
OH ROMEO, ROMEO – L'IMPRENDITORE ALFREDO ROMEO È STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO A SETTE ANNI E SEI MESI DI CARCERE PER CORRUZIONE E FRODE NELLE FORNITURE. L’IMMOBILIARISTA ED EDITORE DEL “RIFORMISTA’ E DELL’“UNITÀ” ERA ACCUSATO DI PRESUNTI FAVORI E REGALI A UN EX DIRIGENTE E A DIPENDENTI DEL COMUNE DI NAPOLI E AD ALTRI PUBBLICI FUNZIONARI – IL PROCESSO NASCE DAL “TRONCONE NAPOLETANO” DELLE INDAGINI DEL PM WOODCOCK SUL CASO CONSIP – CONDANNATO ANCHE UN COLLABORATORE DI ROMEO, L'ARCHITETTO IVAN RUSSO…
(ANSA) - I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Napoli (collegio A, presidente Conte) hanno condannato l'imprenditore Alfredo Romeo e l'architetto Ivan Russo, suo collaboratore e dirigente della Romeo, nell'ambito del procedimento giudiziario nato dal cosiddetto 'troncone napoletano' delle indagini del pm Henry John Woodcock che diedero vita una decina di anni fa al processo Consip.
Romeo è stato condannato a 7 anni e 6 mesi; quattro anni invece per Ivan Russo, suo collaboratore. La Procura di Napoli ha contestato all'imprenditore sei ipotesi di corruzione e una di frode nelle forniture, al dirigente dell'azienda tre episodi corruttivi.
Nel novembre 2017 fu emessa una misura cautelare agli arresti domiciliari che successivamente venne annullata dalla Cassazione. Nell'inchiesta vennero coinvolti molte altre persone ora imputate davanti a un'altra sezione del tribunale partenopeo che attendeva, per il prosieguo, il verdetto di oggi.
Il pm Woodcock, oggi alla Dda, al termine della sua requisitoria aveva chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per l'immobiliarista ed editore Alfredo Romeo, accusato di corruzione per alcuni presunti favori e regali a un ex dirigente, a dipendenti del Comune di Napoli, ad altri pubblici funzionari e ad una funzionaria della Soprintendenza di Roma.
Episodi stralciati da una grossa inchiesta iniziata quasi dieci anni fa che si è divisa in tre parti: una è andata a Roma (il caso Consip), un'altra è rimasta a Napoli con una cinquantina di imputati e ruota intorno agli appalti dell'ospedale Cardarelli (il processo è in corso), la terza è relativa a questo processo iniziato nel 2018 con un rinvio a giudizio immediato di due soli imputati, Romeo e il suo collaboratore Ivan Russo per il quale il pm aveva chiesto 4 anni e due mesi. I fatti risalgono al 2015-2016.