WHAT’S IOR NAME? MARRANCI PROMOSSO DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA VATICANA - CORSA ALLA “PULIZIA” DEI CONTI PRIMA DI CONSEGNARE I DATI A BERGOGLIO

Enzo Quaratino per Ansa.it

Il Consiglio di Sovrintendenza dell'Istituto per le Opere di Religione (Ior) ha nominato Rolando Marranci nella carica di Direttore Generale. Succede a Paolo Cipriani, che il primo luglio scorso aveva rassegnato le dimissioni dopo la bufera giudiziaria abbattutasi sullo Ior per il sospetto di violazione di norme antiriciclaggio. La promozione di Marranci, che il primo luglio 2013 aveva assunto le mansioni di vicedirettore generale in sostituzione di Massimo Tulli, dimissionario così come Cipriani, è stata approvata dalla Commissione Cardinalizia.

Secondo quanto definito dallo Statuto dello Ior, il Direttore Generale è responsabile delle attività operative dell'Istituto e riferisce al Consiglio di Sovrintendenza. "Negli ultime tre mesi Rolando Marranci si è dimostrato un Vice Direttore Generale particolarmente efficiente. Siamo lieti che abbia accettato di rilevare la nuova carica", ha affermato Ernst von Freyberg, Presidente del Consiglio di Sovrintendenza, che dopo le dimissioni di Cipriani aveva operato in veste di Direttore Generale ad interim.

Rolando Marranci, originario di Reggello (Firenze), ha 60 anni, è sposato e ha tre figli. Ha lavorato per la Banca Nazionale del Lavoro (BNL) dal 1980 al 2011 ricoprendo diversi ruoli dirigenziali. Nel giugno 2013 è stato chiamato a sostenere, in qualità di consulente, il team Promontory per lo Ior, carica che ha lasciato il primo luglio scorso, al momento della sua nomina a Vice Direttore dell'Istituto.

La nomina di Marranci è arrivata il giorno dopo un'altra nomina di rilievo, fatta direttamente da Papa Francesco, che ha nominato il suo segretario, mons. Alfred Xuereb, delegato per le due Commissioni referenti sullo Ior e sulle attività economiche della Santa Sede con l'incarico di vigilare e tenerlo informato, in collaborazione con la Segreteria di Stato, sulle procedure di lavoro e sulle eventuali iniziative da intraprendere.

La prima delle due commissioni, quella sullo Ior, è stata nominata dal Papa il 24 giugno scorso, ufficialmente con il compito di formulare proposte per il futuro dell'Istituto, in realtà per consentire al pontefice di porre il suo occhio vigile sull'Istituto. La commissione - presieduta dal cardinale Raffaele Farina - sarebbe avanti nei suoi lavori e la sua relazione finale potrebbe arrivare tra non molto.

Bergoglio potrà così acquisire la documentazione completa sull'andamento e le procedure della "banca" d'Oltretevere, anche con la valutazione sulla sua discussa gestione, passo fondamentale per procedere verso un'eventuale riforma. Intanto l' "operazione trasparenza" allo Ior va avanti anche con l'attività della Promontory Financial Group, in collaborazione con l'Aif, per il controllo ad uno ad uno di tutte le migliaia di conti, delle relazioni con i clienti delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro sporco.

Nel 2012 lo Ior - che al 31 dicembre aveva affidamenti per 6,3 miliardi di euro e un patrimonio netto di 769 milioni - ha registrato un utile netto di 86,6 milioni di euro, quadruplicando quello del 2011 (20,3 milioni). Ciò ha consentito all'Istituto di apportare un contributo di 54,7 milioni di euro al budget della Santa Sede e di destinare 31,9 milioni di euro alla riserva rischi operativi generali.

 

 

 

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