addio itunes

NON CI MANCHERÀ - TIM COOK UCCIDE ITUNES, IL MONOLITE SU CUI DOVEVANO PASSARE TUTTI I MEDIA DI APPLE: CI SARANNO TRE APP PER CANZONI, FILM E PODCAST. E CHI FACEVA IL BACKUP DI IPHONE COL COMPUTER, SARÀ COSTRETTO A PASSARE AL CLOUD? E CHI TENEVA LE CANZONI SU UN PC WINDOWS? - ARRIVANO ANCHE IL ''DARK MODE'' E IL NUOVO SISTEMA OPERATIVO CATALINA, IPAD E WATCH SI EMANCIPANO

 

1. ADDIO ITUNES, SI CAMBIA MUSICA

Bruno Ruffilli per “la Stampa

 

Con una delle sue metafore sferzanti, Steve Jobs disse che «iTunes per Windows è un bicchiere d' acqua ghiacciata offerto a uno che brucia all' inferno». Era il 2008, l' iPod volava via dagli scaffali, Microsoft aveva perso ogni spinta innovativa, l' industria discografica guardava ad Apple come l' unica alternativa al declino. E ieri Tim Cook ha chiuso un capitolo, annunciando la fine di iTunes come lo conosciamo ora, pieno di funzioni inutili, graficamente obsoleto, poco flessibile; l' inferno del software, davvero.

2019wwdc 7

 

Con la prossima versione del sistema operativo sarà sostituito su Mac da tre app, Musica, Podcast e Tv, come succede già su iPhone e iPad.

 

La storia

La rivoluzione della musica online inizia nel 1999 con Napster, il software che permette di scaricare file Mp3 dai computer degli utenti collegati in rete. Ma il 2001 è l' anno cruciale: Napster viene chiuso perché illegale, Jobs lancia iTunes e l' iPod.

Il software serve a copiare la musica da cd su Mac, registrare cd personalizzati, poi a trasferire le canzoni sul lettore digitale Apple. Il 28 Aprile 2003 debutta iTunes Music Store, il negozio online dove le canzoni si scaricano legalmente a 99 cent l' una o 9,99 per l' album completo.

 

2019wwdc 6

Esistono altri negozi di musica online , anche in Italia, dove dal 1999 c' è Vitaminic, ma iTunes vince perché non è legato a una sola casa discografica, è semplice da usare e relativamente aperto: si possono trasferire i brani su più computer, copiarli su iPod o cellulari, masterizzarli su cd per ascoltarli in auto o a casa.

 

Per non dire del catalogo, con settecentomila brani delle (allora) quattro major e di un centinaio di etichette piccole e medie. Col tempo arrivano gli U2, Madonna, migliaia di altri artisti, le case discografiche aderiscono in massa, perché hanno tutto da guadagnare e niente da perdere; così il catalogo cresce fino a 40 milioni di canzoni. Intanto Apple taglia i cavi: con iPod Touch e iPhone non serve più collegare fisicamente il lettore al computer per trasferire le canzoni, si può usare il wifi o anche acquistarle sul dispositivo, perfino con la rete cellulare.

 

Il percorso

2019wwdc 2

Il modello di business rimane quello del disco o del cd: l' acquisto rende proprietari di una copia, che però è fatta di bit. Un controsenso evidenziato prima dai Radiohead, che pubblicano nell' ottobre 2007 In Rainbows solo sul loro sito, e ai fan chiedono di offrire un contributo libero, che può anche arrivare a zero. Un anno più tardi in Svezia debutta Spotify: si basa sull' idea che in un mondo sempre connesso a internet non abbia più senso collezionare file Mp3 come si faceva con dischi e compact disc.

 

Abbandonato il supporto fisico, la musica mette da parte il possesso, per muoversi verso l' accesso, diventa un servizio come l' acqua o la corrente elettrica. Ma è un uso, non un acquisto, perché quando si lascia il servizio, i brani si cancellano. Gli artisti sono remunerati con i proventi degli spot tra le canzoni o degli abbonamenti, per chi decide di fare a meno delle pubblicità.

 

2019wwdc 1

I record

Tunes cresce ancora: dopo video, film, libri, app, si arricchisce di una specie di social network, Ping, a metà tra Facebook e MySpace. Sarà uno dei pochi fallimenti dell' era Jobs, mentre il negozio (che cambia nome in iTunes Music Store), segna record su record. Il 16 novembre 2010, dopo anni di trattative, arrivano in esclusiva tutti i 13 album dei Beatles; tre anni dopo Beyoncé pubblica a sorpresa l' album omonimo e finisce in cima alle classifiche di 104 Paesi.

 

Lo streaming cresce, eppure a Cupertino scommettono ancora sulla musica da scaricare, e il 9 settembre 2014, per celebrare il lancio dell' Apple Watch, fanno sì che gli iscritti a iTunes si trovino gratis su pc (o iPhone) il nuovo album degli U2, Songs of Innocence : non tutti gradiscono, e alla fine Apple e Bono chiedono scusa per l' invasione.

 

Da allora di iTunes non si parlerà più; l' ultimo dato sulle canzoni vendute (35 miliardi) risale al maggio 2014. Tim Cook acquista Beats e finalmente nel 2015 lancia il servizio di streaming Apple Music. Una mossa obbligata, perché i download calano costantemente e oggi valgono un quarto dello streaming. Apple Music non prevede piani gratuiti, solo una prova di 90 giorni e poi 9,99 euro mensili; in quattro anni ha raccolto 56 milioni di abbonati in tutto il mondo, contro i 100 milioni di Spotify.

 

2019wwdc 3

Nel nuovo MacOS Catalina, in arrivo a settembre, iTunes non ci sarà. «Ci sarà Music, la miglior app per musica che abbiamo mai realizzato», dice dal palco della Conferenza Mondiale degli Sviluppatori Apple, Craig Federighi, responsabile software. Il programma è semplice da usare, e per chi ancora trasferisce canzoni dal Mac all' iPhone non ci sono liste da controllare, pulsanti da cliccare, rotelline che girano. Non c' è niente.

 

 

IL 'DARK MODE' ARRIVA SU IPHONE, ITUNES SI FA IN TRE. IL MAC PRO SUPER, ANCHE NEL PREZZO

Laura Giannoni e Titti Santamato per l'Ansa

 

Durante la presentazione però il titolo è calato a Wall Street, perdendo fino al 2,2%, sulla scia delle indiscrezioni dell'apertura di una possibile indagine antitrust del Dipartimento di Giustizia Usa, come per Google, Amazon e Facebook.

 

 

2019wwdc 5

Apple Tv+ e i servizi in abbonamento

 

In apertura Tim Cook ha mostrato il trailer dello show tv di Ron Moore, dal titolo For All Man Kind, che sarà disponibile su Apple Tv+ a partire da quest'autunno. Sottolineando così l'importanza per la Mela della produzione di contenuti e dei servizi in abbonamento che passa anche per Apple News+ per l'editoria, Apple Arcade per i videogiochi e Apple Card la carta di credito che arriverà in estate. Tutti già annunciati negli scorsi mesi. E il sistema operativo tvOS ora supporta più utenti ognuno con il suo profilo, migliora l'integrazione con Apple Music e introduce il supporto ai controller di Xbox e PlayStation 4.

 

iOS13 arriva il 'dark mode'

 

Sui dispositivi Apple arriva il 'dark mode', una modalità per visualizzare app e interfaccia in modo da non affaticare gli occhi e consumare meno batteria. A presentarlo Craig Federighi, a capo della divisione software di Cupertino. La nuova modalità arriverà con iOS13, il nuovo sistema per iPhone e iPad atteso in autunno. Diverse applicazioni dai Messaggi alle Note, dalle Foto alle Mappe, si tingeranno di nero. L'iOS 13 prenderà il posto dell'attuale versione iOS12 che - ha evidenziato Tim Cook - ha riscosso un tasso record di soddisfazione degli utenti, al 97%.

addio itunes

 

Con il nuovo sistema operativo, lo sblocco col riconoscimento facciale (Face ID) sarà del 30% più rapido, come più veloce sarà il download e l'apertura delle app. Tra le altre novità dell'aggiornamento, l'assistente vocale Siri annuncerà i messaggi in arrivo. Apple mette mano anche alle Mappe, l'app rivale di Google Maps. Tra le novità c'è “Look Around”, una funzione simile a Google Street View. La condivisione della posizione sarà nel totale rispetto della privacy, sottolinea dal palco Craig Federighi che non risparmia una stoccata al recente problema di tutela della privacy sulle Mappe di Google. Le nuove mappe della Mela arriveranno in tutti gli Stati Uniti entro la fine dell'anno, e in altri Paesi dal 2020.

 

Su iPhone arrivano anche nuove Memoji, le emoji animate che possiamo creare, far muovere e parlare a nostra immagine e somiglianza. Le nuove Memoji si fanno “modaiole”, indossano rossetti, ombretti, piercing e accessori, dai cappelli agli orecchini, fino agli AirPods. Le Memoji diventano anche sticker, adesivi che entrano nella tastiera e possono essere usati in altre app. In tema di tutela dei dati personali e privacy le app non potranno usare Wi-fi e Bluetooth per localizzare l'utente. Per loggarsi, accanto ai noti tasti “registrati con Facebook” o con Google, è disponibile il “registrati con Apple”, che è “un modo semplice per registrarsi senza tracciamenti”; usando il Face ID “senza fornire nessuna informazione personale", sottolinea Federighi.

 

iTunes si fa in tre

 

2019wwdc 4

L'app iTunes va in pensione, fu lanciata nel 2003 per vendere canzoni e ora conta 50 milioni di brani e circa 100mila tra film e serie tv. Ora si divide in 3: Apple Music, Apple Podcast e Apple TV. La novità arriverà con l'aggiormento del sistema operativo MacOs che si chiamerà Catalina. L'applicazione, che fu presentata in pompa magna da Steve Jobs come modo semplice per comprare e possedere legalmente le canzoni, ha avuto un grande successo e ha contribuito a legalizzare il mercato della musica digitale, fino a quel momento vissuto nell'illegalità dello scambio di brani via Napster. Il mercato della musica digitale è però cambiato negli ultimi anni, con i servizi di streaming in abbonamento come Spotify e Apple Music che hanno cambiato le modalità di fruizione.

 

Siri, Foto e CarPlay

 

L'assistente vocale Siri sta imparando a parlare in modo meno meccanico e più naturale, ora legge i messaggi negli AirPods e consente di rispondere senza dover più dire “Hey Siri”. Siri ovviamente parla anche dall'HomePod, lo smart speaker targato Apple, che ora può essere personalizzato da ogni membro della famiglia. Siri è poi presente in auto con CarPlay, che è disponibile sul 90% della uto vendute in Usa e il 75% su scala globale. Novità anche nella Galleria Foto, con effetti luce nella modalità ritratto, autoplay automatico per i video e finalmente la rotazione degli stessi.

 

iPad si emancipa, ha il suo sistema operativo

 

apple siri 3

L'iPad si emancipa dall'iPhone e ottiene un suo sistema operativo, l'iPad OS, che sui tablet della male sostituirà l'iOS. Una mossa che arriva ad accreditare l'iPad come strumento di lavoro, grazie a tastiera, su cui arrivano 30 scorciatoie, e al pennino, l'Apple Pencil, con la latenza che scende da 20 a 9 millisecondi. Nell'ottica di lavoro c'è la possibilità di fare lo split dello schermo con una visione multi-finestra, ad esempio per affiancare due documenti. iPad OS porta con se' una grande novità, attesa da tempo: il supporto Usb, particolarmente utile per importare foto.

 

Mac Pro, il pc desktop professionale

 

Confermando le indiscrezioni, Apple lancia il Mac Pro, il computer desktop professionale. Macchina potente e costosa con nuovo processore Intel Xeon fino a 28 core, e memoria fino a un terabyte e mezzo. Il raffreddamento è affidato a tre ventilatori che – assicura Apple – sono silenziosi e consentono al computer di "lavorare a pieno ritmo in ogni momento". Al Mac Pro, nella sua torretta di metallo dall'aspetto “a groviera”, si affianca un monitor Lcd da 32 pollici, con display Retina 6K dalla risoluzione di 6016 x 3284, polarizzato, con rivestimento anti-riflesso e più ampio del 40% rispetto al display 5K di iMac. Arriva in autunno, il prezzo parte da 5.999 dollari, mentre il Pro Display da 4.999 dollari, con lo stand 5.999.

l'apple watch ti salva la vita 8

 

Apple Watch, più indipendente da iPhone

 

Infine, novità anche per l'Apple Watch, a cui l'aggiornamento del sistema operativo concede maggiore autonomia dall'iPhone. L'orologio della Mela avrà un suo negozio di applicazioni, che funzioneranno in modo indipendente dallo smartphone. Sull'Apple Watch arrivano poi gli audiolibri e i memo vocali, insieme a nuove “watchfaces”. Per gli sportivi ci sono gli “activity trends”, che danno più informazioni per monitorare l'attività fisica. L'attenzione è anche alla salute delle orecchie: lo smartwatch ci avviserà se siamo in un luogo troppo rumoroso. Per il gentil sesso arriva il Cicle Tracking, per tenere nota del ciclo mestruale.

 

 

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...