hunter biden james bulger

"SLEEPY JOE" NON DORME SONNI TRANQUILLI - “FOX NEWS” SGANCIA UNA NUOVA BOMBA SU HUNTER BIDEN: NEL 2014, MENTRE IL PADRE ERA IL VICE DI OBAMA, LUI SI FACEVA AIUTARE NEI SUOI AFFARI LOSCHI CON LA CINA DA JIM BULGER, NIPOTE DEL GANGSTER WHITEY, NOTO CRIMINALE MORTO NEL 2018 MENTRE SCONTAVA L’ERGASTOLO PER UNDICI OMICIDI - I DUE AVEVANO UNITO LE LORO FORZE PER COSTITUIRE IL FONDO DI INVESTIMENTI BHR, CONTROLLATO DALLA BANK OF CHINA - CATTIVE NOTIZIE ANCHE PER HILLARY CLINTON: A PROCESSO PER IL RUSSIAGAE IL SUO EX LEGALE MICHAEL SUSSMANN

Stefano Graziosi per “La Verità”

 

HUNTER BIDEN

Che gli affari di Hunter Biden siano significativamente controversi, non è più una novità. Continuano tuttavia a emergere «dettagli» interessanti. Fox News ha riferito ieri che ad aiutare il figlio dell'attuale presidente a intrattenere opachi collegamenti con il governo cinese è stato il suo socio Jim Bulger: nipote del noto gangster Whitey Bulger, morto nel 2018 mentre scontava un ergastolo per undici omicidi.

 

Il padre di Jim, William, è stato presidente dem del Senato del Massachusetts e, molto vicino a John Kerry, fu criticato per le sue posizioni evasive sul fratello latitante: un comportamento che lo costrinse a dimettersi da presidente dell'Università del Massachusetts nel 2003.

 

JAMES BULGER DETTO WHITEY

Ora, Jim e Hunter avevano unito le forze per costituire Bhr: fondo di investimenti controllato da Bank of China e il cui Ceo era il businessman cinese Jonathan Li. Ebbene, in un'email datata 27 gennaio 2014, Jim proponeva a Hunter «un incontro con l'ambasciatore cinese a Washington per parlare del fondo». In un'altra email a Hunter, risalente al 23 maggio 2014, il nipote del gangster insisteva sulla «firma di un contratto di investimento con Gouxin o Boc o Picc».

 

Secondo Fox News, per «Boc» si intende probabilmente Bank of China, mentre per «Picc» il riferimento sarebbe alla People' s insurance company of China: due enti che, neanche a dirlo, ricadono sotto il controllo del governo cinese. Piccola notazione: nel 2014, Joe Biden era vicepresidente degli Stati Uniti. È normale che il figlio intrattenesse simile legami con la Repubblica popolare? Tanto più che Hunter aveva ottenuto dalle autorità di Shanghai la licenza per costituire Bhr pochi giorni dopo aver accompagnato suo padre in una visita ufficiale a Pechino nel dicembre 2013.

 

hunter biden

Non solo: è infatti stato rivelato che a febbraio 2017 Biden aveva scritto, su richiesta di Hunter, una lettera di presentazione al figlio di Li per l'ammissione alla Brown University. Il che sconfessa la posizione dell'attuale presidente, che ha sempre detto di non essersi mai occupato degli affari di suo figlio.

 

D'altronde, che questa versione facesse acqua era già stato dimostrato dal New York Post nel 2020, quando fu pubblicata un'e-mail, risalente ad aprile 2015, in cui Vadym Pozharskyi ringraziava Hunter per avergli organizzato un incontro a Washington col padre.

 

Ricordiamo che Pozharskyi era un alto dirigente di Burisma, la controversa società ucraina in cui Hunter era entrato ad aprile 2014: nelle stesse settimane in cui, cioè, Joe Biden riceveva da Obama le deleghe per occuparsi della politica ucraina. Sarà un caso, ma proprio Joe premette sull'allora presidente ucraino, Petro Poroshenko, per ottenere il siluramento del procuratore generale Viktor Shokin: figura chiacchierata, sì, ma che aveva tuttavia anche indagato su Burisma per corruzione.

 

joe e hunter biden

Strano anche che, sempre nel 2014, Hunter raccogliesse milioni di dollari per un appaltatore del Pentagono come Metabiota: società che - tramite lo stesso Hunter - aveva altresì avviato un'opaca partnership con Burisma in Ucraina.

 

Inoltre, nonostante Mosca oggi accusi Hunter di essere coinvolto in presunte attività di sviluppo di armi biologiche in territorio ucraino, si intravede anche una «pista russa» negli affari del figlio di Biden.

 

Il Wall Street Journal ha confermato che nel 2014 Rosemont Seneca (società co-fondata da Hunter) ricevette oltre 142.000 dollari da Kenes Rakishev: oligarca kazako che, secondo Le Media, risulterebbe amico intimo del leader ceceno Ramzan Kadyrov (che è un ferreo sostenitore di Vladimir Putin).

 

hunter biden 3

Il Washington Post ha inoltre rivelato che Hunter ha ricevuto 4,8 milioni di dollari dall'allora colosso cinese Cfec: realtà che vantava legami con l'Esercito popolare di liberazione e con lo stesso Cremlino.

 

Infine, quando Trump - sulla base di un rapporto investigativo dei senatori repubblicani - accusò Hunter a ottobre 2020 di aver preso 3,5 milioni di dollari dalla moglie dell'ex sindaco di Mosca, il figlio dell'attuale presidente americano fu difeso da Putin in persona, che negò di essere a conoscenza di sue attività criminali in Ucraina e in Russia.

 

Gli accaniti sostenitori del Russiagate contro Trump non hanno nulla da dire oggi su queste strane circostanze? Frattanto, mentre i deputati repubblicani hanno chiesto al Dipartimento di Giustizia di essere aggiornati in riferimento all'inchiesta penale in corso su Hunter, cattive notizie arrivano anche per Hillary Clinton.

MICHAEL SUSSMANN

 

L'altro ieri, il giudice Christopher Cooper ha respinto la richiesta del suo ex avvocato, Michael Sussmann, di bloccare il processo che il procuratore speciale John Durham sta istruendo contro di lui. In particolare, Durham ha accusato Sussmann di aver mentito all'Fbi quando, nel settembre 2016, non informò il Bureau di essere a libro paga della Clinton, mentre riferiva agli agenti l'esistenza di presunti legami tra Trump e l'istituto finanziario russo Alfa Bank (legami che, per inciso, si rivelarono successivamente infondati). Un brutto colpo per Hillary quindi.

 

hillary clinton joe biden

Il processo a Sussmann si aprirà infatti il mese prossimo, mentre sembra proprio che l'indagine di Durham non sia campata in aria come dice qualcuno (tra l'altro il giudice Cooper non è tacciabile di essere filo-repubblicano, visto che è stato nominato da Obama nel 2013). Come nel caso di Hunter, anche qui ci sono ripercussioni potenzialmente esplosive per la Casa Bianca. A cavalcare l'infondata storia di Alfa Bank nel 2016 non fu infatti solo Hillary ma anche Jake Sullivan: ex stretto collaboratore dell'allora candidata dem e attuale consigliere per la sicurezza nazionale di Biden. Un Biden che forse non dorme sonni troppo tranquilli.

bao jiaqi e hunter biden 2hunter biden 2 email di bao jiaqi a hunter biden bao jiaqi e hunter biden 1Hunter Biden con la moglie e il figliolettoHunter Biden con la prostituta del video 2Hunter Biden con la prostituta del video 3Hunter Biden con la prostituta del video 4Hunter Biden con la prostituta del video 5Hunter Biden con la prostituta del videoHunter Bidenmail di hunter biden nota spese di hunter biden allo yale club articolo del new york post sui media liberal che si svegliano dopo 18 mesi sul caso di hunter biden email di bao jiaqi a hunter biden 2JOHN PAUL MAC ISAAC - HA RIPARATO IL PC DI HUNTER BIDENlettera del procuratore generale su hunter biden Tony Bobulinski e le mail di Hunter e Joe Biden bonifici hunter biden il negozio di riparazioni dove hunter biden ha portato il suo computer chuck grassley hunter biden 1

Ultimi Dagoreport

antonio tajani edmondo cirielli

FLASH – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO. IL SEMOLINO DELLA FARNESINA TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO GOVERNATORE, FRATELLI D’ITALIA SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA, STORICO FORTINO AZZURRO. NEL 2020 QUANDO DE LUCA STRACCIÒ CALDORO (FINÌ 68,5% A 19,1%), I DUE PARTITI DI CENTRODESTRA ERANO APPAIATI: FDI AL 5,9% E FORZA ITALIA AL 5,1%...

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…

roberto vannacci - giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI OSSERVERÀ CON MOLTA ATTENZIONE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TOSCANA, LA PROSSIMA SETTIMANA. NON PERCHÉ SPERA DI STRAPPARE LA REGIONE ROSSA AL CENTROSINISTRA (LA VITTORIA DI GIANI È QUASI CERTA), QUANTO PIUTTOSTO PER “PESARE” LA LEGA DI SALVINI – LA TOSCANA È DIVENTATA TERRA DI CONQUISTA DELLE TRUPPE DEL FASCIO-LEGHISTA VANNACCI. DAL NUMERO DI VOTI CHE PRENDERÀ L’EX PARA' DELLA FOLGORE DIPENDONO LE SORTI DI SALVINI ALLA GUIDA DEL CARROCCIO, E DI CONSEGUENZA IL FUTURO DEL GOVERNO CHE SENZA L'8% DELLA LEGA NON REGGE NON SUPERANDO IL 40%  – FIN QUANDO LA STATISTA DELLA SGARBATELLA NON HA DAVANTI I NUMERI DELLA REALE CONSISTENZA DEL FU TRUCE DEL PAPEETE, CONTINUERA' A SCHIERARSI CON TRUMP E NETANYAHU PER COPRIRSI A DESTRA DALLE MATTANE DEL "CAPITONE" (SI SA CHE GLI ANIMALI FERITI SONO I PIU' PERICOLOSI...)... 

a lume di candela andrea giambruno pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PER L’EX SIGNOR MELONI, L'ARZILLO ANDREA GIAMBRUNO, SI AVVICINA IL RITORNO IN VIDEO ALLA CONDUZIONE DI "STUDIO APERTO" – UN BEL PASSO INDIETRO PER IL FANATICO DELL'AMMUCCHIATA CHE ORA SARÀ BEN "INGABBIATO", LIMITANDOSI A LEGGERE LE NOTIZIE SUL "GOBBO, EVITANDO COSI' QUEI COMMENTI E OPINIONI PERSONALI A CUI CI AVEVA SOLLAZZATO DURANTE LA CONDUZIONE DI "DIARIO DEL GIORNO" - IL CASO "TG2POST" CHE AFFONDA IL PRIME TIME DI RAI2  – ENZO MICCIO E IL VECCHIO POST DI GIORGIA MELONI DEDICATO AL NUOVO CO-CONDUTTORE DI "DOMENICA IN" - BOLLE IN RAI IL RITORNO DI FLAVIO INSINNA - INDOVINELLO: IL GIORNALISTA LUDOPATICO HA ACCUMULATO DEBITI PER IL POKER. DI CHI SI TRATTA? - VIDEO