coronavirus covid pandemia italia mondo vaccino

OBBLIGO E VERITÀ – AUMENTANO LE PRESSIONI DI MEDICI E SCIENZIATI PER RENDERE OBBLIGATORIO IL VACCINO ANTI-CORONAVIRUS, ALMENO PER DETERMINATE CATEGORIE E FASCE D’ETÀ. E ALLORA PERCHÉ NON SI INTRODUCE? È UNA QUESTIONE PRETTAMENTE POLITICA: È NECESSARIA UNA LEGGE, CHE DOVREBBE ESSERE VOTATA DAL GOVERNO E POI DAL PARLAMENTO. E DIFFICILMENTE SI TROVEREBBERO I NUMERI

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

PERCHÉ IL VACCINO NON E’ OBBLIGATORIO? PERCHÉ È NECESSARIA UNA LEGGE CHE DOVREBBE ESSERE VOTATA DAL GOVERNO E POI DAL PARLAMENTO - SUL GREEN PASS DRAGHI È RIUSCITO A OTTENERE L'APPROVAZIONE ALL'UNANIMITÀ DA PARTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MA IL DECRETO È STATO TRAVOLTO DA UNA VALANGA DI EMENDAMENTI DA PARTE DELLA STESSA MAGGIORANZA - PER UNA MISURA ANCORA PIÙ COERCITIVA COME L'OBBLIGO VACCINALE DIFFICILMENTE SI TROVEREBBERO I NUMERI IN PARLAMENTO…

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 1

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/perche-vaccino-non-rsquo-obbligatorio-perche-280416.htm

 

GLI SCIENZIATI SPINGONO PER L'OBBLIGO DI VACCINO: «EMERGENZA SANITARIA»

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

Parlare di obbligo vaccinale, quanto meno per alcune categorie oltre agli operatori sanitari o per determinate fasce di età, non è più un tabù. Il tema è sul tavolo del governo ora che la campagna di immunizzazione ha subito un rallentamento, con una diminuzione del numero di iniezioni quotidiane, mentre nei reparti di terapia intensiva i pazienti sono quasi tutte persone che non hanno ricevuto la seconda dose e, molto più spesso, neanche la prima. Per oggi è atteso l'intervento del ministro della Sanità, Roberto Speranza, al Meeting di Rimini.

sergio abrignani

 

PRESSIONE

Da settimane uno dei membri più ascoltati del Comitato tecnico scientifico, il professor Sergio Abrignani, immunologo dell'Università Statale di Milano, lo ripete: siamo nel pieno di una emergenza sanitaria, l'unico modo per uscirne è prevedere l'obbligo vaccinale, perché serve a ridurre la circolazione del virus e a limitarne gli effetti negativi.

 

Abrignani aggiunge sempre che il sostegno allo strumento dell'obbligo del vaccino anti Covid è una sua posizione personale, ma ormai su questo tema le pressioni a fare di più sono molteplici. Ad esempio, anche un altro componente del Comitato tecnico scientifico, Fabio Ciciliano, invita a prendere in considerazione questa soluzione.

 

vaccino covid

E ieri è tornato alla carica il governatore della Liguria, Giovanni Toti, il primo a dire senza troppi giri di parole che il vaccino sopra i 50 anni deve essere obbligatorio. Ieri ha scritto sul suo profilo Facebook: «Se entro la settimana prossima non avremo un sufficiente numero di prenotazioni per il vaccino e i numeri non saranno cambiati, sarà il caso di passare all'obbligo vaccinale per alcune categorie.

 

GIOVANNI TOTI SI VACCINA

Non vedo perché un lavoratore vaccinato debba essere costretto a convivere con un non vaccinato oppure un insegnante vaccinato debba partecipare alle riunioni didattiche con insegnanti e personale non vaccinato. E banalmente perché un cittadino che si è diligentemente vaccinato debba dividere il posto in autobus con un non vaccinato.

 

Forse qualcuno spera di far chiudere ancora l'Italia, per giocare sulla paura e la miseria. Questo non deve accadere». Toti sfida anche i No vax ricordando che i letti di ospedale sono pieni di persone non vaccinate, oltre 4 milioni di cittadini tra i 50 e i 60 anni «non si sono né prenotati né vaccinati: sono proprio loro che finiscono in ospedale».

 

vaccinazioni alle seychelles

Morale: «Non possiamo rimanere schiavi di superstizioni, di battaglie di retroguardia e men che meno di meschini giochi politici, di chi strumentalizza e sfrutta per interesse una vera e propria macchina di insulti organizzata sui social da pochi fanatici No vax».

 

Anche all'interno del governo la riflessione è cominciata, dopo che il consulente del commissario Figliuolo, il professor Guido Rasi, si è schierato a favore dell'obbligo vaccinale. Parallelo, ma non sovrapponibile, corre l'applicazione di un altro tipo di strumento che, va sempre ricordato, non è necessariamente collegato al vaccino perché si può ottenere anche con un semplice tampone antigenico negativo eseguito nelle ultime 48 ore.

francesco paolo figliuolo

 

Dice il sottosegretario alla Sanità, Andrea Costa: «Per l'obbligo di Green pass penso a tutte quelle attività dove c'è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del Trasporto pubblico locale, i dipendenti dei market e dei servizi essenziali. E anche gli impiegati degli uffici comunali e pubblici dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico».

 

IL NODO

Per il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che parla all'indomani dell'attacco del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha criticato i sindacati perché si sono opposti al Green pass nelle aziende e nelle mense: «Il nostro Paese deve far esperienza dei mesi scorsi. Non si può sbagliare.

 

GUIDO RASI

Noi abbiamo oggi uno strumento in più: il Green pass, le vaccinazioni. Bisogna che sia esteso al maggior numero di attività, solo così noi saremo in grado di dare libertà alle attività e alle persone e quindi alla ripresa in sicurezza. A partire dalla scuola che è la grande priorità. L'impegno che dobbiamo mettere è mai più dad: i dati degli Invalsi dimostrano che disastro è stata la dad. Io sono la massima espansione del Green pass. Invoco che ci sia un lavoro a tre tra istituzioni, sindacati e rappresentanti delle imprese per trovare le soluzioni migliori: abbiamo tutti voglia di soluzioni e non di problemi. L'importante che ciascuno faccia la sua parte». Mauro Evangelisti

vaccino astrazeneca

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...