giuseppe marinoni federico pella

C’ERA UN “PATTO CORRUTTIVO” PER METTERE LE MANI SUL FUTURO DELLO STADIO MEAZZA – L’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DELLA PROCURA DI MILANO INDICA IN GIUSEPPE MARINONI, EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PAESAGGIO, UNO “SPREGIUDICATO FACCENDIERE, INCLINE ALLA CORRUZIONE”: INSIEME A FEDERICO PELLA, MANAGER DELLA SOCIETA’ DI PROGETTAZIONE “J+S”, VOLEVA ENTRARE NEL BUSINESS DEI LAVORI PER IL NUOVO STADIO E LE AREE DI SAN SIRO - MARINONI E PELLA, SCRIVONO I PM NELLA RICHIESTA DI ARRESTI (SULLA QUALE IL GIP DECIDERÀ DOPO GLI INTERROGATORI PREVENTIVI DI MERCOLEDÌ PROSSIMO), “CERCANO CON CRESCENTE AVIDITÀ AFFARI” CHE, GRAZIE AL RUOLO DI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DELLO STESSO MARINONI, POSSONO AVERE UN “SALTO DI QUALITÀ”

Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE MARINONI

Un «patto corruttivo» per mettere le mani sul futuro dello Stadio Meazza e del quartiere San Siro è stato mandato all’aria dall’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano, convinta che a siglarlo sono stati il presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e l’architetto Federico Pella, manager e socio della società di progettazione integrata J+S.

 

I progetti di Inter e Milan non sono stati ancora approvati, e nessuno è in grado di prevedere quando e se i lavori cominceranno, ma dagli atti dell’inchiesta che sta terremotando la politica milanese emerge che Marinoni e Pella si muovevano da tempo dietro le quinte per entrare nell’enorme business, secondo i pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippi che hanno chiesto il loro arresto e quello di altre quattro persone, tra cui l’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi.

 

I PROTAGONISTI DELL INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULL URBANISTICA

Per i magistrati, Marinoni è uno «spregiudicato faccendiere, incline alla corruzione» il quale,«su scelta di Tancredi e del sindaco Sala», è stato nominato (si è dimesso nei mesi scorsi) alla guida della Commissione trasformata nel «fulcro delle patologie della gestione urbanistica nel Comune di Milano, inquinata da una corruzione sistemica ed ambientale» che «ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare».

 

giuseppe marinoni

Tra Marinoni e Pella «c’è un continuo ed intenso dialogo» sugli obiettivi che vogliono raggiungere, proprio come sono i lavori dello stadio e delle aree di San Siro. Con Tancredi, annota la Guardia di Finanza, Marinoni «si confronta costantemente, anche in compagnia di Pella e dei loro “clienti” investitori immobiliari, per pervenire a soluzioni condivise, funzionali agli interessi propri di Marinoni e della J+S» e «della rete di gruppi di interesse con cui entrambi operano». Sono tutti e tre accusati di corruzione perché Marinoni, che di professione fa l’architetto, ha ricevuto incarichi per oltre 180 mila euro dalla J+S di Concorezzo in totale conflitto di interessi.

FEDERICO PELLA

 

L’occasione per entrare nel business di San Siro scocca quando Massimo Caputi, immobiliarista di caratura internazionale fondatore di Feidos spa (estraneo alle indagini), affida alla J+S la trasformazione delle scuderie De Montel a San Siro in terme. Dalle chat acquisite agli atti, risulta che «Mannoni e Pella, in accordo con Tancredi», cercano «l’appoggio di Caputi per ricevere un incarico per le opere relative allo stadio Meazza, su cui il sindaco Sala deve decidersi».

 

[…] Marinoni, scrivono i pm, con «spregiudicatezza» vuole allettare Caputi offrendogli il «suo personale aiuto per vedere con l’amministrazione del Comune come “riqualificare” le aree intorno alle terme» dell’imprenditore.

 

Stadio e quartiere sono un tema ricorrente nei messaggi tra Marinoni e Pella. […] Il «piano criminoso» di Marinoni e Pella, per i magistrati, è in piena azione in previsione degli affari di San Siro «la cui sorte ancora incerta dipende dalle decisioni del sindaco Sala, che Marinoni stesso e Pella attendono con ansia» per «studiare come insinuarsi nei possibili affari della demolizione o trasformazione del Meazza e degli spazi circostanti o della costruzione di nuovi stadi a Rozzano e San Donato».

GIUSEPPE MARINONI

 

Marinoni e Pella, scrivono i pm nella richiesta di arresti sulla quale il gip Mattia Fiorentini deciderà dopo gli interrogatori preventivi di mercoledì prossimo, «cercano con crescente avidità affari» che, grazie al ruolo di presidente della Commissione dello stesso Marinoni e la complicità dell’assessore, possono avere un «salto di qualità» consentendo di «pianificare e concretizzare una strategia di speculazione edilizia di ampio respiro, che al colmo dell’entusiasmo Marinoni definiva il Pgt ( Piano di governo del territorio , ndr.) “ombra”». […]

FEDERICO PELLA

 

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