guido crosetto gaia saponaro

C’E' UN FILO ROSSO CHE LEGA IL CASO STRIANO E QUELLO DELL’EX DIPENDENTE DI BANCA INTESA, VINCENZO COVIELLO, CHE SPIAVA I CONTI CORRENTI: GUIDO CROSETTO – IL MINISTRO E' STATO "ATTENZIONATO" IN ENTRAMBI I CASI - IL 52ENNE COVIELLO HA MONITORATO ANCHE GLI ESTRATTI CONTO DELLA CARTA DI CREDITO DEL MINISTRO DELLA DIFESA: NON UN DATO BANALE. GRAZIE AD ESSO È POSSIBILE ANCHE RICOSTRUIRE GLI SPOSTAMENTI DELLE PERSONE MONITORATE - SONO STATI SPIATI ANCHE I CONTI DELLA MOGLIE, GRAZIANA SAPONARO (DETTA GAIA), OGGETTO ANCHE DELL’AUDIZIONE AL COPASIR DEL MINISTRO DELLA DIFESA. CROSETTO INFATTI AVEVA CHIESTO SPIEGAZIONI SU COME POTESSE ESSERE DIVENTATA NOTA LA NOTIZIA CHE SUA MOGLIE AVESSE PARTECIPATO A UN CONCORSO PER I SERVIZI SEGRETI - PERCHÉ COVIELLO HA CERCATO INFORMAZIONI SULLA DONNA, QUANDO NESSUNO AVEVA ANCORA PARLATO DI LEI?

1 - IL BANCARIO SPIAVA LE CARTE DI CREDITO VIOLATI ANCHE I CONTI DI MONTECITORIO

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

giudo crosetto gaia saponaro

 

C’è un filo che collega l’inchiesta di Perugia sul finanziere spione, Pasquale Striano. E quella di Bari sul bancario guardone, Vincenzo Coviello. A tenere i due capi del filo, seppur involontariamente, è il ministro della Difesa Guido Crosetto, i cui conti correnti sono stati spiati da entrambi.

 

Crosetto, però, non è un politico qualsiasi. Il suo ruolo di ministro della Difesa, ancor più in questo momento storico di conflitti internazionali, ha spinto infatti la procura di Bari a contestare a Coviello un reato specifico, e particolarmente grave, “la consultazione di dati che nell’interesse della sicurezza dello Stato, dovevano rimanere segreti”. Non è una circostanza neutra. Perché, a quanto risulta a Repubblica , le ricerche di Coviello su Crosetto non sono state banali.

giudo crosetto gaia saponaro (2)

 

Ce ne sarebbero state infatti più di una. Sono state prolungate. E, soprattutto, il bancario pugliese si è spinto oltre a una semplice occhiata al saldo del conto corrente. Ha visualizzato anche gli estratti conti della carta di credito del ministro della Difesa che non rappresentano un dato banale. Grazie infatti ai movimenti della carta è possibile anche ricostruire gli spostamenti delle persone monitorate.

 

[…] Crosetto […] non è il solo. Oltre ai soliti vip da prima pagina (Bonolis, Gassman) sono state spiate le carte di credito tra gli altri di politici come Raffaele Fitto, Nichi Vendola e Luca Zaia. Di più, tornando a Crosetto: sono stati spiati anche i conti della moglie, Graziana Saponaro, oggetto anche dell’audizione al Copasir del ministro della Difesa.

RAFFAELE FITTO - PARLAMENTO EUROPEO

Crosetto infatti aveva chiesto spiegazioni su come potesse essere diventata nota la notizia che sua moglie avesse partecipato a un concorso per i Servizi.

 

Perché Coviello ha cercato informazioni sulla donna, quando nessuno aveva ancora parlato di lei? È uno degli interrogativi che la Procura si pone alla ricerca di un possibile “mandante”, così come esplicitato nel capo di imputazione notificato (come Repubblica ha raccontato già ieri) giovedì a Coviello.

 

NICHI VENDOLA - RAFFAELE FITTO

Certo, Crosetto non è il solo problema di questa storia. Lo sono anche i circa 50 deputati spiati attraverso i conti correnti di Montecitorio (ci sono Di Maio e Renzi, Bonelli e Boccia, Calenda e Montaruli) senza che nessuno all’interno di Intesa se ne rendesse conto. Nonostante si tratti di dati ipersensibili, tra l’altro nel perimetro delle nuove regole sulla cyber, nessun controllo era scattato. Intesa, si legge nell’Audit interno, ha contato in 460 giornate tra 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti. Ma sono molti di più. E anche in meno tempo. Ed è su questi che ora Bankitalia chiede all’istituto torinese «chiarimenti sull’accaduto e sulle iniziative che intende intraprendere».

luca zaia roberto rigoli

 

Il primo alert della banca è scattato infatti a ottobre del 2023 quando il direttore ha chiesto conto a Coviello di alcuni accessi e da quel momento sono state interrotte tutte le ricerche. Inoltre non si è potuti andare più indietro del febbraio del 2022 perché il portale non tiene memoria degli accessi più vecchi. Insomma, Coviello probabilmente lo faceva da anni senza che nessuno mai avesse provato a fermarlo.

 

Il bancario si muoveva in tre banche dati. La prima — che probabilmente riguardava anche i non clienti di Intesa Sanpaolo — era quella che ti permetteva di accedere a informazioni sintetiche, con la presenza di prestiti, finanziamenti e patrimonio mobiliare.

paolo bonolis (2)

La seconda banca dati è invece quella degli estratti conto. La terza tiene conto delle carte di pagamento, con i dettagli di tutte le operazioni: è quella, in sostanza, che può mappare la posizione.

 

Coviello […] ha detto di non aver mai venduto ad altri i dati sensibili. E in ogni caso di aver cancellato tutto. E che a muovere le ricerche era soltanto la curiosità: effettivamente, incrociando le ricerche con le date, molto spesso erano in coincidenza con la pubblicazione di notizie. Il bancario non era a conoscenza dell’inchiesta della Procura fino alla pubblicazione della notizia che rischia però di mettere in grave difficoltà il prosieguo delle indagini: i carabinieri sono corsi a perquisirlo giovedì per appurare l’esistenza, o meno, del “mandante”. […]

luigi di maio alessia d'alessandro (2) ricevimento quirinale 2 giugno 2024

 

2 - LA DIFESA DEL FUNZIONARIO INFEDELE “SONO MALATO, NON LICENZIATEMI”

Estratto dell’articolo di Chiara Spagnolo per “la Repubblica”

 

Il primo accesso abusivo a una carta di credito è stato effettuato da Vincenzo Coviello il 12 ottobre 2023. La carta era quella della moglie di suo cognato, hanno ricostruito i carabinieri, ma il funzionario 52enne di Banca Intesa, per giustificarsi davanti al direttore, aveva detto di aver commesso «un errore di digitazione nell’ambito delle ordinarie verifiche dei plafond delle carte dei clienti gestiti».

 

augusta montaruli foto di bacco

«Ho rispettato tutte le regole sulla privacy», aveva aggiunto, salvo poi ammettere — nel marzo 2024 — di aver interrogato i dati in maniera illegittima ma «senza alcun interesse o fine personale». A maggio ha cambiato ancora versione, riconoscendo di aver effettuato accessi a conti dei clienti non per esigenze di lavoro ma per «mera curiosità». E nel procedimento disciplinare si è difeso producendo anche la relazione di uno psicologo, che attesta il suo essere affetto da “Disturbo di adattamento misto” ovvero disturbi emotivi e della condotta.

 

Pochi mesi dopo, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Bari hanno avviato le indagini e ricostruito che, in effetti, l’uomo aveva un interesse morboso verso i segreti bancari delle persone. Una smania rivolta inizialmente a parenti, conoscenti, persone della cittadina in cui abita, Bitonto. È lì che vivono il cognato e la moglie, tra le prime persone monitorate, nonché un coetaneo nei cui confronti Coviello ha effettuato ben 310 accessi ma del quale ha detto: «Non lo conosco» e «non ricordo il motivo di quegli accessi». E poi altri concittadini, un suo omonimo, un primario del Policlinico di Bari (dalla cui denuncia è nata poi l’indagine), la madre, i cui rapporti sono stati ripetutamente interrogati pur non avendo alcuna delega a operare su di essi.

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

 

[…] Coviello, […] ha chiarito che nessuno sapeva della sua mania di accedere ai conti altrui e ha escluso categoricamente di essere stato pagato per la sua attività. Inoltre, di aver cancellato o distrutto qualunque documento possa aver scaricato.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…