joe biden inflazione

L'INFLAZIONE PUÒ SGONFIARE LA GUERRA IN UCRAINA? SE L'AUMENTO DEI PREZZI RECORD NEGLI USA DIVENTA STRUTTURALE, BIDEN NON POTRÀ CONTINUARE A SOFFIARE SUL FUOCO. MA PER GRAN PARTE DEGLI ECONOMISTI, IL FENOMENO È CONGIUNTURALE E TEMPORANEO: UNA VOLTA RAGGIUNTO IL PICCO, I PREZZI TORNERANNO A SCENDERE NATURALMENTE - LA CASA BIANCA PROVA A USARE PUTIN COME CAPRO ESPIATORIO, MA L'INFLAZIONE GALOPPANTE NON È (SOLO) COLPA SUA: LA GENESI SI TROVA NELLO CHOC PROVOCATO DAL COVID E DALL’INCEPPAMENTO DELLA CATENA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI. E POI C’ENTRANO ANCHE LE POLITICHE TROPPO ESPANSIVE DELLE BANCHE CENTRALI

1 - DAGONOTA

PUTIN BIDEN

L’inflazione americana ha ormai raggiunto l’8,4%, il livello massimo dal 1981. Ma come può influire l’aumento dei prezzi sulla guerra in Ucraina? Forse sì, ma soltanto se diventa strutturale e dura nel tempo. A quel punto Biden potrebbe vedersi costretto a intervenire attivamente per lavorare a una pace tra Putin e Zelensky. Secondo gran parte degli economisti, però, la crescita attuale dell’inflazione è congiunturale. Tradotto: una volta raggiunto il picco, tenderà naturalmente a scendere.

 

2 - L'INFLAZIONE USA VOLA ALL'8,4% MA NON È SOLO COLPA DI PUTIN

Rodolfo Parietti per “il Giornale”

 

inflazione 1

Il "Putin's Price Hike", espressione di recente conio della Casa Bianca, si potrebbe tradurre un po' grossolanamente con un "è tutta colpa sua". Colpa dello zar Vlad se l'inflazione si è arrampicata in marzo all'8,4% annuo, dal precedente 7,9%, riportando l'America indietro di 41 anni, quando iniziavano a soffiare i venti della reaganomics e il capo della Fed, Paul Volcker, aveva già sguainato la durlindana dei tassi per staccare la testa al carovita.

 

Rispetto ad allora, pure oggi i prezzi sono in fase ascensionale e il piede è pigiato sul pedale degli armamenti anche per sostenere l'economia. Le similitudini con il 1981 si fermano però qui.

 

inflazione 5

La genesi dell'inflazione è lo choc causato dal Covid con l'inceppamento della catena di approvvigionamenti. Con politiche ultra-espansive, Joe Biden e la Federal Reserve hanno poi contribuito ad alimentare un fenomeno che, per mesi, hanno ostinatamente continuato a considerare "temporaneo".

 

Ora, l'incremento del mese scorso dell'indice Pci è senz' altro attribuibile ai prezzi dell'energia (+11% su base mensile, +32% annuo) e a quelli della benzina (+18,3% nel meIn un anno l'aumento delle buste paga è stato solo del 5,6% e il mese scorso c'è stato un calo dello 0,8% se), spinti dalla guerra in Ucraina e dalla pressione che sta esercitando sull'offerta.

 

jerome powell

Non va tuttavia dimenticato che è da 22 mesi consecutivi che l'inflazione non si prende una pausa. Il Cremlino ha le sue colpe, ma Biden sembra aver trovato in Putin il perfetto capro espiatorio, un monsieur Malaussene russo in grado di cavargli le castagne dal fuoco a sei mesi da un voto di medio-termine che consensi declinanti segnalavano come un appuntamento nefasto.

 

Fino a un paio di mesi fa, a ogni sosta per il rifornimento, torme di automobilisti incazzati rivolgevano tutte le maledizioni verso la Casa Bianca: il caro-gallone, che rischiava di costar carissimo a Sleepy Joe, ha adesso un altro responsabile.

 

trump biden

Forse non basterà però a quietare gli americani. Non almeno quel 62% che, secondo la Nbc News, ritiene gli stipendi incapaci di tenere il passo con la galoppata dei prezzi. In un anno, l'aumento delle buste paga è stato in effetti del 5,6% e il mese scorso si è registrato un calo dello 0,8%. Le possibili rivendicazioni salariali sono la miccia d'innesco per altra inflazione e rischiano di far saltare le aspettative di almeno sei banche di Wall Street, secondo cui il picco dei prezzi al consumo è stato raggiunto proprio in marzo. Un sondaggio di Bloomberg colloca inoltre il carovita al 7,6% nel secondo trimestre e al 5,7% entro la fine dell'anno.

 

inflazione 2

Stime forse ottimistiche che si nutrono del lento incedere dell'inflazione core (quella che esclude cibo ed energia), salita mensilmente di appena lo 0,3% e del 6,5% su base annua, grazie alla frenata dei prezzi delle auto. Il punto è che il deprezzamento di un bene durevole non compensa i rincari del carrello della spesa (+14% burro e farina; +13% carne, pesce e latte; + 7% il pane, ecc.) con cui le famiglie devono fare i conti ogni giorno.

 

JOE BIDEN VLADIMIR PUTIN MEME

Wall Street (+0,3% a un'ora dalla chiusura e rendimento del T-Bond a 10 anni in ritirata dai massimi di 3 anni) non ha naturalmente di questi problemi. E, soprattutto, interpreta le attese per un allentamento delle pressioni inflazionistica, così come l'andamento en ralenti del carovita core in un'unica maniera: la Fed eviterà strette ai tassi a cavallo dei meeting ufficiali e non sparerà un colpo di bazooka alzandoli in maggio di tre quarti di punto.

 

3 - QUESTA NON È L'INFLAZIONE DI PUTIN

Articolo del “Wall Street Journal” - dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

I collaboratori della Casa Bianca sono usciti in forze lunedì avvertendo che il rapporto sull'inflazione di martedì sarebbe stato brutto e dando la colpa a Vladimir Putin. Senza dubbio è meglio che incolpare le proprie politiche. Ma l'inflazione non ha aspettato ad apparire fino all'invasione dell'Ucraina, e ormai sarà difficile da ridurre.

MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA A ROMA

 

La Casa Bianca aveva ragione sull'indice dei prezzi al consumo, che è salito dell'1,2% a marzo, il più alto aumento mensile da quando l'inflazione attuale è iniziata. L'aumento dei prezzi negli ultimi 12 mesi ha raggiunto l'8,5%, il tasso più veloce in 40 anni – si legge nell’editoriale del WSJ.

 

I prezzi dell'energia nel mese hanno contribuito pesantemente all'aumento, e alcuni di questi sono dovuti alle turbolenze nei mercati del petrolio dopo l'invasione. Ma i cosiddetti prezzi di base, esclusi cibo ed energia, sono aumentati del 6,5% negli ultimi 12 mesi. I prezzi dei servizi, esclusa l'energia, che non dovrebbero essere influenzati dalle interruzioni della catena di approvvigionamento, sono aumentati dello 0,6% nel mese e del 4,7% nei 12 mesi.

 

inflazione 3

Il  trend dell'inflazione è iniziato seriamente un anno fa, all'inizio della presidenza Biden. Ha accelerato per la maggior parte degli ultimi 12 mesi. Questo molto prima che Putin decidesse di invadere. La tempistica riflette il troppo denaro che insegue troppi pochi beni, dovuto principalmente alla combinazione di una vasta spesa federale e di una politica monetaria facile.

 

jerome powell simposio jackson hole virtuale 2

Il presidente Trump firmò un inutile disegno di legge di alleggerimento del Covid per 900 miliardi di dollari nel dicembre 2020, e i democratici gettarono cherosene sulla brace con altri 1,9 trilioni di dollari nel marzo 2021. La Federal Reserve continua a sostenere tassi d'interesse reali negativi quasi due anni dopo la fine della recessione pandemica. Questa inflazione è stata fatta a Washington.

INFLAZIONE ISTAT

 

I mercati martedì hanno preso il cattivo rapporto sull'inflazione con calma, forse perché avevano (come la Casa Bianca) già scontato la notizia. O forse gli investitori pensano che il rapporto di marzo rappresenti il picco dell'inflazione. I prezzi del petrolio potrebbero non continuare a salire, e il rapporto ha incluso alcune buone notizie sui prezzi di auto e camion usati (giù del 3,8% nel mese).

 

Tuttavia, le notizie generali sui prezzi sono terribili per i lavoratori e i consumatori americani. L'impennata di marzo significa che i salari reali sono scesi dello 0,8%, o un calo del 2,7% nell'ultimo anno. (I guadagni reali medi settimanali sono scesi di ben 4,26 dollari nel solo mese di marzo, e sono scesi di quasi 18 dollari durante la presidenza Biden.

 

LE TENSIONI IN UCRAINA VISTE DA OSHO

 Se volete sapere perché gli americani sono scontenti dell'economia anche se i posti di lavoro sono abbondanti, è questo. I loro salari reali stanno scendendo mentre i prezzi dei beni e servizi quotidiani stanno aumentando rapidamente. Il lavoratore medio che i democratici invocano quando chiedono più spesa federale viene schiacciato dalle conseguenze inflazionistiche di troppa spesa federale.

 

vladimir putin.

L'impennata dell'inflazione richiede un cambiamento di politica verso una moneta più restrittiva e meno spese che alimentano la domanda in eccesso. La Fed è ora sul pezzo, alzando i tassi di interesse e iniziando a ridurre il suo gonfio bilancio di 9.000 miliardi di dollari. Il suo compito sarebbe stato più facile se avesse iniziato un anno fa. Ora dovrà muoversi più velocemente in un'economia che sta ancora crescendo, ma con meno fiducia delle imprese e dei consumatori.

 

INFLAZIONE IN AUMENTO

Anche l'inflazione di base del 6,5% è più di tre volte il tasso target della Fed del 2%. L'obiettivo di consenso della Fed alla sua riunione di marzo per un picco del tasso di interesse dei fed funds del 2,8% nel 2023 sembra inadeguato. La storia suggerisce che una volta che l'inflazione è così alta, i tassi di interesse dovranno superare il tasso di inflazione per romperla.

 

Questo comporterà il rischio di recessione. La risolutezza anti-inflazione della Fed sarà messa alla prova se la crescita crollerà e i problemi finanziari esploderanno. Qualsiasi banchiere centrale può tagliare i tassi di interesse. La prova di coraggio monetario di Paul Volcker è alzare i tassi quando la classe politica ti sta urlando contro.

PUTIN E BIDEN

 

Per quanto riguarda l'amministrazione Biden e il Congresso, la migliore politica anti-inflazione sarebbe un blocco delle spese su tutto tranne che sulla difesa. Tagliare le tariffe, che sarebbe un taglio dei prezzi una tantum. Mettere una moratoria sulla nuova regolamentazione che aumenta i costi per le imprese.

 

***

Questo consiglio è in conflitto con l'agenda Build Back Better dei democratici. Ma le loro risposte all'inflazione fino ad oggi di permettere più carburante all'etanolo e di sbloccare il petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve sono gesti futili. I repubblicani potrebbero prendere il blocco della spesa e la moratoria per la loro agenda elettorale.

INFLAZIONE

 

L'inflazione è una forza politica potente perché non può essere spiegata. Quasi ogni elettore la sente ogni giorno. Se le elezioni di novembre sono un referendum sul costo della vita, gli elettori non incolperanno il Cremlino. Incolperanno il partito al potere a Washington.

LA VIA DIPLOMATICA - VIGNETTA DI ALTANjerome powell inflazione usa

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