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TRANSAZIONI PRO-TETTE - “TITCOIN” E’ IL NUOVO MODO DI PAGARE IL PORNO CON GARANZIA DI ANONIMATO - CHI C’E’ DIETRO L’INVENZIONE? UN EX PUPILLO DI JORDAN BELFORT, IL LUPO DI WALL STREET

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titcointitcoin

Edward Mansfield e Patrick McDonnell da qualche mese hanno fondato “Titcoin”, un nuovo modo anonimo per pagare il porno. Ce n’era proprio bisogno, spiegano: «“Paypal” non permette di accedere al porno e a niente che sia legato al mercato del sesso. Chi frequenta l’industria per adulti non ha molto credito presso le banche, così abbiamo pensato ci fosse un buco da riempire. Non siamo uguali a “Bitcoin”.

 

Le due monete sono molto diverse, e la nostra è molto più veloce. “Bitcoin” non è anonimo, tutti possono vedere le transazioni. Noi invece garantiamo l’anonimato e la privacy, fin quando il cliente vuole. Vogliamo crescere al punto che puoi entrare in un negozio e pagare con la nostra moneta. Ora i nostri clienti sono i rivenditori di “sex toy” e alcune “web cam girls” che accettano “titcoin” per i loro spettacoli, ma entro 5 anni diventeremo una potenza».

titcointitcoin

 

“Playboy” riporta che McDonnell in passato ha lavorato per Jordan Belfort "The Wolf of Wall Street": è stato chiamato per aprire le porte e per chiudere accordi. Però non si può dire che finora abbia dato prova di trasparenza. La comunità del sesso ha davvero bisogno di trovare una nuova forma di pagamento. Quello on line, insieme alle banche tipo JP Morgan e ai siti come “Kickstarter”, hanno sempre negato la collaborazione con i rivenditori di “sex toys”, con le pornostar, i sex blog, i fotografi erotici, insomma con qualsiasi iniziativa fosse legata al sesso.

 

SOLDI PORNOSOLDI PORNO

Gli addetti ai lavori finora hanno scelto “Bitcoin”, e a settembre è addirittura nato il primo bordello “Bitcoin” a Birmingham, in Inghilterra. Per superare il suo appeal, “Titcoin” deve offrire qualcosa di più. Dalle pagine di “Playboy” si chiede che vengano tutelati i lavoratori del sesso, discriminati dal sistema finanziario ufficiale. Va sposata la causa, non solo i suoi soldi. Ci vuole tutto l’ingegno di un lupo di Wall Street.

 

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