gas bollette aumento prezzo bolletta

PRONTI? ARRIVANO LE “BOLLETTE DI CITTADINANZA”! – I CLIENTI MOROSI SONO DESTINATI INEVITABILMENTE AD AUMENTARE A OTTOBRE, QUANDO IL COSTO DEL GAS RADDOPPIERÀ, E FINIRANNO NEL COSIDDETTO MERCATO DI SALVAGUARDIA. IL RISULTATO? IL LORO COSTO SARÀ COPERTO DALLA FISCALITÀ GENERALE, QUINDI DA NOI – IL RISCHIO È CHE, OLTRE AI CLIENTI, SALTINO ANCHE I FORNITORI: DEI 150 ATTUALI, SOLO UNA TRENTINA RIUSCIRÀ A SOPRAVVIVERE…

Felice Manti per “il Giornale”

 

rincaro energia e aumento delle bollette 7

Scatta l'ora delle «bollette di cittadinanza». Con il prezzo del gas fuori controllo - a 200 euro a megawattora - il mercato è talmente imballato che sono sempre meno i fornitori che s' impegnano per i consumi invernali di condomini e di grandi consumatori che non presentino garanzie adeguate.

 

«Anche se il gas ci fosse è una questione di rischi, a prescindere dal prezzo», ci dice un trader che lavora in una multiutility del Nord. Dove ci sono rischi il fornitore preferisce rescindere unilateralmente e anticipatamente il contratto.

 

rincaro energia e aumento delle bollette 8

E cosa succede? Che i morosi e i clienti che i fornitori considerano a rischio insolvenza finiranno nel cosiddetto mercato di salvaguardia, coperto dal 2018 dai cosiddetti «oneri di sistema», una delle voci in bolletta che il governo ha deciso di «sterilizzare». E se non dovessero pagare, il loro costo sarà coperto dalla fiscalità generale. Quindi da noi. Si chiama «socializzazione degli oneri non esigibili».

 

PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI

Ma fino a quando? Come denuncia l'Autorità che vigila sulle bollette Arera in una segnalazione a governo e Parlamento intercettata dal Messaggero servono «interventi straordinari per riequilibrare domanda e offerta, e contenere i prezzi», in vista di «un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie, stimabile oggi di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso».

 

Un allarme che aveva lanciato qualche settimana fa anche la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Ognuno dei circa 150 fornitori di gas ha clienti a rischio e no. Quelli a rischio sono coloro che hanno già saltato il pagamento di qualche bolletta o che hanno informato il fornitore che avevano difficoltà a pagare. Di solito il fornitore viene loro incontro rateizzando.

 

bonus 200 euro per le bollette 5

Non sarà più così. «In soldoni: se uno non paga è difficile che, in questa situazione, gli chiudano il gas e così finisce in salvaguardia. Quindi più aumenta la morosità più sono quelli che finiscono in salvaguardia», spiega al Giornale l'esperto di mercato dell'energia Edoardo Beltrame.

 

Ma quanto potrà durare la salvaguardia? «A gennaio, quando dovrebbe terminare il mercato tutelato, tutti i morosi saranno finiti in salvaguardia. E se cercherai gas sul libero mercato o darai garanzie o resterai senza gas, che tu sia un condominio o una piccola-media impresa. Salterà il sistema e si dovrà finanziare la salvaguardia. E quando tornerà il gas, perché tornerà, non ci sarà più il mercato che abbiamo oggi». Se saltano i clienti saltano i fornitori. Dei 150 attuali, solo una trentina hanno le spalle grosse e saranno quelli che sopravviveranno».

 

VLADIMIR PUTIN E IL GAS

Tra l'altro la stessa Arera venerdì scorso ha modificato l'indicizzazione del prezzo del gas (dal prezzo olandese a quello «italiano») per i clienti «sotto tutela», costringendo tutti gli operatori a modificare di corsa le proprie coperture, generando un aumento dei prezzi. «Se fino a ieri il prezzo di ottobre, novembre e dicembre sarebbe alto sì ma fisso e noto a fine agosto, da domani sarà noto alla fine di ogni mese, dunque più esposto e imprevedibile, viste le minacce russe», spiega ancora il trader.

 

Una follia, perché per i fornitori vuol dire esporsi finanziariamente. Poi c'è il tema dei cosiddetti extraprofitti. Il governo aveva deciso di finanziare gli oneri di sistema tassando il surplus di ricavi delle società energetiche al 25%, stimando entrate extra per circa 23 miliardi.

 

extraprofitti

Ma come ha scritto ieri il Sole24Ore al 30 giugno l'acconto che andava pagato al ministero dell'Economia era piuttosto magro, e le stime si sono ridotte del 90% a poco più di 2 miliardi. Sugli extraprofitti è inevitabile una raffica di cause perché i parametri su cui calcolarlo sono complessi e variabili. Un finanziatore di rinnovabili che preferisce rimanere anonimo dice al Giornale: «Prima di ridare indietro gli extraprofitti passeranno 10 anni per le cause». E intanto noi paghiamo.

rincaro energia e aumento delle bollette 9bonus 200 euro per le bollette 1

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…