
L'INFERNO DELLE CELEBRITA' - “DOPO CHE MEDIASET MI LASCIÒ A CASA SONO RIMASTA SOLA: FINO AL GIORNO PRIMA RICEVEVO DUECENTO MESSAGGI IN 24 ORE. POI, SPARITI TUTTI” – BARBARA D’URSO RILASCIA UN’INTERVISTA DISPERATA A “SETTE” DOPO DUE ANNI DI CANCELLAZIONE DI OGNI TRACCIA DELLA SUA ESISTENZA PROFESSIONALE DA QUALSIASI EMITTENTE, A SEGUITO DELLA "DAMNATIO MEMORIAE" LANCIATA DA PIER SILVIO: “PER ME È UNA SOFFERENZA TUTT’ORA. DA MEDIASET MI HANNO INVIATO DUE TIR DI COSE CHE TENEVO NEI CAMERINI. NON MI SONO RITROVATA IN MEZZO ALLE MIE COSE, MA DAVANTI A ME STESSA. HO SENTITO LO STORDIMENTO, IL VUOTO. I DUE ANNI DI ASSENZA DALLA TV? NON È STATA UNA MIA SCELTA, MA HO DECISO DI NON PARLARNE. PER ORA…” - I TENTATIVI DELLA LEGA DI SALVINI PER METTERLA SOTTO CONTRATTO DELLA RAI, NELLA SPERANZA CHE SIA PASSATA L'INCAZZATURA A PIER SILVIO PER UNO FOTO DI UNA FESTA, POSTATA SU INSTAGRAM, DI BARBARELLA CON LE MANI GIUNTE, NELLA STESSA POSA ASSUNTA AL FUNERALE DI PAPI SILVIO... - DAGOREPORT
Estratto dell'articolo din Teresa Ciabatti per "Sette - Corriere della Sera"
Cinquant’anni di televisione, sedici in Mediaset (Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Il Grande Fratello, Live-Non è la d’Urso e molti altri), arrivando a condurre quattro programmi nello stesso periodo, ascolti record, d’improvviso Barbara d’Urso sparisce dalla televisione.
L’ultima puntata di Pomeriggio Cinque saluta il pubblico per la pausa estiva: «Ci ritroviamo a settembre, sempre qui, col cuore». Ma a settembre lei non ci sarà, solo che non lo sa, né lo immagina. […] Si parla di decisione condivisa tra lei e la rete, nell’unica intervista concessa tuttavia la d’Urso chiarisce: «Sono stata lasciata a casa in pochi giorni senza alcun preavviso».
[…] Quel che segue è il ritratto di una donna di 68 anni, star amatissima che da un giorno a un altro perde tutto.
Il giorno dopo?
«Sul divano ferma immobile».
Cerca di capire?
«Sì».
Conclusione?
«Non capisco».
Un cambiamento immediato?
«Il telefono: fino al giorno prima ricevevo una media di duecento messaggi al giorno, li ho contati. Il giorno dopo dieci, spariti tutti. Sono rimasti gli amici più stretti».
Cosa significa perdere qualcosa/qualcuno d’importante?
«Ogni volta che succede io torno alla prima perdita».
Ovvero?
«Mia madre».
Quanti anni aveva lei?
«Undici io, otto mia sorella, tre mio fratello».
Sua madre si ammala.
«Appena nasce mio fratello, mamma rientra dalla clinica, si mette a letto e non si alza più (ndr: morbo di Hodgkin)».
[…]
La quotidianità di voi bambini?
«Tutto si svolge in camera di mamma. L’albero di Natale, i giochi. Una sera nel letto con lei a guardare Un disco per l’estate, io ballicchio, mia nonna dice: “stai ferma, sennò esce l’ago”».
L’ago.
barbara d'urso a domenica in 7
«Nella mia testa c’è l’immagine di mia madre con un ago perennemente infilato nel braccio, la flebo. Oppure l’immagine della porta di camera sua chiusa: i medici dentro, noi figli fuori. Io chiedo il perché, qualcuno risponde: “non trovano la vena”. Ecco, quella porta chiusa riappare spesso».
Nel senso?
«La rabbia di non poter far niente, il senso di impotenza. Da qui, credo, la mia voglia di abbattere le porte chiuse».
Abbattute?
«Le battaglie che ho portato avanti a Pomeriggio Cinque erano porte chiuse».
Esempio?
«Contro la discriminazione di genere, contro la violenza sulle donne. Storie di degrado, solitudine, situazioni di abbandono e disperazione cambiate grazie all’intervento della nostra trasmissione».
[…]
Torniamo a Barbara d’Urso bambina: la morte della mamma.
«Agosto, noi figli siamo in campagna. Una notte mi sveglia mia zia, dice che bisogna rientrare a Napoli perché mamma si è aggravata. Partiamo. Facciamo una sosta, mio zio chiama casa. Mia zia mi comunica che mamma sta meglio, dietrofront».
La verità?
«Mamma è morta, ma nessuno me lo dice».
[…]
In seguito?
«Arriva mio padre, mi prende da parte e dice: “mamma ci ha lasciato”. Fine.
Nessuno a casa mia parlerà più di mamma. Mio padre si risposa, cambiamo casa. Io non ho ricordi di quell’anno, solo buio. I ricordi ricominciano nella casa nuova, ho dodici anni».
Conseguenza?
«Non parlando della morte di mamma, non supero mai il lutto. Emotivamente sto ancora lì, fuori dalla porta chiusa».
Eppure.
«Non aver affrontato quella perdita per contrasto mi ha insegnato a non rimuovere il dolore, il dolore va attraversato. Dunque eccomi qui».
Le tolgono il programma, è giugno, palinsesti chiusi, lei sa che salterà tutto l’anno successivo. Cosa fa?
«Devo occupare la mente, e il tempo. Di colpo ho tanto tempo a disposizione».
Nel concreto?
«Per sedici anni di diretta quotidiana c’era chi mi truccava, pettinava. Chi mi cambiava lo smalto. Chi sceglieva gli abiti per me. Prima cosa allora: prendere dimestichezza col trucco».
Impara?
«Non benissimo».
Altro?
«A fine agosto, quando sta per ricominciare Pomeriggio Cinque senza di me, capisco che non posso rimanere in Italia: troppo dolore. Qualcuno al posto mio sarebbe partito per mete paradisiache, Bali, Honolulu, sarebbe andato a divertirsi. Io vado a Londra a studiare inglese».
Chi l’accompagna?
«Vado da sola, prendo in affitto un b&b. M’iscrivo a un college, faccio lezione dalle otto di mattina alle cinque di pomeriggio».
Poi?
«Cammino».
Pensieri?
«Mi sono piaciuta».
Motivo?
«Per come ho affrontato la sofferenza».
Lei non finge.
«È stata sofferenza, lo è ancora».
Problemi pratici fuori da Mediaset?
«Vivendo da anni negli studi televisivi, tutte le mie cose, vestiti, scarpe, erano nei magazzini e nei camerini. Finito Pomeriggio Cinque, giugno, vado al mare dove ho costumi e magliette – il necessario. Poi però, rientrata a Milano, devo partire per Londra».
IL CASO LINGUAGLOSSA A POMERIGGIO 5 CON BARBARA D URSO
Quindi?
«La mia amica Angelica va a Mediaset con una grande valigia. La guardia le apre il camerino, lei prende qualche vestito. Io parto per Londra, torno. Arriva l’inverno».
L’inverno.
«Ogni tanto Angelica va a Mediaset a prendermi qualcosa. Fino al 31 dicembre, quando scade il mio contratto».
A quel punto?
«Mediaset svuota magazzini e camerini delle mie cose. Io dico: “mi raccomando i pupazzi”».
I pupazzi?
«Pupazzi, cuscini, i regali dei fan».
E?
«Arrivano due tir pieni di roba. Qualcosa la tengo, i pupazzi appunto. Il resto, vestiti, scarpe, le Barbie Barbara d’Urso, le cartelline iconiche con scritto B d U, addirittura le buste shock di Live-non è la d’Urso, le vendo. Organizzo una vendita di beneficenza a favore della cooperativa sociale Arimo (ndr: comunità educativa per adolescenti in difficoltà)».
[…]
Senonché?
«Mi siedo per terra, e sento chiaramente che quell’istante non significa solo ritrovarsi in mezzo alle mie cose. Piuttosto ritrovarmi davanti a me stessa, quella che sono stata fin lì, infanzia inclusa, poiché a Mediaset tenevo anche i ricordi d’infanzia come le foto di mia madre e mio padre il giorno di matrimonio».
Sensazione?
«Solitudine».
Niente rabbia?
«Stordimento. Poi mi rialzo e inizio a catalogare ogni cosa».
La spinta per rialzarsi?
«Un’immagine: il vuoto. Ma in quel vuoto ci sono io. E io il vuoto lo so riempire. Da ragazzina, se i miei fratelli non c’erano, nella grande casa deserta io pattinavo. Ho sempre fatto tanto rumore».
Dopo la rottura con Mediaset, due anni di assenza: perché?
«Non è stata una mia scelta, ma ho deciso di non parlarne. Per ora».
[…]
La paura di Barbara d’Urso oggi?
«Le vipere. Sempre loro».
BARBARA DURSO - TAPIRO D ORO STRISCIA LA NOTIZIA
MYRTA MERLINO - GAD LERNER - MARCO FERRANTE - BARBARA DURSO - FUNERALI SILVIO BERLUSCONI
barbara durso funerali silvio berlusconi
SILVIO BERLUSCONI BARBARA D URSO DURSO
barbara durso claudio lippi
barbara d'urso 5
BARBARA DURSO
barbara durso durso
BARBARA DURSO D URSO
BARBARA D'URSO E LA POSA DEL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI A UN COMPLEANNO
barbara d'urso da bambina
barbara d'urso
barbara d'urso 1
barbara d'urso 3
le bocce di barbara d'urso
barbara d'urso con il fratello e la sorella
barbara d'urso con la madre
barbara d'urso 1
barbara d'urso 2
barbara d'urso
barbara d'urso 3