amazon magazzino

VUOI DIFENDERE L’AMBIENTE? ALZA IL CULO E VAI IN NEGOZIO – GABANELLI: L’E-COMMERCE FA AUMENTARE L’INQUINAMENTO - CON LE VENDITE ON LINE CRESCIUTO IL CONSUMO DI PLASTICA DI 300 MILA TONNELLATE – PIU’ PACCHI DA CONSEGNARE SIGNIFICA ANCHE PIU’ SMOG NELLE STRADE

 

Milena Gabanelli per il Corriere della Sera

E-COMMERCE

 

D' accordo, acquistare online è comodo. Nell' ultimo anno 22 milioni di italiani hanno comprato scarpe, cellulari, frullatori, libri e cibo per cani rimanendo seduti sul divano: clicchi, paghi, e in pochi giorni il prodotto è recapitato a casa. In Italia nel 2017 si stima siano stati fatti 150 milioni di ordini, che vuol dire 150 milioni di pacchi spediti, e altrettanti citofoni suonati.

 

Soltanto Poste italiane fa sapere di aver movimentato 81 milioni di pacchi nei primi nove mesi del 2017, grazie all' e-commerce. La merce comprata su Internet è trasportata solo su strada, attraverso una pianificazione logistica che punta a ridurre il più possibile i tempi di consegna. Nella sola città di Milano, ogni giorno, si registrano almeno 23 mila consegne. Vale la pena di fare qualche considerazione sulla ricaduta ambientale di tutti questi pacchi in circolazione? Forse sì. Qualunque articolo, di solito, arriva nei negozi in stock. Se per esempio compri una camicia, la commessa la infila in un sacchetto e te la porti a casa. Se lo ordini online dovrà essere impacchettata prima in una busta di plastica e poi riconfezionata dentro una scatola di cartone. Magari sigillata con delle fascette.

 

E-COMMERCE ALIMENTARE

Nel 2016 sono state immesse 2 milioni e 200 mila tonnellate di plastica. Il consorzio per il riciclo degli imballaggi di plastica Corepla, riferisce che l' e-commerce ha rappresentato il 15% del totale della plastica immessa al consumo, ovvero 300 mila tonnellate. In 10 anni il volume è aumentato del 200%. Per il cartone si registra un +3% . Se è vero che l' 88% viene riciclato, è altrettanto vero che la richiesta aumenta, e si prevede l' apertura di due nuove cartiere (Avezzano e Mantova).

 

Il 90% dei consumatori si fa recapitare il pacco a casa o in ufficio. Nel 2012 si stimavano circa 6 milioni di delivery al mese. Nel 2017 siamo arrivati a 15 milioni. Vuol dire che su strada e in città il traffico è più che raddoppiato in soli 5 anni. Secondo un studio fatto da Bloomberg New Energy Finance e McKinsey, come diretta conseguenza del fenomeno degli acquisti online, il numero dei veicoli commerciali impiegati nel mondo è cresciuto del 32%, passando da 250 milioni del 2006 a 330 milioni di unità nel 2014. Entro il 2050, nelle grandi città, si stima un aumento del 40%.

 

e-commerce

La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, nei primi sei mesi del 2017 ha registrato un incremento del 6,5% delle consegne dei corrieri, con un aumento delle immatricolazioni dei veicoli pesanti del +21,5%. Nella sede dell' Interporto di Bologna, i camion in transito hanno registrato un +10,3%; un fenomeno legato anche alla presenza dell' azienda di e-commerce per l' abbigliamento Yoox .

 

In Italia Amazon gestisce, oltre ai centri di distribuzione di Castel San Giovanni (Pc), Passo Corese (Ri), Vercelli e Milano, anche altri otto depositi di smistamento, proprio per rispondere nel più breve tempo possibile alle richieste dei clienti. E le consegne sul territorio nazionale avvengono solo su gomma. Ordinando quindi un maglione da Palermo, il pacco partirà dal deposito di Passo Corese con un corriere che percorrerà su strada 939 chilometri, fino al citofono.

amazon

 

Secondo il più recente rapporto Ispra, l' 80% dei veicoli commerciali leggeri che transitano nelle città ogni giorno appartengono a una classe inferiore a euro 5. A Londra (dice lo studio Bloomberg e McKinsey) i veicoli commerciali sono responsabili del 30% delle emissioni di CO2 e di ossido di Azoto, mentre a livello europeo, nel 2013 hanno generato il 46% delle emissioni totali di Nox nell' Unione. L' Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che ci sono stati tre milioni di morti premature a causa dell' inquinamento dell' aria, causato dalle emissioni dei mezzi su gomma.

 

E poi ci sono gli aerei. Secondo uno studio del Parlamento europeo, il trasporto aereo produrrà il 22% delle emissioni globali di CO2 nel 2050. L' International Air Transport Association (Iata) ha pubblicato le sue statistiche sui mercati globali delle merci aviotrasportate: la domanda è aumentata del 10,4% nella prima metà del 2017, rispetto al 2016. Anche in Italia il traffico cargo, nei primi sei mesi del 2017, ha visto un aumento dell' 11,2% delle tonnellate in transito, e Malpensa ha di recente annunciato la creazione di una nuova area di 125 mila mq. per la realizzazione di magazzini per le spedizioni e-commerce.

GABANELLI

 

Investire nei veicoli elettrici è il primo passo. Un' ipotesi ancor più efficace è quella degli armadietti situati nelle aree di maggior transito. Ottimizzando i viaggi, possono diminuire i tempi di lavoro del 60% e i costi di consegna del 35%. I box possono essere situati nei supermercati, negli uffici, nei centri commerciali o nelle stazioni delle metropolitane, dove gli acquirenti possono recuperare la merce comprata on line, di giorno o di notte, 7 giorni su 7, usando il codice di accesso per aprire il proprio armadietto. In Germania oggi la Dhl ha installato 3 mila terminali con 300 mila box in più di 1.600 città. Il tema è come incentivare i cittadini ad usarli, rinunciando ad aspettare il pacco a casa.

SHOPPING ON LINE

 

Poi ci sono i droni, ma il volo è condizionato dal meteo, possono sopportare un carico inferiore agli otto chilogrammi, percorrere distanze contenute, e avere disponibilità di un' area di almeno 2 metri. Poco adatti quindi alle consegne nelle grandi città. Alternativa migliore: quando lo stesso prodotto è in vendita nel negozio vicino a casa, comprarlo lì; eviteremmo di vederlo chiudere, magari per essere sostituito da una sala giochi.

 

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….