alibaba jackma

ALIBABA RITORNA NELLA CAVERNA? PER BARRON'S, IL GIGANTE DELL'E-COMMERCE CINESE PERDERÀ IL 50% DI VALORE QUEST'ANNO, DOPO AVER GIÀ LASCIATO IL 40% FINO AD ORA. IL SITO SMENTISCE E MINACCIA CAUSE MILIONARIE - MILANO PERDE L'1%

1.YAHOO! CROLLA DIETRO ALIBABA

(Teleborsa) - Pessimo avvio di settimana per Yahoo, che affonda a Wall Street con un calo del 4,17%.

 

La big del web paga l'ennesima partenza in seno al top management. A una settimana dall'addio del Chief Accounting Officer Aman Kothari, è la direttrice marketing chief Kathy Savitt a lasciare l'azienda.

ALIBABA 1ALIBABA 1

 

Da rilevare, inoltre, che la pessima performance di Alibaba, di cui Yahoo! controlla una consistente quota. Il gigante dell'e-commerce sta perdendo molto terreno in scia ad un report di Barron's del fine settimana nel quale si stima un deprezzamento del titolo del 50% per via del rallentamento dell'economia cinese, dell'elevata competitività nel settore e delle politiche societarie.

 

Alibaba ha annunciato azioni legali contro il quotidiano. L'andamento di Yahoo nella settimana, rispetto al Nasdaq 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

 

Le tendenza di medio periodo dell'internet company si conferma negativa. Al contrario, nel breve termine, si evidenzia un miglioramento della fase positiva che raggiunge la resistenza più immediata vista a quota 30,66 dollari USA. Supporto stimato a 30,04. Tecnicamente propendiamo a beneficio di un nuovo spunto rialzista stimato in area 31,29.

 

IL CEO DI ALIBABA JACK MAIL CEO DI ALIBABA JACK MA

Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.

 

2.BORSA: CINA E ATTESA FED PESANO SU MILANO, FTSE MIB CHIUDE A -0,96%

Radiocor - Le nuove turbolenze in arrivo dalle piazze finanziarie cinesi e il clima d'attesa che gia' inizia a dominare a Wall Street in vista della riunione del Fomc di giovedi' hanno condizionato la prima seduta di scambi della settimana di Piazza Affari dove il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,96% mentre il Ftse all Share e' calato dello 0,72%. Meno pesanti i ribassi accusati da Parigi (-0,26%) e Londra (-0,28%) mentre Francoforte e' riuscita a terminare in territorio positivo (+0,42%). In una giornata priva di spunti sul fronte macro americano, gli investitori hanno metabolizzato i nuovi segnali in arrivo dalla Cina dove l'economia appare in chiaro rallentamento rispetto ai ritmi di marcia degli ultimi anni.

janet yellenjanet yellen

 

Penalizzati a Piazza Affari di conseguenza soprattutto i titoli del lusso, con Yoox che ha perso il 3,25%, Ferragamo scesa dell'1,03% e Tod's dello 0,81%. Male anche Moncler che ha la sciato sul terreno il 3,25%. Sul fronte dei cambi, l'euro scambia a 1,1303, in lieve ribasso da 1,1333 venerdi' sera, mentre il rapporto di parita' con lo yen e' fissato a 135,67. La divisa nipponica incrocila invece il dollaro a 120,02. Inizio di settimana infine in lieve ribasso per il prezzo del greggio dopo che l'Opec ha abbassato le stime di aumento della produzione per il 2016. A New York un barile di greggio wti tratta a 44,12 dollari, in calo dell'1,14% rispetto alla chiusura di venerdi'.

 

 

3.AEROPORTI: SEA E SACBO, MANDATO PER EVENTUALE PROCESSO D'INTEGRAZIONE

Radiocor - I Consigli d'Amministrazione di Sea e Sacbo, hanno preso visione dei risultati della ricerca condotta dal Professor Paleari con l'Universita' degli Studi Bergamo per valutare la possibilita' della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo Orio al Serio, attualmente gestititi dalle due societa'. I consigli d'amministrazione di Sea e Sacbo - afferma una nota - hanno riconosciuto la validita' della prospettiva indicata e hanno cosi' dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del Professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione.

 

4.CAMPARI: MANDATO A BANCHE PER ROADSHOW IN VISTA DI EMISSIONE BOND

SEA aeroporti di milanoSEA aeroporti di milano

Radiocor - Campari ha dato mandato a un pool di banche composto da Unicredit, Bnp Paribas, BofA Merrill Lynch, Deutsche Bank e Sg Cib di organizzare un road show in vista di un possibile collocamento di bond senior unsecured. Secondo quanto risulta a Radiocor, sono tre le tappe organizzate in cui il gruppo leader nelle bevande incontrera' investitori istituzionali: si iniziera' giovedi' 17 a Londra mentre il giorno seguente sara' il turno di Parigi. Lunedi' 21 settembre invece gli incontri avverranno a Milano. Un'eventuale emissione potrebbe essere lanciata subito dopo la conclusione del roadshow, condizioni di mercato permettendo.

Ultimi Dagoreport

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")