utero in affitto

I FIGLI SO’ FIGLI - LA CASSAZIONE HA DECISO: NON CI SARA’ NESSUNA TRASCRIZIONE IN AUTOMATICO DELL'ATTO DI NASCITA PER I BAMBINI ITALIANI NATI DA MATERNITÀ SURROGATA. MA I FIGLI DI COPPIE OMOSESSUALI CHE HANNO FATTO RICORSO ALLA GESTAZIONE PER ALTRI (CHE NEL NOSTRO ORDINAMENTO E' VIETATA) DEVONO ESSERE TUTELATI CON LA PROCEDURA DI “ADOZIONE IN CASI PARTICOLARI” DINANZI AL TRIBUNALE PER I MINORI - E’ UNO STOP ALLE TANTE COPPIE GAY CHE PUNTAVANO A UN INIZIO DI "NORMALIZZAZIONE"

Conchita Sannino per “la Repubblica”

 

MATERNITA' SURROGATA

Nessuna trascrizione in automatico dell'atto di nascita per i bambini italiani nati da maternità surrogata. Ma i figli di coppie omosessuali che hanno fatto ricorso alla Gestazione per altri (Gpa) - pratica che nel nostro ordinamento resta vietata - siano tutelati, la legge deve mettere al centro i loro diritti. Come? Con gli strumenti di cui disponiamo: la procedura di «adozione in casi particolari» dinanzi al Tribunale per i minori. Un passo avanti, nella cultura giuridica dell'accoglienza per il soggetto più fragile. Ma anche uno stop, nel rigoroso rispetto della norma, per le tante coppie gay che puntavano a un inizio di "normalizzazione".

 

utero in affitto 1

Così la sentenza delle Sezioni unite della Cassazione, la numero 38162 depositata in serata, respinge l'istanza dei due padri veneti, Fabio e Simone, che chiedevano di registrare all'anagrafe il loro piccolo di quasi 8 anni, nato in Canada da uno dei due genitori, ma grazie a due donne: la donatrice dell'ovocita e la "madre" che ha portato quel bimbo in grembo. «La sentenza mi dà torto - dice l'avvocato Alexander Schuster - ma devo apprezzare che valorizzi la centralità dei diritti del figlio. Nel cui interesse supera anche, nel caso di separazioni conflittuali, l'eventuale opposizione del genitore biologico al legame con l'altro genitore, per motivi personali».

 

Intanto Carolina Varchi, deputata di Fdi e già relatrice del provvedimento che, con testo base di Giorgia Meloni nella scorsa legislatura, proponeva la Gpa come reato universale, commenta con Repubblica : «Bene ha fatto la Corte a decidere in questo senso. Mi riservo di leggere le motivazioni. Resto convinta che la maternità surrogata sia un crimine».

 

UTERO AFFITTO

La decisione fa giurisprudenza: da oggi, in Comune si registra il padre o la madre biologica, mentre a trascrivere anche il genitore "intenzionale", per i figli delle coppie gay nati all'estero con la Gpa, non basterà l'intraprendenza di un ufficiale di stato civile. In compenso, i diritti di quei bimbi saranno prioritari. Perché, come scrivono il primo presidente Curzio, con i giudici Amendola, Manna, De Masi, Sestini, Manzoni, Patti, Mercolini e Giusti relatore, è pacifico che «l'ordinamento italiano non consente il ricorso a operazioni di maternità surrogata. L'accordo con il quale una donna si impegna ad attuare e a portare a termine una gravidanza per conto di terzi, rinunciando a "reclamare diritti" sul bambino che nasce, non ha cittadinanza nel nostro ordinamento (...)».

 

UTERO AFFITTO 1

Ma, sottolineano gli ermellini, «le istanze di genitorialità, nondimeno, si rivelano difficilmente comprimibili ». Quindi, è la rigorosa conclusione: «Il divieto di gestazione per altri non argina il progetto di diventare genitori». Che dovrà passare comunque attraverso la valutazione e il percorso delle toghe minorili.

 

Un esito accolto con «grande dispiacere » dai due padri. Il verdetto di ieri cancella infatti la decisione della Corte di appello di Venezia che aveva accolto il ricorso della coppia contro il Comune, deciso a non trascrivere i due padri, e decretando l'accoglimento del provvedimento con cui la Suprema Corte della British Columbia, nel 2017, aveva stabilito che sia Fabio sia Simone dovevano figurare come genitori.

 

«La via indicata obbliga a procedure costose e ai tempi dilatati della giustizia minorile», sottolinea ancora Schuster, che ha seguito la famiglia in tutti i gradi di giudizio e in Corte costituzionale l'ha difesa insieme al professor Antonio Saitta. Tuttavia, «un progresso è compiuto». Per Schuster, «le Sezioni unite hanno dato prova di avvicinarsi alla questione della gestazione per altri con grande rispetto e delicatezza.

UTERO IN AFFITTO

 

Bene che sia stato confermato anche come l'orientamento sessuale non assuma alcun peso quando si parla di figli e genitorialità: affermazione ovvia, ma ancora necessaria».

Il futuro? «Sta ai legislatori offrire uno strumento migliore, come richiesto dalla Consulta nel 2021. Anche se, confesso, ho poca fiducia che il nostro Parlamento sappia discutere e arrivare a sintesi su temi così complessi».

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…