big cantone marjuana

IL GIUDICE CANNONE - RAFFAELE CANTONE CAMBIA POSIZIONE SULLA CANNABIS: “CREDO CHE UNA LEGALIZZAZIONE INTELLIGENTE POSSA EVITARE IL DANNO PEGGIORE PER I RAGAZZI, CIOÈ ENTRARE IN CONTATTO CON AMBIENTI DELLA CRIMINALITÀ” - GRATTERI CONTRARIO: 'LO STATO NON DANNEGGIA I CITTADINI'

1.CANNABIS: CANTONE,PER VARI ASPETTI FAVOREVOLE LEGALIZZAZIONE

RAFFAELE CANTONE NICOLA GRATTERIRAFFAELE CANTONE NICOLA GRATTERI

(ANSA) - "Fino a poco tempo fa ero assolutamente contrario all'idea della legalizzazione perché non mi convincevano gran parte degli argomenti, che servisse cioè per sconfiggere la criminalità organizzata, perché le droghe leggere sono una parte insignificante degli utili della criminalità organizzata, o che servisse per evitare una serie di problemi di salute dei ragazzi. Adesso ho un po' cambiato posizione. Credo soprattutto che una legalizzazione intelligente possa evitare il danno peggiore per i ragazzi, cioè entrare in contatto con ambienti della criminalità".

 

raffaele cantoneraffaele cantone

Lo ha detto a Radio Radicale il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, interpellato sulla proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis all'esame della Camera dei deputati per iniziativa dell'intergruppo parlamentare promosso dal sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova.

 

RAFFAELE CANTONE E WALTER VELTRONI - Copyright PizziRAFFAELE CANTONE E WALTER VELTRONI - Copyright Pizzi

"Questo - ha spiegato Cantone - mi porta ad essere molto più laico. Sarei contrario ad una legalizzazione totale. Le droghe leggere rappresentano introiti insignificanti per la mafia, e credo che le droghe pesanti che rendono soldi non si potranno mai legalizzare. Ma c'è questo argomento, evitare contatti di giovani con ambienti della criminalità organizzata e l'altro aspetto è che droghe leggere controllate, probabilmente evitano interventi chimici che stanno portando anche alla tendenza all'assuefazione o al vizio.

 

Questi due argomenti oggi mi fanno essere su questa proposta di legge molto più laico e per molti aspetti favorevole". "Io credo che ci siamo cose su cui la proibizione resta indispensabile - ha chiarito Cantone - il proibizionismo sulle droghe pesanti è giusto, mentre sulle droghe leggere ci sono questi due argomenti, cioè evitare i contatti con la criminalità organizzata e consentire l'uso di droghe leggere controllate che siano il meno possibile trattate chimicamente e che quindi facciano meno male possibile. Questi possono essere argomenti che con una vendita controllata e quindi in qualche modo limitata potrebbero dare un senso" alla proposta.

 

CANNABISCANNABIS

2.GRATTERI: “CANNABIS, STATO DEMOCRATICO NON PUÒ LEGALIZZARE”

(AGI) - "Uno Stato democratico non può permettersi il lusso di legalizzare ciò che provoca danni alla salute dei cittadini". Lo afferma Nicola Gratteri, procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, in merito alla legge sulla legalizzazione della cannabis che da settembre tornerà all’esame della Camera dei Deputati che vede tra i primi firmatari il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.

 

CANNABISCANNABIS

Gratteri conferma all'Agi, come ha spesso ribadito nel corso della sua carriera “il fermo e convinto no all'ipotesi di legalizzazione delle droghe leggere”.  “Il guadagno – sostiene - che si sottrarrebbe alle mafie è quasi ridicolo rispetto a quanto la criminalità trae dal traffico di cocaina e eroina" è anche vero che "spesso la marijuana è il primo passaggio per arrivare poi all'assunzione di droghe pesanti, questo è quello che mi raccontano, ogni volta che li vado a trovare, i giovani che vivono nelle comunità terapeutiche per disintossicarsi”.

 

“Vi sono vaste aree dell'Aspromonte controllate dalle cosche in cui si produce marijuana. Così come accadeva nella stagione dei sequestri, il pastore che custodiva il gregge allo stesso tempo controllava il sequestrato, oggi - conclude Gratteri - fa da guardiano alla piantagione".

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