errori medici

MORIREMO DI SANITA’ (E DOVREMO TACERE) - A CAUSA DEI COSTI ECCESSIVI PER LE CAUSE CONTRO I MEDICI, ORA L’ONERE DELLA PROVA TOCCA AI PAZIENTI: SARANNO LORO A DOVER DIMOSTRARE DI AVER SUBITO UN DANNO PER UN INTERVENTO SANITARIO (CIAO CORE!) - CON LA NUOVA NORMA E’ ESCLUSA OGNI CONDANNA SE NON C’È COLPA GRAVE DEL DOTTORE

Francesca Angeli per “il Giornale”

 

ERRORI MEDICIERRORI MEDICI

Rivoluzione in corsia. Si inverte l'onere della prova. Ora toccherà al paziente dimostrare il danno subito per un intervento sanitario mentre fino ad oggi era il medico a dover documentare la propria estraneità se colpito da una denuncia. Il disegno di legge sulla responsabilità medica approvato ieri in via definitiva alla Camera con 255 sì ridefinisce i rapporti di forza tra gli operatori sanitari, le strutture nelle quali lavorano e i pazienti.

 

Tutta la lunghissima discussione sul testo è stata contrassegnata da uno scontro aspro tra chi vede nel provvedimento un favore ai medici ed alle assicurazioni e la maggioranza, ovvero il Pd, che invece sostiene si tratti di misure che tutelano meglio i diritti del malato. Non c' è dubbio però che lo scopo primario del provvedimento sia quello di far risparmiare allo Stato i costi dei contenziosi.

ERRORI MEDICIERRORI MEDICI

 

Il prezzo della cosiddetta medicina difensiva, in continuo aumento, è valutato in 13 miliardi annui e i contenziosi pendenti in materia sono 300.000. A mettere sotto accusa il ddl soprattutto le associazioni dei cittadini che hanno da mesi lanciato l' hashtag salvamedici su Twitter in riferimento al ddl ma anche alcuni rappresentanti dell' opposizione come Francesco Paolo Sisto di Forza Italia che ritiene il testo contenga norme incostituzionali. Per Andrea Colletti di M5S le scelte della maggioranza rappresentano una «marchetta a favore delle assicurazioni».

 

ERRORI MEDICIERRORI MEDICI

La novità più importante del testo per i medici è che, in caso di morte del paziente, dovranno rispondere dei reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose solo in caso di colpa grave e in caso di mancato rispetto delle buone pratiche clinico-assistenziali e delle raccomandazioni in materia previste dalle linee guida. A difendere le scelte della maggioranza il relatore del provvedimento Federico Gelli, Pd.

 

«Il testo introduce una serie di misure a tutela del paziente come l' obbligo di assicurazione per tutte le strutture sanitarie e la creazione di una struttura di risk management che elaborerà una sorta di protocollo del rischio per prevenirlo», dice Gelli. Altro elemento positivo è l' obbligo di trasparenza: tutte le strutture sanitarie dovranno essere in grado di consegnare la cartella clinica del paziente in 7 giorni oltre ad avere l' obbligo di rendere pubblici tutti i contenziosi pendenti che la riguardano e il tipo di copertura assicurativa.

 

ERRORI MEDICIERRORI MEDICI

Per Gelli diventerà più facile incassare il risarcimento in caso di danni e lesioni grazie all' introduzione dell'«azione diretta sull' assicurazione come accade per Rc auto». In seconda battuta sarà possibile ricorrere alla «conciliazione obbligatoria», strumento che velocizza i tempi affidando al giudice il compito di incaricare un perito per la valutazione del danno per poi procedere subito al risarcimento.

 

Infine resta aperta la possibilità delle cause civili. Gelli evidenzia soprattutto l' istituzione di un Fondo di garanzia, alimentato con le polizze assicurative, dal quale attingere se si presenta un problema di insolvenza da parte dell' assicurazione. Ma per il Codici si tratta di una legge «pensata e confezionata dal Partito dei medici contro i cittadini».

 

ERRORI MEDICIERRORI MEDICI

In particolare dicono dall' associazione «qualora il cittadino dovesse rivalersi dal punto di vista civile dovrà dimostrare di aver subito il danno con una prescrizione ridotta a 5 anni: una misura penalizzante per il cittadino su cui grava l' onere della prova» a questo si aggiunge «la depenalizzazione della colpa sanitaria perché il medico che rispetta i protocolli non risponderà penalmente del suo operato».

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")