2024electionroma

A ROMA LE ELEZIONI AMERICANE SONO UNA SCUSA PER MAGNA' – POLITICI, VIP E SVIPPATI VARI SI INERPICANO SULLA SALITA DI MONTE MARIO PER ATTOVAGLIARSI A VILLA MIANI ALL’ELECTION NIGHT ORGANIZZATA DALL’AMBASCIATORE AMERICANO MARKELL - TRA  CACIO E PEPE E TIMBALLO SULLE NOTE DI FRANK SINATRA, LA REGINA DELLA SERATA E' UNA SCOLLATA (E TRUMPISSIMA) VALERIA MARINI: "IO SONO LA PRIMA FAN DI GIORGIA MELONI" - PRESENTI I MINISTRI CIRIANI E ROCCELLA, MULE' E MALAN, GIMMI CANGIANO, AMII STEWART (PRO KAMALA) E IL DIRETTORE DI RAINEWS24, PAOLO PETRECCA (ALTRO CHE NOTTE IN REDAZIONE...) - VIDEO

 

 

ELEZIONI USA L'ATTESA A VILLA MIANI TRA VINO MUSICA E VIP

 

 

SINATRA E CACIO E PEPE. IL PARTY DELL'AMBASCIATA USA A ROMA

valeria marini 1

(ANSA) - Molta attesa e tanta curiosità a Villa Miani dove l'ambasciata americana a Roma ha organizzato l'election night in occasione delle presidenziali Usa dall'esito molto incerto.

 

Nei saloni della villa che domina la capitale ci sono bandiere americane, spillette celebrative, postazioni per una foto ricordo tra i cartonati di Donald Trump e Kamala Harris, ma il menù è rigorosamente italiano con la pasta cacio e pepe molto gradita dagli ospiti (circa 400), tartine, timballo di riso, la parmigiana. Accompagnati da vini rossi e bianchi e le mini cheesecake, mentre la musica jazz, ma anche l'indimenticabile voce di Frank Sinatra, fanno da sottofondo.

 

"In questa notte importante celebriamo la democrazia", dice l'ambasciatore americano in Italia, Jack Markell, che poi ammette: "È stata una campagna elettorale molto dura. In tempi difficili come questi dobbiamo rafforzare la democrazia per le giovani generazioni. In questa lunga notte elettorale, vorrei sottolineare i lunghi rapporti tra Stati Uniti e Italia. Una partnership che si basa su valori condivisi, legami culturali, rispetto reciproco. Questi sono elementi che continueranno a legarci per sempre a prescindere da chi diventerà il prossimo presidente americano", afferma.

 

election night villa miani

Tra i presenti anche alcuni politici italiani, per lo più di centrodestra: il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, i forzisti Alessandro Cattaneo e Giorgio Mulé, Gimmi Cangiano (Fdi), Stefano Candiani (Lega), Lucio Malan presidente dei senatori di Fdi, Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, Matteo Perego, sottosegretario di Stato alla Difesa.

 

Presenti anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ma anche la showgirl Valeria Marini ("prima fan di Meloni e ovviamente tifo Trump") e la cantante statunitense naturalizzata italiana, Amii Stewart che non ha dubbi: "Voglio che vinca Kamala Harris. Punto".

 

All'evento di Villa Miani hanno preso parte anche tanti studenti, italiani e americani, provenienti dagli atenei di Roma, Parigi e Madrid.

 

alessandro cattaneo

USA. VALERIA MARINI MADRINA A DESTRA: IO FAN DI GIORGIA, VINCERÀ TRUMP

(DIRE)- La destra italiana ci crede. Si schiera, si riunisce, brinda. A villa Miani il ministro Luca Ciriani rompe gli indugi: "Mi auguro vinca Trump", confida. L'ex senatore di An Domenico Gramazio riunisce i trumpiani d'Italia in una villa sull'Appia antica: seguiranno lì la nottata elettorale americana. Tra confraternita e Verdone. Compagni di scuola in salsa repubblicana. Il deputato Andrea Di Giuseppe (FdI), eletto all'estero, quello che per primo si fotografò con Chico Forti, risponde al telefono mentre è in volo in mezzo all'oceano. Sta andando in Florida, diretto al comitato elettorale di Donald Trump a Palm Beach: "Trump ha il 70% di probabilità di vincere".

 

amii stewart

Lo dice anche Valeria Marini, vera icona del ricevimento a villa Miani: "Vince Trump, di una manciata di voti". Tra bandiere americane e cucina italiana nella villa che da Monte Mario domina Roma ci sono circa 400 persone per il "watch party" organizzato dell'ambasciata americana in Italia. Si mangiano cacio e pepe e parmigiana. Si beve vino italiano e birra americana, Sam Adams. "Stasera celebriamo la democrazia", dice l'ambasciatore americano Jack Markell. In sottofondo c'è la musica jazz, tra le sale si aggira elegantissima Amii Stewart, marito italiano.

 

Si vede la ministra Roccella. I deputati Cattaneo e Mulé (Fi), Cangiano (Fdi), Candiani (Lega), la sinistra è rappresentata da Arturo Scotto (Pd). Salvini, atteso, non si presenta: c'è il Milan che vince a Madrid e il segretario ha da festeggiare, l'America può attendere. Emozionato e "ottimista" è invece Gramazio, che meno di un mese fa aveva inaugurato il comitato trumpiani d'Italia nella storica sede dell'Msi in piazza Tuscolo. Stasera fa le cose in grande: appuntamento in una lussuosa villa sull'Appia.

lucio malan

 

A Monte Mario nel frattempo spuntano il presidente della Figc Gabriele Gravina e il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ciriani lo saluta. Tifoso del Torino, un passato da portiere di calcio e terzino, il ministro per i Rapporti col Parlamento rompe gli indugi in un momento di relax sotto le stelle con San Pietro illuminata sullo sfondo. "Mi auguro vinca Trump. Non condivido tutte le sue politiche- ragiona- ma è il leader dei conservatori, come Fdi, anche se la mia leader è solo Giorgia Meloni".

 

Passa Paolo Petrecca, il direttore di RaiNews24 finito nella bufera durante le ultime elezioni francesi, accusato di non aver coperto adeguatamente la sconfitta della destra lepeniana. Ci sono tanti studenti, italiani e americani in Italia. "È stata una campagna elettorale molto dura- ammette l'ambasciatore Markell- in tempi come questi dobbiamo rafforzare la democrazia per le giovani generazioni".

 

mario sechi

Si gioca un poco con un quiz, c'è una sala con un megaschermo dove si segue la diretta della Cnn. "Guarda, è arrivata! Eccola là", grida all'improvviso qualcuno. Giorgia Meloni? Impossibile, ha la febbre. La bionda, statuaria e vestita di nero, è Valeria Marini.

 

Parte il gossip: in sala c'è anche Gimmi Cangiano, deputato di Fdi e suo ex fidanzato. Che succederà? Finalmente un po' di tensione, visto che dagli Stati Uniti non arriva uno straccio di notizia. Lui, che nel frattempo fa coppia con l'ex miss Italia Denny Mendez (ma lei a villa Miani non c'è), si avvicina e la saluta con bacio, galante.

 

alessandro cattaneo 1

"Siamo in ottimi rapporti", assicura. Roma, che splende dal terrazzo quasi fosse uno sfondo hollywoodiano, li ha risucchiati nelle sue storie, colorate e luccicanti. "Se il Salone Margherita riaprirà- dice a tutti Valeria Marini - lo dovremo solo a Gimmi".

 

Riecco Pingitore, il Bagaglino, i balletti sexy. Valeria bacia e saluta. In un attimo è la star della serata. "Io sono la prima fan di Giorgia Meloni", giura. Alcune studentesse si mettono in fila per una foto con lei. Fa come Salvini, che piglia a tutti il cellulare e scatta un selfie?

 

Macché, lei usa sempre e solo il suo: già impostato per immortalarla con quei filtri "stellari" che la trasformano in un'opera pop di Andy Warhol. Scatta lei mentre tutte sorridono, poi invia la foto. Dorian Gray, al contrario. La gente inizia ad abbandonare la villa. Tra i primi a filare via l'ambasciatore americano. Se ne va che non sono le undici della sera. "Vedremo domani mattina che giornata sarà", saluta. Good night, and good luck.

valeria marini

 

jack markellvaleria marini 2luca ciriani

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?