IL S.RAFFAELE ANDAVA A ROTOLI E ORA VA A ROTELLI: IL RE DELLE CLINICHE E AZIONISTA DEL “CORRIERE” SI AGGIUDICA L’ASTA SULL’OSPEDALE OBERATO DA 1,5 MLD € DI DEBITI - MALACALZA E LO IOR, CHE GIÀ ERANO ENTRATI NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, NON HANNO RILANCIATO DOPO LA SUA OFFERTA DA 405 MILIONI - LA BANCA VATICANA VOLEVA SFILARSI DALL’ISTITUTO DISASTRATO DA DON VERZÉ, MA MALACALZA SPERAVA DI TROVARE ALTRI SOLDI - GIÀ PRONTA LA NEWCO CHE PRENDERÀ IL “MEGLIO” DELL’OSPEDALE, LASCIANDO I CREDITORI A SCANNARSI SULLA BAD COMPANY…

1- SAN RAFFAELE: MALACALZA NON RILANCIA, VINCE ROTELLI
Radiocor - L'imprenditore della sanita', Giuseppe Rotelli, si e' aggiudicato il San Raffaele. Allo scadere delle ore 12 di oggi, infatti, la cordata Ior-Malacalza non ha esercitato il diritto di prelazione che gli consentiva di pareggiare la proposta di 405 milioni di euro piu' 500 milioni di debito messa sul tavolo da Rotelli.


2- ROTELLI OFFERTA VALIDA MALACALZA PREPARA IL POSSIBILE RILANCIO IL TESTAMENTO DI DON VERZÉ AI SIGILLI...

Mario Gerevini e Simona Ravizza per il "Corriere della Sera"

A nove mesi e mezzo dall'ufficializzazione della crisi finanziaria, l'asta è arrivata alla conclusione. L'imprenditore Giuseppe Rotelli, alla guida del Gruppo ospedaliero San Donato e azionista di Rcs Mediagroup, ha già messo sul tavolo 405 milioni: la sua proposta ieri è stata giudicata valida dal consiglio di amministrazione della Fondazione Monte Tabor, a capo del polo ospedaliero.

Qui siedono per il momento gli uomini indicati dalla Santa Sede. Saranno proprio loro, i rappresentanti della banca vaticana (Ior) e dell'industriale Vittorio Malacalza, a decidere se pareggiare l'offerta di Rotelli. È una possibilità tutt'altro che campata per aria. Da tempo lo Ior vuole sfilarsi dalla partita, ma l'interesse di Malacalza non appare scemato: «Mai dire mai», ha detto lui stesso ieri al termine del cda. Una cosa è certa: la sfida è rimasta aperta fino all'ultimo.

Per offrire 405 milioni (con l'accollo di altri 320 milioni di debiti, come previsto dal provvedimento dei giudici fallimentari), Rotelli ha ottenuto fideiussioni bancarie da Intesa Sanpaolo, Mps, Popolare di Sondrio e Popolare di Vicenza. Così il rimborso per i creditori del San Raffaele sale al 73,9% contro il 52-60% previsto nella proposta iniziale Ior-Malacalza.

Tutto, comunque, dipende da Malacalza, che potrebbe comperare il San Raffaele da solo o in accordo con altri imprenditori destinati a uscire allo scoperto solo nelle prossime settimane (tra i nomi che circolano rimane quello di Gianfelice Rocca del Gruppo ospedaliero Humanitas). La busta con il pareggio della maxiofferta dovrà eventualmente arrivare al notaio Enrico Chiodi Daelli.

A dieci giorni dalla morte di don Verzé, il San Raffaele avrà una nuova guida. Spetta, invece, ai Sigilli, i fedelissimi, raccogliere l'eredità spirituale del prete manager, come sottolineato da don Verzé stesso nel testamento. Sono loro i custodi della storia del San Raffaele, mentre l'ospedale è lanciato verso il futuro.

Poco prima di Natale è stata costituita la società «Hsr San Raffaele Clinical & Research Center srl»: nonostante l'enfasi anglofona sul nome, non avrà sede a New York o Los Angeles, ma sempre in via Olgettina 60 a Milano. È la famosa newco che acquisirà dalla Fondazione Monte Tabor le attività sanitarie e di ricerca del «vecchio» San Raffaele. Il conferimento è previsto dal piano di risanamento e dal percorso del concordato preventivo (accordo in Tribunale con i creditori).

È la società nella quale entreranno, sotto forma di aumento di capitale, i 405 milioni di Rotelli o la cifra che offrirà il tandem Ior-Malacalza se decidesse di «tenersi» l'ospedale. La Hsr Clinical è stata costituita il 14 dicembre dalla Fondazione Monte Tabor con un versamento di 10 mila euro al Credito Artigiano, che è una delle banche di riferimento dello Ior, la banca vaticana. Il consiglio di amministrazione è composto per adesso da tre manager interni al gruppo, Maurizia Squinzi, Alessandro Longo e Gianluca Santoro.

Come previsto dal piano di ristrutturazione, la newco, cioè Hsr Clinical, ha dato origine a sua volta a una nuova Fondazione per dare continuità allo «spirito» del San Raffaele, ma anche alla raccolta di fondi e contributi per la ricerca. Si chiama «Fondazione Centro San Raffaele»: il suo scopo principale, nel solco dell'insegnamento di don Luigi Verzé, è «quello di ricondurre il concetto e l'esercizio della medicina e dell'assistenza - si legge nello statuto - allo spirito e alla prassi del comando evangelico "guarite gli infermi" (Matteo X, 8)».

 

Giuseppe Rotelli SAN RAFFAELE VITTORIO MALACALZAETTORE GOTTI TEDESCHI VERZE

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO