a 4,51 miliardi (da 3,19 mld a gennaio) mentre le gestioni di portafoglio subiscono una pesante battuta d'arresto a soli 728 milioni da +3,38 mld del mese precedente. Il patrimonio gestito sale e registra un nuovo record superando la soglia dei 1.200 mld a 1.210,7 dai 1.206,1 di gennaio.

 

MOODYS Michael Sarris ministro finanze Cipro Draghi, Merkel e Monti facebook nasdaq montepaschi siena sede

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...