
SERVIREBBE UN MIRACOLO PER RIFORMARE DAVVERO LA FINANZA VATICANA – NEL 2022 PAPA FRANCESCO AVEVA STABILITO CHE TUTTA L’ATTIVITÀ FINANZIARIA E GLI INVESTIMENTI MOBILIARI (DEPOSITI E TITOLI) DEGLI ENTI VATICANI DOVESSERO ESSERE CENTRALIZZATI PRESSO LO IOR, LA BANCA DELLA SANTA SEDE. INVECE, DAL BILANCIO RESO PUBBLICO DALL’ISTITUTO PER LE OPERE RELIGIOSE, EMERGE CHE SVARIATI MILIARDI DI EURO SONO RIMASTI “FUORI” DAL VATICANO, PRESSO ALTRE BANCHE – NEL 2024 TUTTO IL DIVIDENDO DI 13,6 MILIONI DELLO IOR ERA STATO DESTINATO DA BERGOGLIO A INIZIATIVE DI BENEFICENZA E NON AL FINANZIAMENTO DELLA CURIA. CHE FARÀ ORA LEONE CON IL SUO GRUZZOLETTO DA 13,8 MILIONI?
Estratto dell’articolo di Maria Antonietta Calabrò per “il Fatto quotidiano”
SEDE DELLO IOR - ISTITUTO OPERE DI RELIGIONE
Nel 2024, per la prima volta, tutto il dividendo di 13,6 milioni dello Ior, la cosiddetta banca vaticana (esercizio del 2023), è stato destinato da Papa Francesco ad opere di beneficenza e non al finanziamento della Curia, come era accaduto per decenni [...]
Il fatto che Francesco abbia destinato tutto il dividendo in beneficenza emerge da quanto ha scritto il presidente dello Ior Jeanne Baptiste de Franssu nella informativa di presentazione del Rapporto annuale 2024.
Significativo che la Curia non abbia potuto usufruire della “cedola” che ogni anni lo Ior stacca al Papa con l’approvazione della Commissione cardinalizia di controllo, proprio l’anno scorso, dopo la conclusione del processo per l’acquisto del famoso palazzo di Londra di Sloane avenue, che ha visto nove condanne comminate dal Tribunale vaticano, a cominciare da quella del cardinale Angelo Becciu.
Nel corso di quel dibattimento era emerso che l’allora sostituto della Segreteria di Stato per “comprare” il palazzo aveva utilizzato, direttamente o dando in pegno, circa 700 milioni di euro che provenivano, oltre che dall’Obolo di San Pietro, dai dividendi dello Ior versati al Papa a partire dal 2014.
Adesso bisognerà vedere quale sarà la destinazione del cedola del buon andamento dell’esercizio 2024 che ha raggiunto 13,8 milioni di euro e che è stato trasferito nelle scorse settimane nella disponibilità di Leone XIV […]
ROBERT FRANCIS PREVOST E PAPA FRANCESCO
Dall’analisi dei bilancio dello Ior pubblicato l’11 giugno 2025 emerge anche che, dopo quasi tre anni, Francesco non è stato ancora obbedito rispetto a quello che aveva stabilito nel novembre 2022: e cioè che tutta l’attività finanziaria e gli investimenti mobiliari (depositi e titoli) del Vaticano dovessero essere centralizzati presso lo Ior. Svariati miliardi di euro infatti non sono stati ancora riportati in Vaticano come ordinato da Francesco.
Infatti le cifre dimostrano che la massa amministrata negli ultimi anni dallo Ior è rimasta più o meno la stessa, 5,7 miliardi. Il punto è: perché questi soldi sono rimasti “fuori” presso altre banche? Certamente ci sono gli antichi legami delle amministrazioni vaticane (a cominciare dall’Apsa) con il settore bancario estero, ma un altro aspetto della risposta è che quando rientreranno in Vaticano si potrà vedere cosa c’è e cosa non c’è.
stabile di sloane avenue londra
Ad esempio, gli accontonamenti del fondo pensioni (uno dei punti dolenti per le prospettive finanziarie della Santa Sede): a quanto ammontano effettivamente? Sono anni, inoltre, che non viene pubblicato il bilancio della Santa Sede.
[…] Nella sua Relazione che accompagna il bilancio il presidente Franssu fa un accenno a questa situazione dove scrive che i progressi raggiunti dallo Ior “risultano particolarmente importanti per il processo di centralizzazione, in corso in Vaticano, di tutti gli asset presso lo Ior, come previsto dal nuovo quadro giuridico e normativo in vigore”.
Il Rapporto annuale 2025 dello Ior mette inoltre in evidenza che “sono in corso nuove cause civili e penali”, iniziate dallo Ior per ottenere risarcimenti per comportamenti scorretti del passato. Le azioni legali promosse dall’Istituto contro gli abusi perpetrati ai suoi danni prima del 2014 sono proseguite positivamente.
Lo Ior è riuscito già a recuperare negli ultimi dieci anni un importo complessivo di oltre 33 milioni di Euro; 1,6 milioni di Euro sono stati recuperati nel 2024 e “sono stati fatti significativi progressi nelle varie cause in corso”. Qui si fa riferimento indiretto al caso che riguarda l’acquisto del Palazzo delle Poste di Budapest (operazione gemella a quella di Sloane avenue). Procedimenti sono stati aperti sia a Malta che in Vaticano.