LA VENDETTA DI ROBLEDO – PRIMA DI LASCIARE, DEPOSITA UNA INCHIESTA CHE COINVOLGE il PROCURATORE FRANCESCO GRECO, VICINO A BRUTI LIBERATI

Ferrarella per il Corriere della Sera

a sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberatia sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberati

 

Colpiscono ancora, stavolta dentro la Procura di Milano, le mine giudiziarie attorno al dossieraggio illecito praticato dalla Security Telecom-Pirelli di Giuliano Tavaroli negli anni in cui a controllare entrambe le società era Marco Tronchetti Provera.

 

E così, dopo il patteggiamento nel 2009 a 4 anni di Tavaroli per un cumulo di reati, e dopo la condanna di Tronchetti in primo grado nel 2013 a 1 anno e 8 mesi per ricettazione dei files informatici rubati nel 2004 dal team di Tavaroli all’agenzia investigativa Kroll scatenata contro Tronchetti in Brasile dai rivali sudamericani Cico e Dantas), ora quest’ultima vicenda colpisce due degli avvocati più vicini a Tronchetti: l’ex capo degli affari legali del gruppo, Francesco Chiappetta, oggi supervisore in Pirelli delle funzioni di governance, 8° manager più pagato d’Italia nel 2011 con 6,8 milioni, cattedra di diritto societario alla Luiss; e Francesco Mucciarelli, tra i più stimati penalisti italiani, docente in Bocconi e riferimento per il diritto dell’economia.

IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE


Il 5 febbraio, giorno dell’udienza disciplinare al Csm sfociata il 10 febbraio nel trasferimento d’urgenza del procuratore aggiunto Alfredo Robledo per i suoi ritenuti rapporti con l’avvocato della Lega Domenico Aiello, i due legali hanno ricevuto da Robledo l’«avviso di conclusione delle indagini» nell’ipotesi di aver reso «falsa testimonianza» quando il 19 giugno 2013 deposero come testi nel processo a Tronchetti (di cui l’Appello, fissato dalla Corte a prescrizione già maturata, sarà tra due mesi).

FRANCESCO GRECO MARCO TRAVAGLIO FRANCESCO GRECO MARCO TRAVAGLIO

 

L’accusa è aver negato che, nella riunione del 2004 presente anche Tavaroli, fosse stato esplicitamente detto a Tronchetti che i files comprovanti gli illeciti di Kroll anti Tronchetti provenivano però a loro volta da un reato informatico ai danni della Kroll; e di aver negato che tutti avessero approvato il trucco di Tavaroli per rendere processualmente utilizzabile in denunce in Brasile e Italia il contenuto illecito di quel cd, e cioè fingere di farlo arrivare dal Brasile in una busta anonima alla segreteria di Tronchetti.
 

KrollKroll

Tra gli atti depositati, ora si scopre che Chiappetta si è presentato a Robledo il 9 gennaio 2014, e che Tavaroli è stato interrogato il 20 ottobre e 9 dicembre 2014. Di Chiappetta già si sapeva, da indagini difensive prodotte da Tronchetti in vista dell’Appello, che riconduceva la decisione di presentare l’esposto alla magistratura brasiliana, in alternativa all’italiana, a un suggerimento di Mucciarelli «che mi riferì che aveva avuto interlocuzioni in Procura e da questi colloqui aveva tratto il convincimento».

tavaroli giulianotavaroli giuliano

 

Tavaroli aggiunge il carico: «Secondo la prassi, per cose così delicate Mucciarelli era uso recarsi in Procura a chiedere consiglio al pm Francesco Greco», capo del pool reati economici, «con il quale aveva una lunga consuetudine, così che l’avvocato rappresentava preventivamente la posizione di Pirelli-Telecom in una vicenda che interessava le aziende, così da avere una indicazione al riguardo. Tronchetti ne era certamente a conoscenza, tanto che fu una delle principali ragioni dello spostamento da Torino a Milano delle sede legale di Telecom, dopo l’acquisizione da parte del gruppo Pirelli, a fine estate 2001».

 

Marco Tronchetti Provera Afef Jnifen Matteo Renzi Naomi Campbell foto vogue Marco Tronchetti Provera Afef Jnifen Matteo Renzi Naomi Campbell foto vogue

Sul dossieraggio anti Tronchetti da parte di Kroll, Tavaroli dice d’aver «poi saputo da Mucciarelli che gli era stato consigliato da Greco di fare denuncia»: il cd rubato fu riversato dalla Security di Tavaroli ai carabinieri del Nucleo Informativo sfruttando il pretesto di una denuncia contro ignoti per un inscenato tentato furto a casa di un manager.
 

A seconda di quale scenario si privilegi, almeno 5 possono essere le letture delle parole di Tavaroli, sinora mai rese nei tanti interrogatori dal 2006. La prima: Tavaroli dice il vero e quindi la Procura ha per anni preventivamente protetto le aziende rappresentate da un avvocato.

 

espresso spioni tavaroli fabio ghioniespresso spioni tavaroli fabio ghioni

La seconda: Tavaroli dice il falso e quindi sta calunniando il pm Greco e l’avvocato Mucciarelli (con cui ebbe attriti). La terza: Robledo deposita questi atti (sui rapporti di Greco con un avvocato) alla vigilia del disciplinare che lo punisce per i suoi rapporti con un avvocato. La quarta: è Chiappetta che nel gennaio 2014 coinvolge (senza il nome fatto poi da Tavaroli) la Procura, e lo fa in chiave sia autodifensiva, sia difensiva di Tronchetti nel futuro Appello.

 

La quinta: è Tavaroli che si inserisce negli attriti tra i pm Robledo e Greco, prospettando all’uno ciò che nuoce all’altro. Nel ribadire «totalmente infondate» le accuse di «un soggetto non credibile» a Mucciarelli, il suo difensore Francesco Arata aggiunge: «Ciò che colpisce, e pare trovare spiegazione in esigenze estranee a quelle istruttorie, è la formulazione di domande in relazione a fatti senza alcuna attinenza, oltretutto ricostruiti da Tavaroli in modo storicamente falso come sarà facile dimostrare».

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